Rancio: tre condomini al posto dell'ex Vellutificio, la proposta in Commissione

È stato presentato mercoledì sera in Commissione quinta il progetto di rigenerazione urbana dell’ex Vellutificio Redaelli di via Mazzucconi, a Rancio. La proposta avanzata dalla società Rancio Srl, naturalmente, è quella di rigenerare l’edificio esistente - “dismesso con criticità” - per realizzare dei condomini. Il Consiglio comunale lecchese sarà chiamato ad autorizzare il permesso di costruire in deroga al Pgt.
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“Si tratta di un intervento di rigenerazione urbana ai sensi della legge regionale 12, del 17/12/2024 - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi -. Nel Pgt vigente l’area è in parte ‘zona territoriale produttiva’ e in parte ‘zona territoriale residenziale pedemontana’; nella variante adottata a fine luglio, risulta in parte come ‘aree e tessuti produttivi’ e in parte come ‘tessuti residenziali della fascia pedemontana a bassa intensità’, oltreché per una modesta porzione come ‘strade di connessione urbana secondaria’. Una perizia depositata dal proponente ha certificato lo stato di dismissione dell’immobile con alcune criticità, e gli uffici hanno condotto con esito positivo un’istruttoria sulla domanda di permesso di costruire convenzionato”.
L’architetto Visco Gilardi del Comune di Lecco ha aggiunto che, come ormai è noto, la rigenerazione urbana ai sensi dell’articolo 40 bis consente la deroga al Pgt, che in questo caso è relativa al cambio di destinazione d’uso da produttivo a residenziale. Deroghe che invece non ci saranno rispetto alla superficie di progetto, pari a 5.800 metri quadrati e all’altezza massima prevista che è di 16 metri. L’intervento prevede la realizzazione di tre fabbricati residenziali e di servizi: al momento è ipotizzato uno spazio per uno studio medico con area esterna e la cessione di 305 metri quadrati per il verde e i marciapiedi. Saranno realizzati anche due autorimesse a uso pubblico e privato. 
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Le opere di urbanizzazione richieste a scomputo sono proprio il verde e il marciapiede, oltre all’asfaltatura di un tratto di via Mazzucconi per 200mila euro. Il valore di quelle aggiuntive, ovvero le autorimesse e lo studio medico, è invece di 965mila euro. Tra gli ulteriori interventi di interesse pubblico non a scomputo previsti c’è la sistemazione di via Sala Giovanni Battista e la manutenzione ordinaria del ponte di via Tirabagia.
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Il dibattito tra i commissari presenti si è protratto a lungo e si è concentrato in particolare sull’opportunità di realizzare un intervento edilizio che porterà nuove persone e famiglie a vivere in un quartiere già “soffocato dalla mancanza di servizi e di parcheggi". “Noi abbiamo bisogno di ristrutturare le case vecchie e non di costruirne di nuove - ha ribadito il leghista Stefano Parolari -. Io mi aspettavo che quell’area diventasse un parco con un po’ di parcheggio, ho l’impressione che stiamo arrivando a un altro disastro urbanistico. Il problema di quella zona è l’insufficiente validità per raggiungerla e nessun posto per mettere le macchine. L’interesse pubblico sarebbe quello di migliorare il quartiere, un quartiere che oggi soffoca. E invece costruiamo palazzi di cinque piani con 60/70 unità immobiliari? Quante persone andranno a vivere lì? Ci saranno posti auto per tutti?”. Domande, in parte, che per ora sono destinate a rimanere senza risposta perché il progetto presentato riguarda la pratica urbanistica e dunque non scende ancora così nel dettaglio.
Temi che sono stati sollevati anche da Corrado Valsecchi di Appello per Lecco e da Alberto Anghileri della Sinistra, che ha sottolineato come la realizzazione di ulteriori parcheggi pubblici sarebbe vanificata se i nuovi residenti dovessero utilizzarli per le seconde auto. A chiudere il dibattito è stato l’assessore Rusconi: “La legge regionale non mi piace, ma un cittadino o una società hanno il diritto di applicarla".
M.V.
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