Lecco, il sindaco esce allo scoperto: ecco il nuovo municipio
Nella serata di ieri alla “Piccola”, dedicata all’illustrazione del piano di governo del territorio, si è parlato anche della nuova sede del municipio. Che è un po’ il “nodo” dell’amministrazione guidata da Mauro Gattinoni, quasi un “peccato originale” come ha detto qualcuno. La giunta precedente con alla testa il sindaco Virginio Brivio aveva acquistato, con un contributo regionale, uno stabile in via Marco d’Oggiono per trasferirvi tutti gli uffici comunali. Un piano che la, appena insediato, il sindaco Mauro Gattinoni ha invece accantonato. Si ricorderà la polemica accesissima e che ha portato anche una frattura all’interno della maggioranza – e si era solo all’inizio del mandato – sulla possibilità di acquistare l’edificio della vecchia Banca popolare di Lecco in piazza Garibaldi da destinare appunto e sede del Palazzo civico. Ipotesi poi scartata, dopo una serie di perizie che avevano messo in luce come l’intervento sarebbe stato troppo oneroso per le casse comunali.
E così, in questi anni, si è proceduto con una politica d’emergenza affittando alcuni locali in edificio (per esempio, alla Meridiana) dove collocare alcuni uffici comunali, intervenendo con rattoppi di fortuna nella sede principale.

Di riprende in mano il progetto Brivio, però, nessuno ha più parlato e lo stesso edificio di Marco d’Oggiono è nell’elenco degli stabili da alienare.
Ultimamente, alcune indiscrezioni parlavano della realizzazione di una nuova torre accanto all’edificio progettato nell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Bovara quale ospedale, poi utilizzato come tribunale e infine come sede ufficiale del Comune.
Ieri sera, il sindaco Mauro Gattinoni ha ammesso il nuovo orientamento, pur non parlando di “torre”. Ha comunque indicato come l’orientamento sia quello di abbattere gli edifici recenti del municipio di via Sassi, quelli senza alcun valore architettonico, mettere in vendita la sede che nel secolo scorso era stata una scuola media e che ora ospita, tra le altre cose, il comando della polizia locale. E quindi procedere all’edificazione di un complesso accanto al palazzo bovariano che comunque necessita esso stesso di grandi interventi di ristrutturazione.
Il sindaco non è andato oltre nei dettagli, dicendo che di questa operazione si potrà cominciare a parlare concretamente nel 2027. Se naturalmente Gattinoni sarà riconfermato alla guida del Comune nelle elezioni amministrative della prossima primavera.

E’ quindi probabile che l’argomento diverrà uno dei temi di battaglia durante la prossima campagna elettorale che si preannuncia particolarmente dura. E se, in quel contesto, il primo cittadino uscente e ricandidato per il secondo mandato presenterà progetti più dettagliati. Senza dimenticare che un nuovo edificio in quel punto della città e addossato a un palazzo storico come quello del Bovara rappresenta un intervento architettonico particolarmente delicato: non sarà, questa volta, un semplice “contorno” come è l’appendice più recente realizzata mezzo secolo fa o poco più.
E così, in questi anni, si è proceduto con una politica d’emergenza affittando alcuni locali in edificio (per esempio, alla Meridiana) dove collocare alcuni uffici comunali, intervenendo con rattoppi di fortuna nella sede principale.
Di riprende in mano il progetto Brivio, però, nessuno ha più parlato e lo stesso edificio di Marco d’Oggiono è nell’elenco degli stabili da alienare.
Ultimamente, alcune indiscrezioni parlavano della realizzazione di una nuova torre accanto all’edificio progettato nell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Bovara quale ospedale, poi utilizzato come tribunale e infine come sede ufficiale del Comune.
Ieri sera, il sindaco Mauro Gattinoni ha ammesso il nuovo orientamento, pur non parlando di “torre”. Ha comunque indicato come l’orientamento sia quello di abbattere gli edifici recenti del municipio di via Sassi, quelli senza alcun valore architettonico, mettere in vendita la sede che nel secolo scorso era stata una scuola media e che ora ospita, tra le altre cose, il comando della polizia locale. E quindi procedere all’edificazione di un complesso accanto al palazzo bovariano che comunque necessita esso stesso di grandi interventi di ristrutturazione.
Il sindaco non è andato oltre nei dettagli, dicendo che di questa operazione si potrà cominciare a parlare concretamente nel 2027. Se naturalmente Gattinoni sarà riconfermato alla guida del Comune nelle elezioni amministrative della prossima primavera.
E’ quindi probabile che l’argomento diverrà uno dei temi di battaglia durante la prossima campagna elettorale che si preannuncia particolarmente dura. E se, in quel contesto, il primo cittadino uscente e ricandidato per il secondo mandato presenterà progetti più dettagliati. Senza dimenticare che un nuovo edificio in quel punto della città e addossato a un palazzo storico come quello del Bovara rappresenta un intervento architettonico particolarmente delicato: non sarà, questa volta, un semplice “contorno” come è l’appendice più recente realizzata mezzo secolo fa o poco più.
D.C.














