Lecco: al via i lavori per riqualificare la funivia. Sopralluogo al cantiere

Sopralluogo con conferenza stampa degli amministratori comunali, questa mattina, al cantiere per le riqualificazioni delle stazioni a valle e a monte della funivia per i Piani d’Erna, la località sulle falde del Resegone che rientra fra gli obiettivi principali per lo sviluppo turistico previsti dalla giunta di Mauro Gattinoni.
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I lavori sono cominciati da qualche giorno, con un po’ di ritardo rispetto ai desiderata comunali per le vicissitudini sull’affidamento dei lavori, nel mese di luglio dello scorso anno appaltati a un’azienda romana, poi revocati cinque mesi dopo per un contenzioso e riappaltati nel settembre di quest’anno all’impresa Same Involucri con sede a Battipaglia in provincia di Salerno.
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Gli interventi dovrebbero essere completati entro l’estate del 2026 (il calendario parla del mese di giugno). In quanto all’operatività, la funivia continuerà a funzionare regolarmente, salvo eventuali brevi interruzioni in alcune fasi particolari dei lavori. La spesa complessiva sarà di 1 milione e 860 mila euro, dei quali un milione e 330 mila coperti dalla Regione Lombardia e il resto dal Comune.
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Alla presentazione del cantiere erano presenti il sindaco Mauro Gattinoni, l’assessore comunale agli eventi Giovanni Cattaneo, l’ingegnere dello studio Ardea che ha redatto il progetto Arturo Montanelli, l’amministratore della Same Mario Marano e per l’Itb, la società cui è affidata la gestione dell’impianto, Fabrizio Fossati.
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«L’apertura del cantiere – ha detto il sindaco – è un passo importante per la terza “piattaforma” della città: le altre due sono il lungolago e l’area della “Piccola Velocità”. Per quanto riguarda Erna, abbiamo già realizzato in quota interventi per l’organizzazione di eventi e manifestazioni, ma anche per consentire le necessarie opere di manutenzione del territorio, lo sviluppo delle microeconomie che siano commerciali o agricole, secondo anche uno studio predisposto da Legambiente. A monte sarà creato uno spazio di accoglienza per il pubblico, locali di ricovero, ma anche sale per eventi e conferenze".
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Da parte sua, l’assessore Cattaneo ha aggiunto: «Solo condividendo passo dopo passo le varie fasi del cantiere si potrà garantire la funzionalità del servizio e la velocità dei lavori, cercando di recuperare il tempo perso. I lavori alle stazioni della funivia sono partiti in contemporanea a monte e a valle, e saranno eseguiti in due fasi: una prima che non comporterà disagi per i passeggeri e una seconda che riguarderà invece gli interni. Si tratta comunque di interventi che non stravolgeranno la struttura. L’aspettativa, inoltre, è quella di avviare una collaborazione con le varie associazioni, quale premessa per lo sviluppo. Quello che presentiamo oggi è un cantiere fisico ma ce n'è anche uno di idee».
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L’ingegner Montanelli ha quindi presentato il progetto: «La funivia è un punto di raccordo tra la città e la montagna e rappresenta un’unicità: si tratta di qualcosa che non esiste altrove. L’intervento sarà leggero e servirà per mettere in sicurezza una struttura storica, con una nuova “pelle” per rispondere anche alle esigenze attuali, con una riqualificazione complessiva della struttura pur mantenendone le linee architettoniche e i suoi oblò, con un isolamento e una revisione termica. Si tratta di un intervento semplice: un rivestimento metallico che metta in dialogo le stazioni con le rocce del Resegone e quindi di colore grigio e nero che, secondo la luce, sarà soggetto a giochi d’ombra. Verranno utilizzati lamiera preverniciata e alluminio. Saranno migliorati gli spazi interni, i servizi igienici, gli accessi per i disabili. Sarà rifatto il tetto che funge da quarta parete, ed è ciò che si vede per prima cosa quando si arriva sul piazzale. I lavori saranno realizzati ricorrendo anche ad elicotteri per portare materiale a monte, e qualche intervento dovrà essere effettuato in “acrobatica”.
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Di collaborazione hanno parlato anche Marano e Fossati. L’occasione è anche servita per fare il punto sulla strada agrosilvopastorale che collegherà la Val Boazzo (già raccordata alla strada Ballabio-Morterone) ai Piani d’Erna e per la quale il Comune ha previsto uno stanziamento di un milione e 300 mila euro. Il sindaco Gattinoni ha assicurato che si tratterà solo di una strada di “servizio”. Non sarà percorribile nemmeno da residenti ed esercenti, ma avrà solo scopi di sicurezza, utilizzabile in casi di emergenza e per facilitare gli interventi di manutenzione in quota.

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In quanto al piazzale della stazione di partenza, lo stesso primo cittadino ha detto che la sua sistemazione non rientra nel programma di riqualificazione delle stazioni. Se ne parlerà nell’ambito del rinnovo della gestione da parte dell’Agenzia del trasporto pubblico, rientrando la stessa funivia in questa tipologia di mobilità. E dunque nei prossimi mesi.
La funivia per i Piani d’Erna risale al 1965 quando venne realizzata dalla Sper, società che immaginava uno sviluppo turistico della località prevedendo addirittura una città satellite in grado di ospitare 2.500 abitanti.
D.C.
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