Maggianico, Adorazione dei Pastori: obiettivo raggiunto per il restauro
La scorsa primavera l’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia” ha proposto alla parrocchia di Maggianico di destinare al restauro della tela secentesca dell'Adorazione dei Pastori (per un costo preventivato lordo di 12.000 euro), situata nella cappella del battistero della Parrocchiale, le libere offerte raccolte in occasione di eventi e iniziative culturali. Da questa semplice idea è scaturito un corale coinvolgimento della comunità e di numerose altre realtà associative ed enti del territorio che, senza pensarci due volte, hanno deciso di mettersi assieme per raggiungere celermente l’obiettivo.
Il primo passo è stato il contributo assegnato dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese, ovvero la metà dell'importo lordo preventivato (6.000 euro). Sono seguite alcune iniziative dove sono state raccolte libere offerte: la prima apertura a fine giugno di villa Ponchielli; il cabaret “scapigliato” svoltosi con notevole successo di pubblico a metà luglio a Casa Ghislanzoni; l’apertura autunnale delle ville Gomes e Ponchielli dello scorso 12 ottobre, che ha visto una partecipazione epocale di visitatori; la castagnata organizzata a Rivabella dagli Alpini di Maggianico e Chiuso; il laboratorio di Caviardage condotto dalla formatrice Paola Rauzi; alcune donazioni private.
Il risultato è andato ben oltre le aspettative: con grande gioia la parrocchia può infatti annunciare che l’obiettivo di raccolta della restante metà è stato raggiunto e anzi abbondantemente superato prima ancora di annunciare ufficialmente il progetto di restauro dell'opera!
Il grazie va quindi a tutte le realtà e le persone che hanno partecipato attivamente all’organizzazione degli eventi e alla raccolta fondi: Circolo Fratelli Figini; il Gruppo Alpini di Maggianico e Chiuso; i volontari della Comunità Parstorale del Beato Serafino; Spring Run Lecco; Officina Gerenzone aps; Archive’s Heritage; l’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia”; l’Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa; la Fondazione Luigi Clerici; alunni e docenti della Scuola Civica di Musica; il Comune di Lecco (Assessorato alla Cura della Città e Lavori Pubblici – Assessorato all’Attrattività Territoriale); Luciana Bonaiti Boghi; Silvia Cima Rauzi; Francesca Torrani Fiocchi; Mara Manfredi Merlini; Paola Rauzi; Mariella Rusconi Ponziani; Gaetana Gatti Santini.
Un grazie speciale alla famiglia Invernizzi, che ha messo generosamente a libera disposizione Casa Ghislanzoni; e a Maria Antonietta Ponchielli, pronipote del Maestro che ha reso speciali le visite alla villa maggianichese appartenuta alla sua famiglia. E, ovviamente, a tutti coloro che partecipando a queste iniziative e lasciando il proprio libero contributo hanno permesso di raggiungere l’obiettivo in così breve tempo.
Si chiude così simbolicamente anche il debito di riconoscenza che la città ha nei confronti del compositore Amilcare Ponchielli e della moglie, il soprano Teresina Brambilla, i quali durante le loro villeggiature nella casa di Maggianico offrirono gratuitamente la loro arte a sostegno delle istituzioni benefiche di Lecco.
Il legame con il quadro si realizza poiché nella cappella in cui si trova fu battezzata nel 1886 Gioconda Amilcarina Ponchielli, figlia postuma del Maestro (mancato improvvisamente pochi mesi prima del lieto evento).
Non resta ora che partire con il restauro dell’opera, affidato alla restauratrice Roberta Grazioli di Bergamo (già autrice del restauro del polittico di Bernardino Luini situato nella stessa chiesa), che procederà non appena a breve arriverà l’autorizzazione dagli enti competenti. Le varie fasi del restauro, così come le complesse vicende storiche dell’opera, saranno condivise anche mediante momenti di incontro cosicché la stessa comunità che ha contribuito alla “dote” sia resa partecipe di questo importante risultato. A tutti, per intanto, il grazie della Parrocchia e di tutti gli amanti della storia e dell’arte lecchesi!

Il risultato è andato ben oltre le aspettative: con grande gioia la parrocchia può infatti annunciare che l’obiettivo di raccolta della restante metà è stato raggiunto e anzi abbondantemente superato prima ancora di annunciare ufficialmente il progetto di restauro dell'opera!
Il grazie va quindi a tutte le realtà e le persone che hanno partecipato attivamente all’organizzazione degli eventi e alla raccolta fondi: Circolo Fratelli Figini; il Gruppo Alpini di Maggianico e Chiuso; i volontari della Comunità Parstorale del Beato Serafino; Spring Run Lecco; Officina Gerenzone aps; Archive’s Heritage; l’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia”; l’Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa; la Fondazione Luigi Clerici; alunni e docenti della Scuola Civica di Musica; il Comune di Lecco (Assessorato alla Cura della Città e Lavori Pubblici – Assessorato all’Attrattività Territoriale); Luciana Bonaiti Boghi; Silvia Cima Rauzi; Francesca Torrani Fiocchi; Mara Manfredi Merlini; Paola Rauzi; Mariella Rusconi Ponziani; Gaetana Gatti Santini.
Un grazie speciale alla famiglia Invernizzi, che ha messo generosamente a libera disposizione Casa Ghislanzoni; e a Maria Antonietta Ponchielli, pronipote del Maestro che ha reso speciali le visite alla villa maggianichese appartenuta alla sua famiglia. E, ovviamente, a tutti coloro che partecipando a queste iniziative e lasciando il proprio libero contributo hanno permesso di raggiungere l’obiettivo in così breve tempo.
Si chiude così simbolicamente anche il debito di riconoscenza che la città ha nei confronti del compositore Amilcare Ponchielli e della moglie, il soprano Teresina Brambilla, i quali durante le loro villeggiature nella casa di Maggianico offrirono gratuitamente la loro arte a sostegno delle istituzioni benefiche di Lecco.
Il legame con il quadro si realizza poiché nella cappella in cui si trova fu battezzata nel 1886 Gioconda Amilcarina Ponchielli, figlia postuma del Maestro (mancato improvvisamente pochi mesi prima del lieto evento).
Non resta ora che partire con il restauro dell’opera, affidato alla restauratrice Roberta Grazioli di Bergamo (già autrice del restauro del polittico di Bernardino Luini situato nella stessa chiesa), che procederà non appena a breve arriverà l’autorizzazione dagli enti competenti. Le varie fasi del restauro, così come le complesse vicende storiche dell’opera, saranno condivise anche mediante momenti di incontro cosicché la stessa comunità che ha contribuito alla “dote” sia resa partecipe di questo importante risultato. A tutti, per intanto, il grazie della Parrocchia e di tutti gli amanti della storia e dell’arte lecchesi!
