Dubino: abbatte due uccelli a rischio estinzione, bracconiere denunciato

Ha abbattuto due Ibis eremita, uccelli particolarmente rari. E proprio perchè a rischio estinzione dotati, nell’ambito di un programma di tutela, di un GPS che... ha portato alla sua identificazione. Un bracconiere è finito così per rimediare una pesante denuncia.  L’uomo è stato deferito in stato libertà all’Autorità Giudiziaria per uccisione di animali, furto venatorio e detenzione abusiva d’arma. Sequestrati nella sua abitazione fucili, munizioni, dispositivi informatici ed il tesserino venatorio.
La perquisizione, da parte dei Carabinieri forestali di Lecco e Sodrio, a suo carico è scattata tre giorni fa.
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I GPS rinvenuti

Le indagini è scaturita da una segnalazione pervenuta qualche giorno prima dal referente del progetto Life 20 NAT/AT/000049 LIFE NBI (reintroduzione in Europa dell’Ibis Eremita) che, dall’osservazione delle anomalie presenti sui tracciati dei GPS apposti su due Ibis eremita, ha chiesto supporto ai Carabinieri forestali al fine di accertare le condizioni di salute dei due esemplari.
Dopo varie ricerche, i militari sono riusciti a rinvenire i soli trasmettitori satellitari riferiti ai due animali, con chiari segni di distacco non accidentale. Le indagini successive hanno consentito di ricostruire gli ultimi spostamenti dei due uccelli e di circoscrivere i luoghi del loro abbattimento – nell’area di Dubino – fino, appunto, a risalire al responsabile deferito poi all’Autorità Giudiziaria.
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Ibis eremita (immagine tratta dal sito birdsoftheworld.org)
La specie Ibis eremita (Geronticus eremita Linneaus), classificata nella lista rossa della International Union for Conservation of Nature (IUCN) come “in pericolo critico”, è una specie migratrice originaria dell’Europa Centrale scomparsa nel XVII secolo ed oggetto di recente reintroduzione mediante due progetti Life finanziati dall’Unione Europea. In tale ottica, i due animali erano dotati di rilevatore satellitare e monitorati costantemente nei loro movimenti.
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L’abbattimento dei due esemplari assume, dunque, connotati di estrema gravità a danno dell’intera collettività nazionale ed internazionale, poiché le attuali ridotte consistenze numeriche delle popolazioni conferiscono ad ogni esemplare di Ibis eremita un inestimabile valore ecologico con notevole pregiudizio alla tutela della biodiversità, principio fondamentale introdotto nella Carta Costituzionale con la nuova formulazione dell’art. 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
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