Calolzio celebra il 4 Novembre. Con un invito alla consapevolezza e alla responsabilità collettiva

"Oggi non possiamo essere qui soltanto a commemorare questi orrori, ma dobbiamo promettere di essere costruttori e artigiani di pace. Dobbiamo educare le nuove generazioni non solo a guardare il passato, ma soprattutto a proiettarsi nel futuro con una nuova coscienza e una nuova mentalità".
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Un invito alla consapevolezza, a un impegno di responsabilità collettiva per costruire insieme un mondo migliore, quello condiviso questa mattina dal vice sindaco di Calolziocorte Aldo Valsecchi nel corso della cerimonia per il 4 Novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze armate, in cui sono stati onorati "il coraggio e il sacrificio di coloro che sono morti per garantire la libertà, l'indipendenza e i valori democratici di cui tutti noi oggi beneficiamo".
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Una manifestazione semplice, quella odierna, che ha avuto luogo sotto la pioggia battente presso il Monumento ai Caduti in cima alla scalinata alle spalle della Biblioteca civica, a poca distanza dalla Chiesa arcipresbiterale che ha ospitato la Messa delle 8.30, prima della deposizione di una corona di alloro nella piazza interna del Municipio e dell'alzabandiera al Parco ANA di via Marconi.
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"Vorrei che questo momento fosse anche un invito alla consapevolezza: la libertà, la pace, la sicurezza in cui viviamo non sono conquiste scontate, ma sono frutto del coraggio e della dedizione di uomini e donne che, in tempi diversi, hanno messo il bene del Paese davanti a sé stessi, lottando e donando la vita con oltre 600mila morti, con un'infinità di feriti e famiglie distrutte" ha affermato il vice sindaco nel suo discorso, dopo aver salutato e ringraziato tutti i presenti - dalle autorità civili e militari ai rappresentanti delle associazioni locali, fino al Corpo Musicale - con un pensiero particolare "ai docenti che preparano i giovani al futuro, perché come diceva Nelson Mandela l'istruzione è l'arma più potente per cambiare il mondo".
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"Oggi dobbiamo capire il dolore dei nostri fratelli russi, ucraini, palestinesi e israeliani, di tutti coloro che in questo momento vivono nella guerra, nel terrore quotidiano della fame, delle carestie" ha proseguito Valsecchi, in fascia tricolore. "Le guerre sono tutte sbagliate, non portano mai a una vittoria di un popolo o di un altro ma producono una sconfitta che sa distruggere l'Umanità. L'Uomo, però, dimostra di non imparare mai nulla dai propri errori, di far vincere la violenza e di spegnere la ragione bagnando la terra di sangue di militari, di combattenti, di civili inermi e di bambini innocenti, "colpevoli" solo di essere nati in quei luoghi. Non è accettabile abituarsi alla guerra. Quelle terribili immagini di dolore trasmesse dalla televisione, che entrano impetuose nelle nostre case e scuotono le nostre coscienze, sono gli stessi orrori vissuti dai nostri Caduti che oggi onoriamo e ai quali promettiamo il nostro impegno di "mai più guerre!". In caso contrario, i nostri Caduti avrebbero lottato inutilmente". 
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Infine, un pensiero rispettoso e riconoscente a tutte le Forze armate, "per il loro impegno passato e presente nella realizzazione e difesa dell'Unità Nazionale, nonché nelle attuali e innumerevoli sfide a fianco della Comunità internazionale, a tutela della libertà e della pace". "Vogliamo rendere onore a tutte le donne e a tutti gli uomini che in uniforme servono l'Italia con dedizione e professionalità, e che quotidianamente lavorano per tutti noi affinché quei valori di unità e indipendenza siano mantenuti e difesi. La pace è conseguenza del loro impegno, ma anche frutto dei nostri comportamenti di tutti i giorni" ha concluso il vice sindaco. "Che questo 4 Novembre ci aiuti, allora, a guardare avanti con fiducia, con gratitudine e con il cuore colmo di rispetto per chi ha reso possibile la pace che oggi viviamo. A noi spetta il compito e la grande responsabilità di mantenere accesa la luce della pace e della libertà, e al contempo di servire e amare l'Italia, la nostra Patria, ogni giorno, come merita".
B.P.
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