Lecco, "Anello fra due fiumi”: consegnati i cartelli che raccontano un anno di lavoro e di comunità

Un sentiero che collega luoghi, persone e generazioni. È l’“Anello fra due fiumi”, il percorso che unisce il Bione e il Caldone – i due corsi d’acqua che abbracciano la città – e che si snoda tra i Quartieri del Terzo Paradiso, connettendo la zona alta e i boschi della bassa montagna lecchese.
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Mercoledì 29 ottobre, negli spazi sopra la chiesa di Germanedo, si è tenuto l’incontro di verifica e chiusura della prima fase del progetto, nato nel settembre 2024 e oggi pronto già ad aprirsi alla sua “fase 2”.
Presenti tutti i collaboratori coinvolti nel percorso, insieme all’assessore all'Ambiente, Mobilità, Pari opportunità Renata Zuffi, che ha portato il saluto e le congratulazioni dell’amministrazione comunale e del collega Emanuele Manzoni.
Durante l’incontro è stato espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto, per le modalità e per i risultati ottenuti, tanto da guardare già ai prossimi sviluppi.
Sono stati inoltre consegnati i cartelli definitivi che verranno affissi nei prossimi giorni nei nove punti dell’anello, scelti in base al loro valore storico, paesaggistico e comunitario: il parco dell’Eremo, il fiume Bione, le abitazioni di Neguggio, la chiesetta della Rovinata, la baita di Cavagiozzo, la piazzetta di Falghera, il fiume Caldone, la sede della Casa di Quartiere “Labirinto” di Bonacina e la chiesetta privata dell’Addolorata di via Oratorio.
Ogni tappa è segnalata da un QR code che rimanda a contenuti audio e visivi: storie, immagini e curiosità da scoprire mentre si cammina. Un modo per trasformare l’escursione in un’esperienza di narrazione e memoria condivisa.
Il sentiero può essere percorso interamente – in circa quattro ore – oppure in brevi tratti, partendo dai due punti principali: la chiesa di Acquate e quella di Germanedo, dove si trovano le mappe orientative.
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L’iniziativa è stata ideata e coordinata da Noemi Aondio e Silvia Negri della Cooperativa Diocesana In Dialogo, in collaborazione con l’Azione Cattolica Ambrosiana del Decanato di Lecco, già promotrice di progetti analoghi nell’area di Valmadrera. Il lavoro è stato co-finanziato dal bando ministeriale “Arte, cura e benessere: prendersi cura della gioventù e delle generazioni”, promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e gestito dal CRAMS per i Quartieri del Terzo Paradiso.
L’“Anello fra due fiumi” si inserisce inoltre nel quadro del Contratto di Fiume, lo strumento con cui il Comune di Lecco promuove un orientamento preciso per la valorizzazione del territorio compreso fra Caldone e Bione.
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«Questo progetto – ha spiegato Silvia Negri – è nato dall’esperienza che l’Azione Cattolica aveva già sviluppato nell’area di Valmadrera. A Lecco si è arricchito di una rete più ampia, fatta di giovani, associazioni e comunità parrocchiali. L’obiettivo era e resta quello di creare connessioni: tra persone, generazioni e luoghi che fanno parte della nostra identità territoriale».
Un progetto corale, in cui ogni realtà ha portato un tassello unico. «Ciascuno ha dato il proprio tocco di originalità – ha aggiunto Negri – e questo ha reso l’anello un percorso vivo, che racconta le persone prima ancora dei luoghi».
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Un brindisi finale ha suggellato il momento di consegna, tra riconoscenza ed entusiasmo per i prossimi passi. Perché l’“Anello fra due fiumi” non è solo un cammino fisico: è il simbolo di una Lecco che costruisce legami, passo dopo passo, lungo i corsi d’acqua che la attraversano e la fanno vivere.

Tutti i contenuti e la mappa interattiva sono disponibili sul sito: https://sentieridigitali.coopindialogo.it.
C.C.
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