Casargo: controlli e lavori annuali al Faggio del Piancone
    			Se per molti la festività di Ognissanti significa una pausa lavorativa, per la comunità di Casargo è sinonimo di escursione fino al Faggio del Piancone.  

"Ogni anno, il 1° novembre, andiamo a salutare questo seme che è germogliato cinque o sei secoli fa" spiega il sindaco Antonio Pasquini. Il "Fodon" è infatti entrato a far parte degli alberi monumentali, diventando così un patrimonio territoriale da tutelare.  

Per proteggerlo, alle sue fronde sono stati applicati degli speciali tiranti, utili ad alleggerire il peso del tempo che passa. Proprio sabato il primo cittadino, insieme ai due giardinieri Marco Gusmeroli e Marco Ciacci, che periodicamente offrono a titolo gratuito la loro consulenza, si è recato in Val Marcia per verificare lo stato degli interventi effettuati due anni fa.  


Il percorso per raggiungere il faggio monumentale, sia da Giabbio (zona industriale di Premana) che da Piazzo, frazione di Casargo, è stato oggetto di un importante lavoro di manutenzione da parte di un gruppo di giovani. I Ragazzi del Falò, ottenuti dal Comune di Premana i permessi per recarsi sul posto, hanno infatti ripulito e sistemato il sentiero, in collaborazione con l’azienda agricola Bramin e altri volontari, dimostrando un profondo attaccamento al territorio locale e rendendo il cammino verso l’albero secolare più agevole.

Al termine della pulizia i ragazzi hanno trovato una giusta ricompensa per la giornata di lavoro con un pranzo al rifugio Ariaal, poco distante dal luogo della loro opera di volontariato.
    		





Il percorso per raggiungere il faggio monumentale, sia da Giabbio (zona industriale di Premana) che da Piazzo, frazione di Casargo, è stato oggetto di un importante lavoro di manutenzione da parte di un gruppo di giovani. I Ragazzi del Falò, ottenuti dal Comune di Premana i permessi per recarsi sul posto, hanno infatti ripulito e sistemato il sentiero, in collaborazione con l’azienda agricola Bramin e altri volontari, dimostrando un profondo attaccamento al territorio locale e rendendo il cammino verso l’albero secolare più agevole.

Al termine della pulizia i ragazzi hanno trovato una giusta ricompensa per la giornata di lavoro con un pranzo al rifugio Ariaal, poco distante dal luogo della loro opera di volontariato.
        		M.A.   			
   							
        				













