Mandello ospita il recital della Comunità Cenacolo

Il Centro Aiuto alla Vita di Mandello del Lario, presieduto da Paola Ciampitti - affiancata da una serie di volontari animati dalla volontà di preservare e difendere questo bene prezioso - ha accolto questo fine settimana la Comunità Cenacolo, sorta a Saluzzo (nel cuneese) per la volontà e la determinazione di suor Elvira, Rita Agnese Petrozzi.
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Al centro da sinistra don Massimo Rigoni e don Andrea Giorgetta

Sulla collina di questo centro piemontese nel 1983, è nata - da una casa diroccata - una comunità volta al recupero delle fragilità umane, dove in un clima familiare si costruiscono nuove strade, mirate e rinnovate a positivi orizzonti.
Ospiti in questi giorni della Comunità Pastorale mandellese una quindicina di giovani del Cenacolo, accompagnati da don Massimo Rigoni, ex dentista lecchese che da un incontro a Medugorje con suor Elvira, ha dato una svolta alla propria vita. Lasciata l'attività medica, da oltre vent'anni si dedica alla cura delle carie dell'anima. Con lui a Saluzzo opera una religiosa mandellese, suor Lucia Cantoni.
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Dopo l'emissione dei primi voti, parte per il Messico; a seguire Liberia e Africa e nel 2013 compie la professione perpetua, per essere a pieno titolo tra le fila delle Missionarie della Resurrezione. Dalla casa diroccata sulle colline di Saluzzo sono sorte altre residenze di Comunità sparse in venti Paesi del mondo. Dalle macerie, possono rinascere dei fiori. Il disagio le strade sbagliate trovano nel Cenacolo accoglienza, compresione e aiuto nella ricerca di nuovi positivi percorsi.
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''Non avrei mai pensato di trovarmi stasera su di un palco. Non sono un attore''. Nelle dichiarazioni di alcuni degli interpreti al comunale teatro De Andrè di Mandello, dove hanno portato in scena sabato 17 ottobre il recital biblico ''La parabola del padre misericordioso''.
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A sinistra don Massimo Rigoni con un ragazzo della Comunità

Qui nelle vesti di recitante don Massimo abbraccia il figliol prodigo e fa festa per il suo ritorno in famiglia. Dalla finzione scenica alla realtà quotidiana che vede la Comunità il Cenacolo sempre e in campo a ridare a chi l'ha perduta, la speranza per una vita e un avvenire migliore.
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In un teatro colmo di spettatori lo scroscio degli applausi ,dettati dalle sincere emozioni vissute e dettate in quella serata.
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