Al via la 34esima Maratona Telethon: un programma ricco di iniziative
Ci sono appuntamenti che non segnano solo un calendario, ma raccontano un’identità. A Lecco, la Maratona Telethon è uno di questi: un filo che da trentquattro anni lega scuole, istituzioni, associazioni, aziende e cittadini in un’unica, grande storia di solidarietà. Anche quest’anno, la città e l’intera provincia si preparano a vivere settimane intense di eventi, dall’8 novembre al 27 dicembre, per sostenere la ricerca scientifica contro le malattie genetiche rare.
Novanta Comuni, oltre sessanta manifestazioni, più di dodicimila studenti coinvolti nelle “Lezioni di Telethon” e settanta aziende del territorio: numeri che da soli basterebbero a raccontare la forza di una comunità. Ma dietro a questi numeri ci sono volti, mani, energie che si intrecciano. Perché a Lecco la solidarietà non è solo un gesto: è un modo di stare insieme.

Ad aprire la conferenza di presentazione, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha espresso con convinzione il valore di questo impegno condiviso. “Telethon non è solo una raccolta fondi, è un motore di ispirazione – ha detto – che muove risorse ma, soprattutto, persone.” Gattinoni ha sottolineato la capacità dell’iniziativa di generare movimento, idee e partecipazione: “Questa maratona è la prova che, insieme, possiamo cambiare davvero.”
A seguire, la presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann, ha rimarcato il valore dell’unione territoriale che Telethon sa creare. ''Ci sono incastri a cui fa davvero piacere partecipare – ha affermato – momenti significativi che mostrano la capacità di unire la nostra provincia in un unico grande obiettivo''.
La presidente ha poi richiamato il concetto di sacrificio, trasformandolo da parola di fatica a parola di rinascita: ''Mettersi in gioco è un sacrificio, ma il sacrificio non è qualcosa che toglie: è qualcosa che fa nascere''.
Nel suo intervento, Alessandro Betti, rappresentante nazionale di Fondazione Telethon, ha ricordato come il progetto sia divenuto nel tempo un modello di fiducia e di trasparenza. ''Non è solo una causa tra le tante – ha sottolineato – ma una testimonianza straordinaria di cittadinanza attiva''. Ha poi evidenziato come la raccolta nazionale abbia raggiunto risultati importanti, segno tangibile di un’Italia che crede nella scienza e nella solidarietà: ''È un risultato straordinario che racconta un Paese che non ha smesso di credere nel valore della ricerca''.

Collegato in videocall, anche il sindaco di Bellano, Antonio Rusconi, ha portato la testimonianza di un territorio sempre in prima linea. ''A luglio siamo riusciti a raccogliere oltre sedicimila euro – ha ricordato – grazie a un impegno fatto di passione, partecipazione e, soprattutto, tanto divertimento''.
Rusconi ha sottolineato come l’entusiasmo dei volontari e delle associazioni locali rappresenti la vera forza del progetto: ''Telethon unisce, coinvolge e fa bene non solo a chi riceve, ma anche a chi si mette in gioco''.

A prendere la parola è stato poi Renato Milani, tra i volti storici del coordinamento lecchese, che ha illustrato nel dettaglio il programma della 34ª edizione. ''Quest’anno – ha spiegato – la maratona si svolgerà dall’8 novembre al 7 dicembre, con una settantina di manifestazioni di ogni tipo: dallo sport alla musica, dalla cultura alla solidarietà pura''.
Milani ha ricordato anche il grande coinvolgimento delle scuole, un punto fermo della rete Telethon lecchese. ''Le scuole primarie e secondarie saranno protagoniste – ha aggiunto – con oltre 12.500 studenti attesi. Sono loro il cuore di ciò che facciamo, perché ogni anno ci insegnano quanto la solidarietà possa essere contagiosa''.

Accanto alle istituzioni, la voce delle persone che rendono viva la maratona. Sabato 8 novembre, nella chiesa di San Lorenzo di Ballabio inferiore, Anna coordinerà il concerto ''Armonie d’autunno'', con il Coro Valsassina, il coro femminile Futura e il coro Voci nel Tempo di Cortenova. ''È una sinergia di persone – ha raccontato – che si mettono insieme per donare qualcosa, unendo repertori popolari e classici in un unico abbraccio musicale''.

Una settimana dopo, sabato 15 novembre, il Salone Giovanni Paolo II di Cremella ospiterà il Coro Grigna in concerto, come ha annunciato Luca, sottolineando come anche la musica diventi strumento di solidarietà concreta. Nella stessa giornata, a Mandello del Lario, al Teatro San Lorenzo, la Compagnia del Pontile, insieme al gruppo femminile Errata Corrige e ai musicisti di ''Catene a bordo'', darà vita a uno spettacolo che unisce note, parole e emozioni.
''Siamo gente semplice – ha detto Dino, presidente del gruppo – ma speriamo di dare il più possibile, perché sappiamo quanto conti ogni gesto. La musica è il nostro modo per esserci''.
A chiudere la conferenza, Gerolamo Fontana, anima e fondatore del Coordinamento Telethon di Lecco, ha ricordato trentquattro anni di cammino condiviso. ''Abbiamo iniziato con poco, ma senza mai perdere la voglia di andare avanti – ha detto – e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci''.
Fontana ha ricordato l’obiettivo dello scorso anno, con i 420mila euro raccolti, e la nuova sfida che il coordinamento lecchese si è posto: arrivare a mezzo milione. Un traguardo che, nelle sue parole, non è solo una cifra, ma un simbolo di speranza.

Poi, la sua voce si è fatta più intima, raccontando la dimensione umana di quella ricerca che, grazie alla determinazione di scienziati italiani e internazionali, oggi riesce a cambiare destini. ''Penso a quei bambini che nascono con una malattia rara – ha detto – e a chi, grazie alla scienza e alla solidarietà, oggi può finalmente vivere. È la cosa più bella del mondo''.
Questa 34ª edizione non è solo una maratona di eventi, ma una maratona di umanità. Dietro ogni iniziativa c’è una scelta consapevole: quella di credere che la ricerca possa cambiare la vita, un passo alla volta. I risultati, d’altronde, parlano da soli. Grazie ai fondi raccolti da Telethon, negli ultimi anni sono state trovate cure per sette malattie genetiche rare e salvati oltre 170 bambini provenienti da tutto il mondo, curati nella clinica Telethon all’interno dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

E allora sì, Lecco è ancora una volta capitale della solidarietà. Non per un titolo, ma per una vocazione che si rinnova ogni anno, fatta di gesti semplici, concreti e profondamente umani. Perché, come ricorda lo spirito di Telethon, ''non c’è nulla di più bello che salvare una vita''.
Novanta Comuni, oltre sessanta manifestazioni, più di dodicimila studenti coinvolti nelle “Lezioni di Telethon” e settanta aziende del territorio: numeri che da soli basterebbero a raccontare la forza di una comunità. Ma dietro a questi numeri ci sono volti, mani, energie che si intrecciano. Perché a Lecco la solidarietà non è solo un gesto: è un modo di stare insieme.

Ad aprire la conferenza di presentazione, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha espresso con convinzione il valore di questo impegno condiviso. “Telethon non è solo una raccolta fondi, è un motore di ispirazione – ha detto – che muove risorse ma, soprattutto, persone.” Gattinoni ha sottolineato la capacità dell’iniziativa di generare movimento, idee e partecipazione: “Questa maratona è la prova che, insieme, possiamo cambiare davvero.”

La presidente ha poi richiamato il concetto di sacrificio, trasformandolo da parola di fatica a parola di rinascita: ''Mettersi in gioco è un sacrificio, ma il sacrificio non è qualcosa che toglie: è qualcosa che fa nascere''.
Nel suo intervento, Alessandro Betti, rappresentante nazionale di Fondazione Telethon, ha ricordato come il progetto sia divenuto nel tempo un modello di fiducia e di trasparenza. ''Non è solo una causa tra le tante – ha sottolineato – ma una testimonianza straordinaria di cittadinanza attiva''. Ha poi evidenziato come la raccolta nazionale abbia raggiunto risultati importanti, segno tangibile di un’Italia che crede nella scienza e nella solidarietà: ''È un risultato straordinario che racconta un Paese che non ha smesso di credere nel valore della ricerca''.

Collegato in videocall, anche il sindaco di Bellano, Antonio Rusconi, ha portato la testimonianza di un territorio sempre in prima linea. ''A luglio siamo riusciti a raccogliere oltre sedicimila euro – ha ricordato – grazie a un impegno fatto di passione, partecipazione e, soprattutto, tanto divertimento''.
Rusconi ha sottolineato come l’entusiasmo dei volontari e delle associazioni locali rappresenti la vera forza del progetto: ''Telethon unisce, coinvolge e fa bene non solo a chi riceve, ma anche a chi si mette in gioco''.

A prendere la parola è stato poi Renato Milani, tra i volti storici del coordinamento lecchese, che ha illustrato nel dettaglio il programma della 34ª edizione. ''Quest’anno – ha spiegato – la maratona si svolgerà dall’8 novembre al 7 dicembre, con una settantina di manifestazioni di ogni tipo: dallo sport alla musica, dalla cultura alla solidarietà pura''.
Milani ha ricordato anche il grande coinvolgimento delle scuole, un punto fermo della rete Telethon lecchese. ''Le scuole primarie e secondarie saranno protagoniste – ha aggiunto – con oltre 12.500 studenti attesi. Sono loro il cuore di ciò che facciamo, perché ogni anno ci insegnano quanto la solidarietà possa essere contagiosa''.

Accanto alle istituzioni, la voce delle persone che rendono viva la maratona. Sabato 8 novembre, nella chiesa di San Lorenzo di Ballabio inferiore, Anna coordinerà il concerto ''Armonie d’autunno'', con il Coro Valsassina, il coro femminile Futura e il coro Voci nel Tempo di Cortenova. ''È una sinergia di persone – ha raccontato – che si mettono insieme per donare qualcosa, unendo repertori popolari e classici in un unico abbraccio musicale''.

Una settimana dopo, sabato 15 novembre, il Salone Giovanni Paolo II di Cremella ospiterà il Coro Grigna in concerto, come ha annunciato Luca, sottolineando come anche la musica diventi strumento di solidarietà concreta. Nella stessa giornata, a Mandello del Lario, al Teatro San Lorenzo, la Compagnia del Pontile, insieme al gruppo femminile Errata Corrige e ai musicisti di ''Catene a bordo'', darà vita a uno spettacolo che unisce note, parole e emozioni.
''Siamo gente semplice – ha detto Dino, presidente del gruppo – ma speriamo di dare il più possibile, perché sappiamo quanto conti ogni gesto. La musica è il nostro modo per esserci''.
A chiudere la conferenza, Gerolamo Fontana, anima e fondatore del Coordinamento Telethon di Lecco, ha ricordato trentquattro anni di cammino condiviso. ''Abbiamo iniziato con poco, ma senza mai perdere la voglia di andare avanti – ha detto – e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci''.
Fontana ha ricordato l’obiettivo dello scorso anno, con i 420mila euro raccolti, e la nuova sfida che il coordinamento lecchese si è posto: arrivare a mezzo milione. Un traguardo che, nelle sue parole, non è solo una cifra, ma un simbolo di speranza.

Poi, la sua voce si è fatta più intima, raccontando la dimensione umana di quella ricerca che, grazie alla determinazione di scienziati italiani e internazionali, oggi riesce a cambiare destini. ''Penso a quei bambini che nascono con una malattia rara – ha detto – e a chi, grazie alla scienza e alla solidarietà, oggi può finalmente vivere. È la cosa più bella del mondo''.
Questa 34ª edizione non è solo una maratona di eventi, ma una maratona di umanità. Dietro ogni iniziativa c’è una scelta consapevole: quella di credere che la ricerca possa cambiare la vita, un passo alla volta. I risultati, d’altronde, parlano da soli. Grazie ai fondi raccolti da Telethon, negli ultimi anni sono state trovate cure per sette malattie genetiche rare e salvati oltre 170 bambini provenienti da tutto il mondo, curati nella clinica Telethon all’interno dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

E allora sì, Lecco è ancora una volta capitale della solidarietà. Non per un titolo, ma per una vocazione che si rinnova ogni anno, fatta di gesti semplici, concreti e profondamente umani. Perché, come ricorda lo spirito di Telethon, ''non c’è nulla di più bello che salvare una vita''.
G.D.














