Calcio Lecco in lutto: si è spento Angelo Valente, papà di Adriano
Un grave lutto ha colpito il calciatore della Primavera 2 bluceleste Adriano Valente. All'età di 51 anni si è spento suo papà Angelo. La perdita di una persona amata rappresenta sempre un passaggio doloroso della vita, un passaggio ineluttabile che si elabora solo con il trascorrere del tempo. La notizia è stata diffusa dal club bluceleste che nel suo messaggio ha scritto: ''La Calcio Lecco 1912 si stringe nel cordoglio ad Adriano Valente, calciatore classe 2010 del Settore Giovanile per la scomparsa del papà Angelo, ed esprime vicinanza nel dolore alla famiglia''.
Per chi non lo sapesse, Angelo Valente è stato un grande campione e maestro dello sport da combattimento, con ben quattro titoli mondiali di kickboxing.
Nella sua palestra convenivano VIP, ma anche gente comune, desiderosa di apprendere i segreti e la tecnica della disciplina originaria dell'Estremo Oriente. Ha affrontato stoicamente una malattia diagnosticatagli dieci anni fa. Da atleta era riuscito a vincere diversi titoli italiani tra kickboxing, full contact e savate e aveva sostenuto due match di boxe professionistici, entrambi vinti nella categoria pesi medi. Stimato e trascinante, aveva dato impulso agli sport da combattimento, estraendoli dalle palestre per diffonderli presso il grande pubblico.
Negli anni duemila, durante i galà “Kickboxing Superstar”, il Palalido di Milano si affollava per assistere ai suoi incontri.
Nel 2024 era stato insignito dal CONI della Palma di bronzo al merito tecnico, per la sua instancabile attività e per la sua opera di proselitismo.
Terminata la fase agonistica, si era dedicato all'insegnamento nella palestra Kick and Punch di Pieve Emanuele, nelle vicinanze di Milano. Da lì sono passati cantanti, calciatori, celebrità varie, ma pure persone con disabilità e gente comune. Tra i noti, Bobo Vieri, Paolo Maldini, il giovane calciatore del Milan, Camarda, il comico Andrea Pucci, il rapper Sfera Ebbasta, la modella e attrice Elisabetta Canalis (due volte sul ring per incontri ufficiali), la quale ha ricordato il grande campione e maestro attraverso un messaggio toccante.
Ma non solo VIP, perché Angelo Valente, con la disposizione d'animo che lo contraddistingueva, desiderava coinvolgere tutti per dare vita a un progetto d'inclusione su basi umanitarie, nel nome della passione e dello sport.
Per chi non lo sapesse, Angelo Valente è stato un grande campione e maestro dello sport da combattimento, con ben quattro titoli mondiali di kickboxing.
Angelo Valente in un'immagine diffusa dal Comune di Rozzano attraverso i canali social
Nella sua palestra convenivano VIP, ma anche gente comune, desiderosa di apprendere i segreti e la tecnica della disciplina originaria dell'Estremo Oriente. Ha affrontato stoicamente una malattia diagnosticatagli dieci anni fa. Da atleta era riuscito a vincere diversi titoli italiani tra kickboxing, full contact e savate e aveva sostenuto due match di boxe professionistici, entrambi vinti nella categoria pesi medi. Stimato e trascinante, aveva dato impulso agli sport da combattimento, estraendoli dalle palestre per diffonderli presso il grande pubblico.
Negli anni duemila, durante i galà “Kickboxing Superstar”, il Palalido di Milano si affollava per assistere ai suoi incontri.
Nel 2024 era stato insignito dal CONI della Palma di bronzo al merito tecnico, per la sua instancabile attività e per la sua opera di proselitismo.
Terminata la fase agonistica, si era dedicato all'insegnamento nella palestra Kick and Punch di Pieve Emanuele, nelle vicinanze di Milano. Da lì sono passati cantanti, calciatori, celebrità varie, ma pure persone con disabilità e gente comune. Tra i noti, Bobo Vieri, Paolo Maldini, il giovane calciatore del Milan, Camarda, il comico Andrea Pucci, il rapper Sfera Ebbasta, la modella e attrice Elisabetta Canalis (due volte sul ring per incontri ufficiali), la quale ha ricordato il grande campione e maestro attraverso un messaggio toccante.
Ma non solo VIP, perché Angelo Valente, con la disposizione d'animo che lo contraddistingueva, desiderava coinvolgere tutti per dare vita a un progetto d'inclusione su basi umanitarie, nel nome della passione e dello sport.
R.F.