Dossier Ecosistema Urbano: commento ai dati della città di Lecco
È stato pubblicato nei giorni passati il dossier Ecosistema Urbano, redatto ogni anno da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE per misurare le performance ambientali dei capoluoghi di provincia italiani, con dati riferiti all’anno precedente.
In particolare il dossier fotografa 106 città capoluogo dividendole in 5 macroaree:
aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente.
La città di Lecco mostra un miglioramento generale nella classifica, che la vede al 51° posto, con il miglior risultato dal 2016, sebbene ancora lontana dalle posizioni di altri capoluoghi lombardi come Mantova e Bergamo, rispettivamente al 2° e 3° posto della classifica.
Per quanto riguarda i rifiuti, cresce in modo continuativo il dato relativo alla raccolta differenziata (percentuale di rifiuti differenziati sul totale prodotto), che raggiunge nel 2024 il 77%, dimostrando un percorso di crescita virtuoso del sistema di raccolta e smistamento dei rifiuti nel nostro territorio.
Tuttavia, a crescere rispetto al passato, è anche il dato dei rifiuti pro capite, 519 kg annui per abitante. Questo dato, difficilmente analizzabile poiché riguarda la totalità dei rifiuti prodotti senza ulteriori divisioni, è coerente con le abitudini di consumo dei lecchesi e paragonabile con quello degli altri capoluoghi lombardi. Risulta, ad esempio, più basso di quello relativo alla città di Mantova (541,1 kg) e poco più alto di quello di Bergamo (492,4 kg) che si trovano comunque ai vertici della classifica.
Il nostro augurio è che questi numeri possano far riflettere i cittadini sulle proprie scelte d’acquisto e su quanto queste possano andare ad incidere sull’ambiente che tutti viviamo.
Altri dati che saltano all’occhio sono quelli riguardanti il verde urbano. In particolare risultano esserci solamente 12 alberi ogni 100.000 abitanti in aree di proprietà pubblica e solo 10,4 mq di “Verde totale” per abitante. I numeri (ripresi dal Rapporto ISTAT) ci mostrano che, nonostante il nostro capoluogo sia circondato da ambienti naturali, ha faticato, in questi anni, ad implementare la presenza di aree verdi
urbane, che rappresentano un fattore imprescindibile per migliorare la qualità della vita nelle città. Su questo fronte rassicura la pianificazione contenuta nella nuova Variante Generale al PGT, che, in molti ambiti di trasformazione e rigenerazione, prevede interventi di depavimentazione, con creazione di nuove aree verdi a prato e alberate. Il primo intervento in questo senso partirà a novembre 2025 nel piazzale antistante “La Piccola” e prevede una deimpermeabilizzazione dell’80% del suolo.
Parallelamente a tali interventi è importantissimo custodire il patrimonio esistente e garantire il successo delle nuove piantumazioni, stanziando risorse anche per adeguati programmi di manutenzione e monitoraggio in fase di attecchimento.
A colpirci è anche il numero del Solare Pubblico, che, seppure in crescita, si ferma a 2,68 kW di Potenza installata in kW su edifici pubblici ogni mille abitanti.
Ci chiediamo se, grazie alla creazione della nuovissima Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale (CERS) lecchese, sarà finalmente possibile prevedere nuove installazioni che porteranno in anni futuri al raggiungimento di un dato sempre migliore.
Per quanto riguarda invece la mobilità, che dal rapporto 2024 risulta essere ancora in stallo rispetto ai percorsi ciclabili, siamo soddisfatti per la progressiva realizzazione della Ciclovia 2, che permetterà un netto incremento della sicurezza di coloro che scelgono di muoversi con modalità “dolce” all’interno del territorio. Ci auguriamo tuttavia che le novità non siano concluse e che vengano a breve realizzate tutte le opere previste dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), parallelamente all’aumento dell’offerta del trasporto pubblico locale (TPL) provinciale.
In particolare il dossier fotografa 106 città capoluogo dividendole in 5 macroaree:
aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente.
La città di Lecco mostra un miglioramento generale nella classifica, che la vede al 51° posto, con il miglior risultato dal 2016, sebbene ancora lontana dalle posizioni di altri capoluoghi lombardi come Mantova e Bergamo, rispettivamente al 2° e 3° posto della classifica.
Per quanto riguarda i rifiuti, cresce in modo continuativo il dato relativo alla raccolta differenziata (percentuale di rifiuti differenziati sul totale prodotto), che raggiunge nel 2024 il 77%, dimostrando un percorso di crescita virtuoso del sistema di raccolta e smistamento dei rifiuti nel nostro territorio.
Tuttavia, a crescere rispetto al passato, è anche il dato dei rifiuti pro capite, 519 kg annui per abitante. Questo dato, difficilmente analizzabile poiché riguarda la totalità dei rifiuti prodotti senza ulteriori divisioni, è coerente con le abitudini di consumo dei lecchesi e paragonabile con quello degli altri capoluoghi lombardi. Risulta, ad esempio, più basso di quello relativo alla città di Mantova (541,1 kg) e poco più alto di quello di Bergamo (492,4 kg) che si trovano comunque ai vertici della classifica.
Il nostro augurio è che questi numeri possano far riflettere i cittadini sulle proprie scelte d’acquisto e su quanto queste possano andare ad incidere sull’ambiente che tutti viviamo.
Altri dati che saltano all’occhio sono quelli riguardanti il verde urbano. In particolare risultano esserci solamente 12 alberi ogni 100.000 abitanti in aree di proprietà pubblica e solo 10,4 mq di “Verde totale” per abitante. I numeri (ripresi dal Rapporto ISTAT) ci mostrano che, nonostante il nostro capoluogo sia circondato da ambienti naturali, ha faticato, in questi anni, ad implementare la presenza di aree verdi
urbane, che rappresentano un fattore imprescindibile per migliorare la qualità della vita nelle città. Su questo fronte rassicura la pianificazione contenuta nella nuova Variante Generale al PGT, che, in molti ambiti di trasformazione e rigenerazione, prevede interventi di depavimentazione, con creazione di nuove aree verdi a prato e alberate. Il primo intervento in questo senso partirà a novembre 2025 nel piazzale antistante “La Piccola” e prevede una deimpermeabilizzazione dell’80% del suolo.
Parallelamente a tali interventi è importantissimo custodire il patrimonio esistente e garantire il successo delle nuove piantumazioni, stanziando risorse anche per adeguati programmi di manutenzione e monitoraggio in fase di attecchimento.
A colpirci è anche il numero del Solare Pubblico, che, seppure in crescita, si ferma a 2,68 kW di Potenza installata in kW su edifici pubblici ogni mille abitanti.
Ci chiediamo se, grazie alla creazione della nuovissima Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale (CERS) lecchese, sarà finalmente possibile prevedere nuove installazioni che porteranno in anni futuri al raggiungimento di un dato sempre migliore.
Per quanto riguarda invece la mobilità, che dal rapporto 2024 risulta essere ancora in stallo rispetto ai percorsi ciclabili, siamo soddisfatti per la progressiva realizzazione della Ciclovia 2, che permetterà un netto incremento della sicurezza di coloro che scelgono di muoversi con modalità “dolce” all’interno del territorio. Ci auguriamo tuttavia che le novità non siano concluse e che vengano a breve realizzate tutte le opere previste dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), parallelamente all’aumento dell’offerta del trasporto pubblico locale (TPL) provinciale.
Il Circolo di Legambiente














