Donazione di Michy...sempre con noi all'Hospice. Per la 'cura della dignità'

Michy... sempre con noi. Ma anche il suo papà Stefano non è da meno. Ad Abbadia Lariana, come negli spazi al secondo piano dell'Ospedale Manzoni di Lecco adibiti a Hospice.
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L'associazione che porta il nome del piccolo Michele Barra, portato via dalla malattia a soli dieci anni, quasi due lustri fa, ha donato al “Resegone” tutto il necessario per allestire, all'interno della struttura riservata ai malati terminali, un bagno assistito moderno e funzionale, in sostituzione del precedente, ereditato – come sottolineato dalla caposala – dal reparto pre-esistente. E lo ha fatto in ricordo del padre di Michy, Stefano per l'appunto, spentosi anch'egli prematuramente all'inizio del 2025. 
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La caposala Marta

“Mio marito, da fumatore, avrebbe preferito ci impegnassimo per il rifacimento del giardino” ha ammesso Paola Gusmeroli, anche quale presidente dell'associazione “Michy... sempre con noi”, impegnata ad onorare la memoria di suo figlio promuovendo occasioni di socializzazione e spensieratezza, a fin di bene, sostenendo dunque chi è vicino agli ammalati. “Ma quando, durante i giorni in cui è rimasto qui, ho visto come era conciato il bagno assistito, ho voluto dedicarmi a questo”. 
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Il bagno assistito

38.000 euro i fondi investiti, che hanno reso possibile il rifacimento completo del locale, dotato poi di nuove attrezzature fondamentali per la cura e la dignità della persona. E di dignità ha parlato anche il dottor Luca Riva, Direttore del Dipartimento Fragilità dell'Asst di Lecco che, al tempo, aveva avuto modo di occuparsi anche di Michele, prima di trovarsi, dieci anni dopo, il papà in reparto.
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La mamma di Stefano, Paola Gusmeroli e il dottor Luca Riva

“Michy – ha detto – ci ha insegnato che la dignità non è legata a questione anagrafica. Stefano è stato scioccante averlo qui. Vi ringrazio – ha aggiunto ancora rivolgendosi ai volontari dell'Associazione intervenuti alla cerimonia di “consegna” di quanto donato all'Hospice – di essere stati a fianco di Paola”.
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Lei e la sua famiglia, ha aggiunto ancora il medico -  “avevano tutte le ragioni per scappare da qui”. Ed invece hanno scelto di trasformare il dolore in sostegno, come confermato anche dalla presenza al Manzoni della mamma di Stefano, al fianco della nuora.  
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Sostegno – come rimarcato dal direttore socio sanitario dell'ASST – anche agli operatori del Resegone, favoriti nel loro compito dalle nuove dotazioni. E non solo: come aggiunto dalla responsabile infermieristica Marta, infatti, anche il reparto confinante, quello dedicato ai subacuti, sta già beneficiando del bagno assistito dell'Hospice, proprio perché effettivamente confortevole. 
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“Questo tipo di donazione rappresenta molto la cura. Cura della dignità: un messaggio che abbiamo imparato insieme in questi anni” la chiosa del dottor Riva. 
“Sapevamo essere in buone mani” ha sottolineato in riferimento al “regalo” la stessa Paola, ricordando il legame che la unisce al medico, colui che rese possibile il trasferimento a casa di Michy, nei suoi ultimi giorni, quando “non ne poteva più di stare in ospedale”. 
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Il direttore socio sanitario di ASST Gianluca Peschi

Se per richiesta, i due Hospice presenti nel lecchese, avrebbero bisogno di “una espansione superiore”, come argomentato dal dottor Peschi, “è bello avere la certezza di percorre questo cammino con amici e sostenitore”.
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A tal proposito Paola Gusmeroli ha già annunciato di non aver accantonato l'idea di Stefano di metter mano anche al giardino. “Un progetto già progettato”, lo ha definito anche il dottor Riva. Dando tempo al tempo, ci sarà dunque un altro nastro da tagliare. Con Michy e il suo papone.
A.M.
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