Milano Cortina 2026, eventi e opportunità: un convegno con Federmanager Lecco

Come trasformare un grande evento in un’occasione di crescita duratura per imprese, territori e persone? È stato questo il tema al centro del convegno “Milano Cortina 2026: grandi eventi, grandi opportunità”, promosso da Federmanager Lecco presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano – Campus di Lecco.
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Marco Tarabini del Politecnico

L’iniziativa, che ha registrato un’ampia partecipazione di dirigenti, professionisti e rappresentanti del mondo economico e istituzionale, ha offerto un momento di confronto sulle sfide e le opportunità legate ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026. Un evento che, oltre al valore sportivo, rappresenta un laboratorio di managerialità, innovazione e collaborazione tra istituzioni e imprese.
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Sul palco si sono confrontati Pier Francesco Caria, Sales Director – Fondazione Milano Cortina 2026; Claudio De Masi, Chief Sales Officer Key Account – Randstad Italia; e Giacomo Sintini, Client Skilling Manager & Regional Sales Manager – Randstad Enterprise. A moderare il dibattito, Simone Chiappa, Presidente di Federmanager Lecco.
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Ad aprire i lavori, Simone Chiappa ha evidenziato come l’esperienza olimpica rappresenti un’occasione unica per osservare all’opera le migliori pratiche di organizzazione e leadership. “A 114 giorni da Milano Cortina 2026, le Olimpiadi si confermano un modello di organizzazione e managerialità: una sfida che richiede visione, coordinamento e competenze”, ha dichiarato. “Con gli ospiti protagonisti della preparazione dei Giochi, Federmanager ha voluto offrire un’occasione di confronto su temi strategici per imprese e dirigenti del territorio, mostrando come la managerialità possa diventare una leva di sviluppo per il futuro”.
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“Milano Cortina 2026 è un progetto che porta avanti valori e lo fa come missione a livello mondiale, insieme ai partner che lo rendono possibile”, ha spiegato Pier Francesco Caria, Sales Director della Fondazione Milano Cortina 2026. “Il nostro compito è quello di andare sul mercato e raccontare un progetto interessante, capace di valorizzare non solo l’evento sportivo, ma anche chi lo sostiene”.
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Caria ha poi sottolineato come la partnership commerciali e logistiche costituiscano la vera spina dorsale dei Giochi: “Non esiste visibilità di brand durante le gare, perché l’attenzione è giustamente concentrata sullo sport. Eppure, i partner ci sono, e sono fondamentali. Investono risorse economiche, competenze, prodotti e servizi. Senza di loro, i Giochi non potrebbero esistere”.
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E ha aggiunto: “Abbiamo tre aziende di energia elettrica che si sono divise i compiti accettando di collaborare, e con il loro contributo riusciremo a cablare oltre 22 mila chilometri quadrati di territorio per consentire la trasmissione delle Olimpiadi attraverso più di dieci broadcaster internazionali”. Il valore per i partner, ha proseguito Caria, risiede nella forza comunicativa di un evento senza eguali: “Le Olimpiadi sono l’evento più seguito al mondo, con oltre due miliardi di spettatori globali di e più di 3,2 miliardi di interazioni social. Numeri che crescono di edizione in edizione e che testimoniano quanto i Giochi siano una piattaforma unica di visibilità e reputazione”. Ma non solo comunicazione: “Parliamo anche di turismo sportivo e di impatto economico. Ci aspettiamo circa 1,6 milioni di biglietti venduti, ma il numero dei visitatori sarà almeno quattro volte superiore”, ha concluso Caria, precisando che queste previsioni sono avvalorate dall’ottimo momento del turismo sportivo in Italia.
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Il tema della complessità organizzativa è stato approfondito da Claudio De Masi, che ha raccontato l’impegno di Randstad Italia come Official HR Partner dei Giochi. “Randstad è Official HR Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026: con questo ruolo, supportiamo a 360° il Comitato Organizzatore per ogni necessità legata alla selezione, formazione e gestione delle risorse umane e ci affianchiamo come Supporting Partner anche al progetto di coinvolgimento dei 18.000 volontari e volontarie che saranno coinvolti durante i Giochi,” ha spiegato De Masi.
“La difficoltà maggiore riscontrata finora è la gestione della velocità del cambiamento. La macchina organizzativa è in continua evoluzione, richiedendo la massima flessibilità e capacità di problem solving per allineare costantemente i fabbisogni in tempo reale”, ha proseguito.
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Secondo De Masi, “le competenze più richieste per lavorare in questo contesto non sono solo tecniche, ma soprattutto trasversali: determinazione, resilienza e lavoro di squadra. Randstad integra la tecnologia e la formazione con un approccio ‘talent-first’: l'Intelligenza Artificiale ci aiuta nello screening, liberando i nostri consulenti per concentrarsi sul contatto umano e sul mentoring, preparando così i giovani a vivere questa esperienza come un trampolino di lancio per la loro carriera futura. Infine, le competenze manageriali determinanti per coordinare questo progetto complesso sono state l'adattabilità strategica e la capacità di costruire relazioni di fiducia sia con il Comitato Organizzatore che con i talenti, assicurando che tutti i team siano ingaggiati, committed e focalizzati sull'obiettivo comune”.
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Nel suo intervento, Giacomo Sintini ha posto l’accento sui valori e sulle soft skills in comune tra sport e mondo del lavoro come chiave di successo. “Sport e lavoro condividono un pilastro fondamentale: il lavoro di squadra come atto di responsabilità individuale. Nello sport, se un atleta non dà il massimo, l'intero team fallisce. Questa consapevolezza è la stessa che anima un grande evento come i Giochi Olimpici. Non è solo questione di team building, ma di instillare che la qualità del proprio impegno individuale è direttamente proporzionale al successo del collega e dell'organizzazione intera. Questa mentalità, unita alla disciplina e all'orientamento al risultato, è ciò che distingue una buona squadra da una vincente, sul campo e sul lavoro. L’impegno di Randstad come HR Partner di Milano Cortina 2026 mira proprio a questo: aiutare talenti e aziende a comprendere il ruolo chiave delle soft skill. Tra le competenze trasversali più cruciali per affrontare l'incertezza e il contesto, spiccano senza dubbio la resilienza, la gestione dello stress, la comunicazione interculturale e l'orientamento al risultato”.
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L’incontro ha ribadito l’importanza della managerialità come competenza strategica per la riuscita dei grandi progetti. Da Milano Cortina 2026 emerge una lezione valida per ogni settore: la capacità di gestire complessità, valorizzare le persone e creare visione condivisa rappresenta la vera eredità di un evento globale.
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