Lecco: con gli studenti del Liceo Leopardi inaugurata la mostra 'Il mio Paradiso - Dante profeta di speranza'
Giovedì 16 ottobre, all’Officina Badoni di Lecco, si è tenuta l’inaugurazione della mostra itinerante "Il mio Paradiso – Dante profeta di speranza", con illustrazioni di Gabriele Dell’Otto e testi di Franco Nembrini. L’ingresso libero ha permesso a numerosi visitatori di accedere fin dalle prime ore, mentre l’atmosfera era caratterizzata da curiosità e attenzione, con particolare riguardo per i ragazzi del Liceo Leopardi che hanno presentato parte dell'esposizione.

La mostra è strutturata in 33 pannelli, ciascuno dedicato a un estratto dei canti del Paradiso di Dante, corredati dalle illustrazioni e da domande in blu, pensate per stimolare la riflessione: “Qual è il valore della libertà?”, “Perché Dio non risolve tutto a colpo di bacchetta magica?”, “Amare significa davvero non guardare altro che l’amato?”. Marta e Lorenzo, studenti del Liceo Leopardi, hanno presentato il contesto dei canti da loro scelti, spiegando con chiarezza di cosa parlasse ciascuno e condividendo i loro pensieri e impressioni personali in maniera convincente e coinvolgente.
Prima della presentazione dei ragazzi, hanno preso la parola alcuni membri della comunità scolastica. La preside Paola Perossi ha aperto gli interventi sottolineando il valore del percorso triennale che ha portato alla realizzazione della mostra: “Oggi vediamo i frutti di un lavoro che ha coinvolto studenti, insegnanti e la nostra comunità. Abbiamo avuto la fortuna di avere questo bellissimo spazio presso l’Officina Badoni, che permette di portare fuori tutto ciò che viviamo dentro la scuola. Ringrazio la presidente Maria Grazia Nasazzi e la Fondazione che hanno reso possibile ospitare la mostra. L’esperienza dei ragazzi è stata seguita dai docenti Ferrario, Tettamanti, Invernizzi e Giorgetti, e oggi sarà possibile vedere i risultati del loro lavoro e le riflessioni che hanno sviluppato. Questo spazio genera comunità, condivisione e curiosità".

È intervenuto poi il docente di italiano Tettamanti, che ha approfondito il nesso tra il Paradiso e la vita dei ragazzi: “Il Paradiso ci offre una visione dell’universo e della vita umana come un ordine in cui ogni cosa trova il suo posto. Dante apre il poema con un movimento che guida l’animo verso il cielo e la felicità, mostrando come il desiderio sia centrale per l'Uomo. Abbiamo visto una connessione tra questa idea e l’esperienza dei ragazzi: ciascuno di loro ha voluto approfondire e comprendere, esponendo poi i propri pensieri in maniera significativa, discutendo con compagni e docenti e confrontandosi con la complessità dei versi e dei temi affrontati. Il percorso ha permesso loro di riflettere su libertà, responsabilità e desiderio”.
A seguire, la docente Ferrario ha sottolineato l’importanza di collegare la letteratura alla quotidianità concreta dei ragazzi: “La letteratura diventa davvero significativa quando suscita interesse per la vita. Questo percorso non è stato solo un lavoro scolastico, ma un’occasione per far emergere curiosità, intelligenza e riflessione”.

Ogni studente ha affrontato i canti in maniera diversa, portando a casa impressioni e domande personali. “Grazie a loro abbiamo potuto preparare insieme un lavoro che ha significato prima di tutto leggere tanti versi, affrontare le domande sui pannelli e confrontarsi con le riflessioni degli altri”, la chiosa. “Osservando le loro presentazioni, è stato evidente quanto la condivisione e l’ascolto tra pari rendano l’esperienza della mostra ancora più viva e significativa. Il percorso è diventato un momento di apprendimento attivo, in cui i ragazzi non solo leggono e interpretano Dante, ma riflettono su sé stessi e sul mondo che li circonda”.

Durante la parte di presentazione dei ragazzi, hanno preso la parola due studentesse, Elena e Micol, che hanno raccontato che all’inizio non erano molto convinte di partecipare, ma che grazie all’incoraggiamento di alcune amiche e alla forza dei versi di Dante hanno deciso di aderire. Entrambe hanno espresso grande soddisfazione ed entusiasmo per l’esperienza, dichiarandosi affascinate dai temi affrontati e dalla possibilità di condividere le proprie riflessioni con il pubblico.

L’intera presentazione di Marta e Lorenzo ha poi confermato la qualità del lavoro svolto: i ragazzi si sono dimostrati abili nello spiegare i canti scelti, rendendo chiaro il significato di ciascun passo e coinvolgendo il pubblico con la loro chiarezza e la passione per quanto avevano studiato.

La mostra è strutturata in 33 pannelli, ciascuno dedicato a un estratto dei canti del Paradiso di Dante, corredati dalle illustrazioni e da domande in blu, pensate per stimolare la riflessione: “Qual è il valore della libertà?”, “Perché Dio non risolve tutto a colpo di bacchetta magica?”, “Amare significa davvero non guardare altro che l’amato?”. Marta e Lorenzo, studenti del Liceo Leopardi, hanno presentato il contesto dei canti da loro scelti, spiegando con chiarezza di cosa parlasse ciascuno e condividendo i loro pensieri e impressioni personali in maniera convincente e coinvolgente.

Paola Perossi e, sotto, Maria Grazia Nasazzi


È intervenuto poi il docente di italiano Tettamanti, che ha approfondito il nesso tra il Paradiso e la vita dei ragazzi: “Il Paradiso ci offre una visione dell’universo e della vita umana come un ordine in cui ogni cosa trova il suo posto. Dante apre il poema con un movimento che guida l’animo verso il cielo e la felicità, mostrando come il desiderio sia centrale per l'Uomo. Abbiamo visto una connessione tra questa idea e l’esperienza dei ragazzi: ciascuno di loro ha voluto approfondire e comprendere, esponendo poi i propri pensieri in maniera significativa, discutendo con compagni e docenti e confrontandosi con la complessità dei versi e dei temi affrontati. Il percorso ha permesso loro di riflettere su libertà, responsabilità e desiderio”.


Ogni studente ha affrontato i canti in maniera diversa, portando a casa impressioni e domande personali. “Grazie a loro abbiamo potuto preparare insieme un lavoro che ha significato prima di tutto leggere tanti versi, affrontare le domande sui pannelli e confrontarsi con le riflessioni degli altri”, la chiosa. “Osservando le loro presentazioni, è stato evidente quanto la condivisione e l’ascolto tra pari rendano l’esperienza della mostra ancora più viva e significativa. Il percorso è diventato un momento di apprendimento attivo, in cui i ragazzi non solo leggono e interpretano Dante, ma riflettono su sé stessi e sul mondo che li circonda”.

Durante la parte di presentazione dei ragazzi, hanno preso la parola due studentesse, Elena e Micol, che hanno raccontato che all’inizio non erano molto convinte di partecipare, ma che grazie all’incoraggiamento di alcune amiche e alla forza dei versi di Dante hanno deciso di aderire. Entrambe hanno espresso grande soddisfazione ed entusiasmo per l’esperienza, dichiarandosi affascinate dai temi affrontati e dalla possibilità di condividere le proprie riflessioni con il pubblico.

L’intera presentazione di Marta e Lorenzo ha poi confermato la qualità del lavoro svolto: i ragazzi si sono dimostrati abili nello spiegare i canti scelti, rendendo chiaro il significato di ciascun passo e coinvolgendo il pubblico con la loro chiarezza e la passione per quanto avevano studiato.
G.D.