Lecco: 30 anni di solidarietà per il GMG di San Francesco

Venerdì 17 ottobre sarà festa. Pur nella semplicità che lo contraddistingue da sempre, il Gruppo Missionario della Parrocchia di San Francesco non mancherà di celebrare il proprio trentesimo anniversario, ripercorrendo con la comunità lecchese una lunga storia di amore e solidarietà a favore di religiosi impegnati nei Paesi meno sviluppati del mondo.
Nato, appunto, nel 1995, il sodalizio è attivo da allora nel promuovere un'evangelizzazione missionaria e nell'organizzare raccolte fondi periodiche da destinare ai progetti sostenuti di volta in volta. La "base" operativa è l'Oratorio femminile, dove si confezionano bomboniere per ricorrenze speciali e anche lavoretti da esporre al banco vendita che viene allestito nel mese di ottobre in Parrocchia.
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"Oltre alla buona volontà, il nostro gruppo è animato e supportato dalla consapevolezza che, come insegna Gesù, si vive per amare, e dunque non si può essere indifferenti ai fratelli più poveri, seppur lontani da noi" ci ha raccontato una volontaria, a nome dell'intero GMG. "Sono tanti i modi per sostenere l'umanità in situazioni di povertà, e noi abbiamo scelto questo: lavorare con semplicità, ma sempre con il desiderio di aggiungere piccole gocce nell'oceano della carità".
Nelle sue donazioni, nel corso di questi trent'anni, il gruppo ha sempre riservato un'attenzione particolare all'opera dei frati che sono stati coadiutori in Parrocchia, oltre che alle missioni presso le quali gli stessi lecchesi hanno vissuto un’esperienza concreta, proprio perché, stando sul posto, si sono conosciuti i bisogni reali: in quest'ottica non è mai stata privilegiata un'unica causa, cercando invece di aiutare più missioni diverse, secondo progetti che, magari iniziati molti anni fa, hanno tuttora una loro continuità.
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Come quello delle adozioni a distanza, avviato nel 1997 al rientro di Padre Antonio Vegetali dal Brasile, dove nel 2001 è nato il progetto "Avevo fame", finalizzato a sostenere i costi della mensa dei poveri gestita dallo stesso religioso. Significativo, poi, il legame con il Camerun: qui, nel 1999, il gruppo è stato coinvolto nella ristrutturazione di una scuola elementare che accoglie mille bambini provenienti dai villaggi più poveri, mentre nel 2005 è stata lanciata una raccolta fondi per il riacquisto di una pompa dell'acqua rubata; grazie a un'esperienza estiva, inoltre, è nato un vero e proprio gemellaggio tra la Comunità locale di San Vincenzo e quella del rione lecchese di San Francesco, che a sua volta resiste tutt'oggi. E ancora, restando in Camerun, dopo aver trascorso il mese di agosto del 2012 in una casa di accoglienza per bambini abbandonati gestita dalle suore della Mater Orphanorum, il GMG ha lanciato il progetto "Rispondere all'amore si può", per garantire il sostentamento e l'istruzione degli stessi piccoli incontrati.
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Ma nel cuore del sodalizio non c'è solo l'Africa (e dunque il Camerun ma anche l'Angola, per cui dal 2008 si è dato seguito a un progetto per la costruzione di locali per le attività di una scuola materna). "Nel 2000, dopo un'esperienza al lebbrosario di Nalgonda (in India), dove è stato missionario per cinquant'anni Padre Luigi Pezzoni del PIME, abbiamo lanciato l'iniziativa "Le figlie di Abramo", per aiutare le donne del posto ad acquistare una dote e dunque a sposarsi in modo dignitoso, senza subire umiliazioni o violenza a causa della loro povertà" ci ha spiegato ancora la volontaria. "Tra il 2003 e il 2004 sono poi nati altri due progetti per l'India, e in particolare per Calcutta: "Il frutto dell'amore è il servizio" - una raccolta fondi da destinare alla Casa dei moribondi e a quella dei bambini abbandonati sui marciapiedi della città di Calcutta - e "Amici di un villaggio nel cuore del Bengala", per dare la possibilità ai poveri delle comunità rurali di costruirsi una stanza in muratura, in alternativa alla capanna di fango e paglia che viene solitamente distrutta nel periodo delle piogge.
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In India siamo tornati anche tra 2009 e 2011, inizialmente nel già citato lebbrosario di Padre Luigi a Nalgonda, di cui una volta rientrati a Lecco abbiamo voluto sostenere l'opera di cura, e poi in Ladakh. Qui come GMG abbiamo vissuto un'esperienza nel centro che accoglie i bambini profughi tibetani, gestito da una monaca buddista, ma purtroppo abbiamo dovuto tornare in Italia prima del tempo a causa di una forte alluvione: quei pochi giorni, però, ci sono bastati per cogliere i bisogni prioritari, per cui su sollecito dell'associazione Italian Amala abbiamo proposto il progetto "Accendi la speranza" per l'installazione di pannelli solari, molto utili per consentire ai piccoli ospiti di avere più ore di luce al giorno, anche per studiare. Ci siamo poi tornati nel 2011, continuando la visita e raccogliendo fondi, in seguito, anche per acquistare coperte per scaldare i bambini durante la notte, quando la temperatura scende fino a -34 gradi".
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Ma non solo, perché l'impegno del GMG è arrivato anche in America centrale e meridionale. A partire dal Guatemala, per cui dal 2002 è stata lanciata una proposta di aiuto per garantire ai bambini dei villaggi poveri l'istruzione primaria. Una causa, questa, sostenuta anche per El Salvador dal 2006, con un ampio progetto di solidarietà finalizzato all'acquisto di una sedia a rotelle e al pagamento di uno o più cicli di fisioterapia per una ragazza disabile abbandonata dalla famiglia molto povera, nonché alla conclusione dei lavori di una casa di accoglienza per bimbi orfani e al sostentamento di due gemelline denutrite e sole.
E ancora, nel 2007 il gruppo è sbarcato in Perù, a Flor De Amancaes (periferia di Lima), dove insieme alla valmadrerese Suor Concetta Anghileri ha vissuto l'esperienza del servizio nei comedores, le mense per i poveri, per poi spostarsi sulle Ande, a 4.000 metri di quota, insieme ai Campesinos che le religiose aiutano nel sostentamento quotidiano: entrambe realtà che, neanche a dirlo, si è continuato a supportare a distanza, da Lecco.
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Dove venerdì, come detto, il GMG si ritroverà per un momento di festa, con la Messa celebrata in Chiesa parrocchiale alle 18.30 da Fra Giovanni Cropelli (responsabile del Centro missionario dei Cappuccini di Musocco a Milano) e a seguire un apericena. Ovviamente solidale, per le missioni.
B.P.
Date evento
venerdì, 17 ottobre 2025
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