Rocciatori al lavoro sopra la ss36. 'Capolinea nord' per i treni riportato a Mandello
Rocciatori al lavoro sulle pendici del San Martino, sopra il punto in cui ieri un masso di circa 3 metri cubi è precipitato sulla ss36, tra Lecco e Abbadia Lariana, in prossimità dell'immissione in nord dall'Orsa Maggiore, immissione che rimane chiusa. Come interdetta al traffico, a scopo precauzionale, è ancora anche la corsia di marcia verso Sondrio, con il traffico incanalato dunque sulla sola corsia di sorpasso.
Ferma ancora anche la ferrivia, con l'interruzione tra Lecco (dove si viaggia regolarmente in direzione sud) e Mandello, dopo che ieri il "capolinea nord" era stato anticipato a Lierna per la necessità di segmentare la linea per ragioni legate allo spostamento del convoglio rimasto bloccato sui binari dopo aver impattato con il materiale precipitato dall'alto, treno - come raccontato ieri - con a bordo circa 500 persone evacuate con l'ausilio dei pompieri, delle forze dell'ordine e dei volontari della protezione civile attivati non appena scattato il piano per la gestione della maxi emergenza, sotto il coordinamento della Prefettura.

"I tecnici di Anas ed il geologo incaricato - fanno sapere dalla società - stanno effettuando la perlustrazione della pendice dopo aver individuato, nella giornata di ieri, la zona di distacco della frana. Sono in corso anche le attività di pulizia del versante dalle masse rocciose ancora instabili. Pertanto, la chiusura della corsia di marcia rimarrà in vigore, in via precauzionale, fino al completamento degli interventi per garantire la sicurezza degli automobilisti e consentire ai rocciatori l’esecuzione delle necessarie operazioni di ripristino del versante roccioso con l’installazione della rete paramassi. La pendice è interessata, infatti, dall’esecuzione di opere di protezione inserite all'interno del programma legato alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Si raccomanda a tutti gli utenti della strada di prestare la massima attenzione e di rispettare le indicazioni in loco".
Ferma ancora anche la ferrivia, con l'interruzione tra Lecco (dove si viaggia regolarmente in direzione sud) e Mandello, dopo che ieri il "capolinea nord" era stato anticipato a Lierna per la necessità di segmentare la linea per ragioni legate allo spostamento del convoglio rimasto bloccato sui binari dopo aver impattato con il materiale precipitato dall'alto, treno - come raccontato ieri - con a bordo circa 500 persone evacuate con l'ausilio dei pompieri, delle forze dell'ordine e dei volontari della protezione civile attivati non appena scattato il piano per la gestione della maxi emergenza, sotto il coordinamento della Prefettura.

"I tecnici di Anas ed il geologo incaricato - fanno sapere dalla società - stanno effettuando la perlustrazione della pendice dopo aver individuato, nella giornata di ieri, la zona di distacco della frana. Sono in corso anche le attività di pulizia del versante dalle masse rocciose ancora instabili. Pertanto, la chiusura della corsia di marcia rimarrà in vigore, in via precauzionale, fino al completamento degli interventi per garantire la sicurezza degli automobilisti e consentire ai rocciatori l’esecuzione delle necessarie operazioni di ripristino del versante roccioso con l’installazione della rete paramassi. La pendice è interessata, infatti, dall’esecuzione di opere di protezione inserite all'interno del programma legato alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Si raccomanda a tutti gli utenti della strada di prestare la massima attenzione e di rispettare le indicazioni in loco".
