Hub di Via Balicco: prima di toccare la proprietà privata andavano valutate le aree pubbliche
    			Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha accolto il ricorso dei residenti contro il progetto del nuovo terminal bus in via Balicco, sospendendo gli atti comunali e ordinando al Comune di Lecco di riesaminare l’intera procedura entro sessanta giorni.
Una decisione che rappresenta una vera e propria bocciatura per l’amministrazione Gattinoni e che, nero su bianco, conferma le critiche sollevate in questi mesi da cittadini, operatori e opposizioni. Il TAR ha infatti evidenziato come il Comune non abbia svolto un’adeguata istruttoria e non abbia preso in considerazione con la necessaria attenzione le osservazioni dei residenti, ignorando le evidenti criticità legate alla scelta di via Balicco, alla presenza di attività commerciali, parcheggi e accessi privati, e alla vicinanza con la Statale 36 e con lo stadio cittadino.
Ma il passaggio più rilevante della decisione riguarda proprio la questione delle aree: il Tribunale sottolinea che l’amministrazione non ha spiegato perché abbia deciso di intervenire su terreni privati senza aver prima valutato in modo approfondito le alternative pubbliche già disponibili, come l’area di via Sassi o Piazzale Caleotto. I giudici parlano chiaramente di una motivazione insufficiente e di un livello di approfondimento istruttorio non adeguato a giustificare la scelta di via Balicco.
Il TAR ha ribadito un principio semplice ma fondamentale: prima di incidere sulla proprietà privata, un’amministrazione deve analizzare seriamente le aree comunali e scegliere la soluzione meno impattante. Siamo di fronte a un modo di governare chiuso, autoreferenziale e privo di confronto prevaricatore nei confronti del cittadino. Questa ordinanza è la conseguenza naturale di una gestione superficiale e frettolosa, che ha ignorato cittadini e buon senso.
Il provvedimento del TAR sospende ogni ulteriore passo sul progetto fino al completamento del riesame, imponendo di fatto un cambio di rotta. Ora il Comune deve dimostrare di aver imparato la lezione. Serve una pianificazione trasparente e partecipata, fondata su dati reali e su un ascolto vero della città. Lecco merita amministratori che studino le scelte prima di calarle dall’alto.
    		Una decisione che rappresenta una vera e propria bocciatura per l’amministrazione Gattinoni e che, nero su bianco, conferma le critiche sollevate in questi mesi da cittadini, operatori e opposizioni. Il TAR ha infatti evidenziato come il Comune non abbia svolto un’adeguata istruttoria e non abbia preso in considerazione con la necessaria attenzione le osservazioni dei residenti, ignorando le evidenti criticità legate alla scelta di via Balicco, alla presenza di attività commerciali, parcheggi e accessi privati, e alla vicinanza con la Statale 36 e con lo stadio cittadino.
Ma il passaggio più rilevante della decisione riguarda proprio la questione delle aree: il Tribunale sottolinea che l’amministrazione non ha spiegato perché abbia deciso di intervenire su terreni privati senza aver prima valutato in modo approfondito le alternative pubbliche già disponibili, come l’area di via Sassi o Piazzale Caleotto. I giudici parlano chiaramente di una motivazione insufficiente e di un livello di approfondimento istruttorio non adeguato a giustificare la scelta di via Balicco.
Il TAR ha ribadito un principio semplice ma fondamentale: prima di incidere sulla proprietà privata, un’amministrazione deve analizzare seriamente le aree comunali e scegliere la soluzione meno impattante. Siamo di fronte a un modo di governare chiuso, autoreferenziale e privo di confronto prevaricatore nei confronti del cittadino. Questa ordinanza è la conseguenza naturale di una gestione superficiale e frettolosa, che ha ignorato cittadini e buon senso.
Il provvedimento del TAR sospende ogni ulteriore passo sul progetto fino al completamento del riesame, imponendo di fatto un cambio di rotta. Ora il Comune deve dimostrare di aver imparato la lezione. Serve una pianificazione trasparente e partecipata, fondata su dati reali e su un ascolto vero della città. Lecco merita amministratori che studino le scelte prima di calarle dall’alto.
        		Carlo Piazza - Candidato Sindaco di Lecco per Lega Lombarda – Lega Salvini Premier   			
   					













