Lecco, Orientalamente: una settimana per scegliere la scuola del proprio futuro

Inaugurata la quindicesima edizione di Orientalamente, l’iniziativa per offrire agli studenti di terza media una “vetrina” sulle attività formative e poter quindi scegliere l’indirizzo di studi più indicato. 
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La rassegna è allestita fino al 24 ottobre al Palataurus di Rivabella a Lecco ed è articolata in sedici aree orientativi, dove docenti delle scuole superiori e dei centri di formazione professionale sono a disposizione per fornire informazioni e chiarimenti su tutti i percorsi di studio disponibili. Saranno inoltre allestiti 21 laboratori didattivo-formativi, mentre non mancherà l’area aziende che ospiterà alcune aziende locali.
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Inoltre, nel cosiddetto Check-Point scuola-lavoro, esperti del Centro per l’impiego provinciale illustreranno le competenze e le professioni più richieste attualmente dal mercato del lavoro. Si prevede che nel giro di questa settimana, la rassegna sarà visitata da circa tremila studenti. Inoltre, per la gioranta di sabato 18 ottobre è prevista un’apertura straordinaria, riservata alle famiglie e che permetterà a genitori e figli di scoprire insieme le opportunità formative del territorio. Un’iniziativa che ha riscosso un successo straordinario, visto che l’iniziativa ha fatto registrare il tutto-esaurito nel giro di pochi giorni: attese mille persone circa. Nel frattempo, in questi mesi ha preso il via una serie di incontri sul territorio per raggiungere il più altyo numero di persone: i prossimi appuntamenti sono in programma a Merate e a Colico.
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Il consigliere provinciale Antonio Pasquini

L’inaugurazione, nella mattinata di venerdì 17 ottobre, ha visto l’intervento del responsabile dell’amministrazione provinciale per l’istruzione Antonio Pasquini, del dirigente scolastico provinciale Adamo Castelnuovo e del dirigente dell’istituto comprensivo ''Falcone-Borsellino'' che è da cinque anni è punto di riferimento per l’orientamento, Vittorio Ruberto.

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''Orientalmente non è una fiera – ha esordito Pasquini - ma un momento importante per la scelta delle famiglie e dei ragazzi. Alle famiglie, inoltre, si chiede di non proiettare le proprie aspettative sui figli che vanno invece ascoltati per comprendere al meglio i loro desideri. Inoltre, non esistono percorsi scolastici di serie A e serie B, non bisogna quindi fare scelte tanto per farle, ma imboccare un percorso che valorizzi le proprie aspirazioni e le proprie capacità. Per un ragazzo si tratta della prima vera scelta di vita e pertanto è necessario un percorso di consapevolezza, per evitare l’abbandono e quindi la dispersione scolastica. Occorre valorizzare il talento in ogni ragazzo. Ognuno è diverso, ha proprie ambizioni e proprie strade alle spalle''.
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Il provveditore Adamo Castelnuovo

Per Castelnuovo, ''stiamo lanciando suggestioni per il futuro dei ragazzi, riuscire ad accompagnarli nelle loro scelte significa offrire prospettive, con una consapevolezza che matura nel tempo. Il contributo delle famiglie è importante, ma lo è anche quello degli insegnanti che magari saranno riconoscerne meglio le capacità. Un ragazzo usa linguaggi differenti a casa coi genitori e a scuola con i propri pari. E ogni ragazzo che cresce deve abbandonare qualcosa, un nido ed è un momento che ai ragazzi fa paura e certi consigli di adulti che non siano i genitori possono essere importanti e agli insegnanti va quindi un grande ringraziamento''.
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Vittorio Ruberto

Infine, Ruberto, ha detto di credere ''in questa missione che riguarda il futuro dei nostri ragazzi. Non sono cose che si risolvono a tavolino o nel corso di una kermesse, non ci facciamo illusioni, Ma anche questi momenti possono essere fondamentali, coinvolgendo tutta la società. I genitori debbono affidarsi ai consigli degli insegnanti, bisogna ascoltare tutte le voci, soprattutto quelle dei ragazzi, riconoscere le loro vocazioni che spesso non si evidenziano a casa ma a scuola. Orientamento e cioè oriente, dal latino orior che è sorgere, far nascere. E’ lo scopo dell’orientamento''.
D.C.
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