Gli impianti di LRH si aprono al pubblico: visite guidate con il FAI
Questa mattina, nell’auditorium dell’Officina Badoni, è stato presentato FAI Rete con l’Acqua: Un Impegno Condiviso, il nuovo progetto che apre alla cittadinanza gli impianti del Servizio Idrico Integrato gestiti da Lario Reti Holding, con visite guidate condotte dai volontari del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano. Un’iniziativa che unisce educazione ambientale, valorizzazione del territorio e partecipazione civica.

Nei saluti istituzionali, la presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann, ha ricordato l’identità idrica del territorio, fatto anche di laghi minori, del fiume Adda e dei torrenti brianzoli. ''Quando c’è il FAI significa bellezza, valorizzazione e cultura'' ha sottolineato, definendo la strada intrapresa ''assolutamente positiva''.

La presidente della Fondazione Comunitaria lecchese Maria Grazia Nasazzi ha rimarcato il valore su un tema ''non semplice ma ormai reputato da tutti estremamente importante'' come quello ambientale. L’acqua, ha aggiunto, ''diventa patrimonio e crea cultura'' con l’augurio di un lavoro proficuo per l’intera comunità.

Il presidente dell’organo amministrativo di Lario Reti Holding, Lorenzo Riva, ha inquadrato la missione della società interamente pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato in tutti i comuni della provincia: oltre 450 sorgenti, 90 pozzi, potabilizzazione dell’acqua del Lario, più di 2.600 km di acquedotti e 1.800 km di fognature.

Un impegno quotidiano che punta anche a ridurre le perdite di rete: ''A livello nazionale si perde il 40% dell’acqua. Lecco è scesa al 20%, ma non significa essere arrivati, bensì avere la forza di migliorarsi sempre di più''. L’apertura degli impianti al pubblico, prima esperienza in Italia di questo tipo, nasce dal successo degli Open Day (circa 1.000 visitatori in quattro edizioni) e dall’interesse delle scuole, con oltre 10.000 studenti in visita dal 2017.

Nel merito di questa nuova iniziativa è entrato per primo Matteo Grazioli, responsabile comunicazione di Lario Reti Holding: saranno 13 gli impianti visitabili, dall’alto lago fino alla Brianza lecchese, con quattro giornate di apertura straordinaria all’anno. Le visite, della durata di un’ora e mezza per gruppi fino a 50 persone, saranno guidate dai volontari FAI formati dal personale LRH. L’accesso sarà possibile attraverso prenotazione obbligatoria sui canali del FAI ma la partecipazione sarà gratuita, con possibilità di offerta e tesseramento. Gli impianti coinvolti riguardano sia l’acquedotto sia la depurazione.

I dettagli dell’esperienza, nei suoi primi appuntamenti, sono stati presentati dalla delegazione FAI: l'8 novembre l'avvio delle visite alla Sorgente Paradone di Lecco, mentre il 15 novembre sarà possibile partecipare all'apertura straordinaria del Depuratore di Osnago.

Maddalena Medici, capo delegazione FAI di Lecco, ha ricordato la natura e gli obiettivi del Fondo per l’Ambiente Italiano, attivo dal 1975, e la forte attenzione ai giovani sul territorio. Le visite ''confermano l’impegno del FAI nella protezione delle risorse naturali e uniscono conoscenza, educazione e sensibilizzazione''. Medici ha concluso il suo intervento con un ringraziamento speciale ai volontari del FAI per la loro ''sempre per preparazione e disponibilità''.

Per Marcella Mattavelli, capo delegazione FAI dell’Alta Brianza, la Sorella Acqua è matrice dei paesaggi e delle comunità. ''Le delegazioni FAI hanno accolto la proposta per dare nuovo significato alla A di Ambiente, portando i visitatori in luoghi di uso quotidiano ma normalmente inaccessibili''. Un progetto che si inserisce nell’anno del 50° del FAI e che ''incide su cultura e abitudini, portando la consapevolezza anche nelle famiglie''.

Come illustrato da Grazioli in conclusione, le date 2026 verranno comunicate nei prossimi mesi tramite newsletter, siti e social di LRH e delle delegazioni FAI.
Al termine degli interventi, la foto di rito in occasione della firma dell’accordo fra FAI e LRH, oltre che con gli altri membri presenti di delegazioni e consigli direttivi.

Con FAI Rete con l’Acqua, infrastrutture e cittadinanza si incontrano per raccontare il ciclo dell’acqua, le tecnologie e le scelte che rendono il servizio idrico sempre più sicuro e sostenibile. Un invito a conoscere per tutelare.
Da sinistra Alessandra Hofmann (Provincia di Lecco), Maria Grazia Nasazzi (Fondazione Comunitaria Lecchese), Marcella Mattavelli (FAI Alta Brianza), Lorenzo Riva (LRH), Maddalena Medici (FAI Lecco), Marco Bonaiti e Aldo Riva (ATO Lecco)
Nei saluti istituzionali, la presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann, ha ricordato l’identità idrica del territorio, fatto anche di laghi minori, del fiume Adda e dei torrenti brianzoli. ''Quando c’è il FAI significa bellezza, valorizzazione e cultura'' ha sottolineato, definendo la strada intrapresa ''assolutamente positiva''.

La presidente della Fondazione Comunitaria lecchese Maria Grazia Nasazzi ha rimarcato il valore su un tema ''non semplice ma ormai reputato da tutti estremamente importante'' come quello ambientale. L’acqua, ha aggiunto, ''diventa patrimonio e crea cultura'' con l’augurio di un lavoro proficuo per l’intera comunità.

Il presidente dell’organo amministrativo di Lario Reti Holding, Lorenzo Riva, ha inquadrato la missione della società interamente pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato in tutti i comuni della provincia: oltre 450 sorgenti, 90 pozzi, potabilizzazione dell’acqua del Lario, più di 2.600 km di acquedotti e 1.800 km di fognature.

Un impegno quotidiano che punta anche a ridurre le perdite di rete: ''A livello nazionale si perde il 40% dell’acqua. Lecco è scesa al 20%, ma non significa essere arrivati, bensì avere la forza di migliorarsi sempre di più''. L’apertura degli impianti al pubblico, prima esperienza in Italia di questo tipo, nasce dal successo degli Open Day (circa 1.000 visitatori in quattro edizioni) e dall’interesse delle scuole, con oltre 10.000 studenti in visita dal 2017.
Primo da sinistra Matteo Grazioli (LRH)
Nel merito di questa nuova iniziativa è entrato per primo Matteo Grazioli, responsabile comunicazione di Lario Reti Holding: saranno 13 gli impianti visitabili, dall’alto lago fino alla Brianza lecchese, con quattro giornate di apertura straordinaria all’anno. Le visite, della durata di un’ora e mezza per gruppi fino a 50 persone, saranno guidate dai volontari FAI formati dal personale LRH. L’accesso sarà possibile attraverso prenotazione obbligatoria sui canali del FAI ma la partecipazione sarà gratuita, con possibilità di offerta e tesseramento. Gli impianti coinvolti riguardano sia l’acquedotto sia la depurazione.
I dettagli dell’esperienza, nei suoi primi appuntamenti, sono stati presentati dalla delegazione FAI: l'8 novembre l'avvio delle visite alla Sorgente Paradone di Lecco, mentre il 15 novembre sarà possibile partecipare all'apertura straordinaria del Depuratore di Osnago.

Maddalena Medici, capo delegazione FAI di Lecco, ha ricordato la natura e gli obiettivi del Fondo per l’Ambiente Italiano, attivo dal 1975, e la forte attenzione ai giovani sul territorio. Le visite ''confermano l’impegno del FAI nella protezione delle risorse naturali e uniscono conoscenza, educazione e sensibilizzazione''. Medici ha concluso il suo intervento con un ringraziamento speciale ai volontari del FAI per la loro ''sempre per preparazione e disponibilità''.

Per Marcella Mattavelli, capo delegazione FAI dell’Alta Brianza, la Sorella Acqua è matrice dei paesaggi e delle comunità. ''Le delegazioni FAI hanno accolto la proposta per dare nuovo significato alla A di Ambiente, portando i visitatori in luoghi di uso quotidiano ma normalmente inaccessibili''. Un progetto che si inserisce nell’anno del 50° del FAI e che ''incide su cultura e abitudini, portando la consapevolezza anche nelle famiglie''.
Come illustrato da Grazioli in conclusione, le date 2026 verranno comunicate nei prossimi mesi tramite newsletter, siti e social di LRH e delle delegazioni FAI.
Al termine degli interventi, la foto di rito in occasione della firma dell’accordo fra FAI e LRH, oltre che con gli altri membri presenti di delegazioni e consigli direttivi.
Con FAI Rete con l’Acqua, infrastrutture e cittadinanza si incontrano per raccontare il ciclo dell’acqua, le tecnologie e le scelte che rendono il servizio idrico sempre più sicuro e sostenibile. Un invito a conoscere per tutelare.
M.E.