Rimosso il masso precipitato sulla ss36. Evacuato il treno che ha colpito la frana 'deragliando'
Sono terminate poco dopo le 16.30 le operazioni di evacuazione dei 500 passeggeri a bordo del treno regionale rimasto bloccato tra Abbadia e Lecco a seguito dello smottamento che si è verificato nel primo pomeriggio odierno interessando sia la ferrovia sia la sottostante ss36, con un masso di grandi dimensioni (di circa 2-3 metri cubi) precipitato sulla corsia di marcia, fortunatamente in un momento in cui non transitava nessuno, poco dopo l'immissione dall'Orsa Maggiore, in direzione nord. Ingente la mobilitazione di uomini e mezzi, con le attività coordinate dalla Prefettura.
Tra i primi ad arrivare in posto i vigili del fuoco, chiamati poi con il personale Anas e con i tecnici attivati alle prime verifiche sul fronte roccioso che sovrasta le infrastrutture.


A tal proposito è stato fatto levare in volo anche l'elicottero del Corpo, con il "Drago" che ha dunque permesso ai geologi di ispezionare anche dall'alto l'area da cui il materiale è precipitato a valle.
Più squadre dei pompieri, con due autoscale, hanno poi lavorato per svuotare il convoglio - il treno 2824 Milano Centrale 12.20-Tirano 15.15 - rimasto bloccato sui binari a seguito dell'impatto con i detriti, un'operazione che ha richiesto - visto il gran numero di persone a bordo - diverse ore, alla presenza in posto, anche a scopo precauzionale, di più ambulanze oltre che dell'automedica. Il piazzale della Trattoria "I Bodega", l'area dove i passeggeri sono stati indirizzati, come da piano d'emergenza approvato dalla Prefettura nel 2024, organizzando preventivamente tutti gli interventi da attuare in caso di problematiche sulla linea ferroviaria e nelle relative gallerie.

Nessuno dei viaggiatori è rimasto comunque ferito, come neppure il personale di bordo, nonostante lo spavento. Di passaggio dell'immediatezza dello smottamento, infatti, il macchinista del convoglio, visti i massi sui binari, ha prontamente azionato il freno di emergenza, ma non ha potuto impedire l'urto con la frana. L'impatto ha causato lo svio del primo carrello della prima carrozza del treno.
La linea ferroviaria - riaperta, ironia della sorte, solo lunedì 15 dopo un'estate di lavori sugli impianti e le stazioni in vista delle Olimpiadi - permane interdetta tra Lecco e Mandello del Lario. Trenord ha organizzato un servizio sostitutivo fra le due stazioni.
Disagi nel pomeriggio in particolare modo a Lierna con la stazione invasa da passeggeri.
Dalle 18.30 attivato anche, per alleggerire la pressione, un pressione di navigazione dedicato.
La superstrada, invece, alla presenza anche delle forze dell'ordine (Polstrada e Carabinieri) è sempre rimasta aperta con il traffico incanalato sulla corsia di sorpasso, fortunatamente lasciata libera dal masso.

Lo stesso è ora stato spostato in vista della demolizione, così da ultimare le operazioni di messa in sicurezza dell'area, con la corsia di marcia che rimarrà comunque al momento ancora chiusa. "I tecnici di Anas ed il geologo incaricato hanno effettuato la perlustrazione della pendice tramite l’elicottero dei VVF, individuando la zona di distacco della frana e verificando la presenza di masse rocciose ancora instabili. Pertanto, la chiusura della corsia di marcia rimarrà in vigore, in via precauzionale, per tutta la notte, al fine di garantire la sicurezza degli automobilisti e permettere l’esecuzione delle necessarie operazioni di rimozione di masse rocciose instabili sul versante coinvolto tramite le squadre di rocciatori dell’impresa incaricata, già sul posto" fanno sapere dalla società titolare dalla strada. "La pendice è interessata, infatti, dall’esecuzione di opere di protezione inserite all'interno del programma legato alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. L’Anas prevede la riapertura della corsia di marcia al termine degli interventi di messa in sicurezza. Si raccomanda a tutti gli utenti della strada di prestare massima attenzione e di rispettare le indicazioni in loco".


Quest'oggi, per l'ennesima volta si è evitata la tragedia. Andando però pericolosamente vicino.
Tra i primi ad arrivare in posto i vigili del fuoco, chiamati poi con il personale Anas e con i tecnici attivati alle prime verifiche sul fronte roccioso che sovrasta le infrastrutture.

Foto: Luisella Aliprandi

A tal proposito è stato fatto levare in volo anche l'elicottero del Corpo, con il "Drago" che ha dunque permesso ai geologi di ispezionare anche dall'alto l'area da cui il materiale è precipitato a valle.
Più squadre dei pompieri, con due autoscale, hanno poi lavorato per svuotare il convoglio - il treno 2824 Milano Centrale 12.20-Tirano 15.15 - rimasto bloccato sui binari a seguito dell'impatto con i detriti, un'operazione che ha richiesto - visto il gran numero di persone a bordo - diverse ore, alla presenza in posto, anche a scopo precauzionale, di più ambulanze oltre che dell'automedica. Il piazzale della Trattoria "I Bodega", l'area dove i passeggeri sono stati indirizzati, come da piano d'emergenza approvato dalla Prefettura nel 2024, organizzando preventivamente tutti gli interventi da attuare in caso di problematiche sulla linea ferroviaria e nelle relative gallerie.


Nessuno dei viaggiatori è rimasto comunque ferito, come neppure il personale di bordo, nonostante lo spavento. Di passaggio dell'immediatezza dello smottamento, infatti, il macchinista del convoglio, visti i massi sui binari, ha prontamente azionato il freno di emergenza, ma non ha potuto impedire l'urto con la frana. L'impatto ha causato lo svio del primo carrello della prima carrozza del treno.


Disagi nel pomeriggio in particolare modo a Lierna con la stazione invasa da passeggeri.
Dalle 18.30 attivato anche, per alleggerire la pressione, un pressione di navigazione dedicato.
La superstrada, invece, alla presenza anche delle forze dell'ordine (Polstrada e Carabinieri) è sempre rimasta aperta con il traffico incanalato sulla corsia di sorpasso, fortunatamente lasciata libera dal masso.




Quest'oggi, per l'ennesima volta si è evitata la tragedia. Andando però pericolosamente vicino.
