Tre ponti e le auto in mezzo
Cara Leccoonline
La serata dedicata ai “tre ponti e mezzo” quello in costruzione con la sola corsia in entrata da Pescate e dal Sindaco ribattezzato appunto per questo "mezzo", organizzata ieri sera dal Comune ha avuto senz'altro un aspetto positivo: la cornice.
La Piccola riaperta è proprio uno spazio riuscito.
L'impianto audio e l'areazione un po' meno ma il posto è molto bello.
- Il pubblico, un centinaio di persone, cittadini, rappresentanti di categoria, qualcuno del Comune di oggi e di domani, altri degli Enti.
I primi tutti lì per sentirsi dire che sì, il ponte raddoppia, tutti gli Enti sono d’accordo… ma ci vorranno minimo 5 anni, forse 10, forse mai.
Nel frattempo? Coda. E rassegnazione.
- Il Sindaco in apertura ma oserei dire per 3/4 di serata - tanto è durata la sua illustrazione di troppe slide e altrettanti numeri - ha offerto una relazione lunga e densa e 4 ipotesi di ponte fatte facili come fosse cucinare i quattro salti in padella, con rotonde indicate col dito, dentro l'obiettivo di non dare troppo l'idea di elezioni ma con un po’ di rimpallo di colpe verso gli Enti superiori per le elezioni.
Il Ponte a due corsie - in entrata e uscita - è già pronto a costo zero e solo da autorizzare, dice il Sindaco.
Poi scopri che non è né pronto né a costo zero. Perché oggi non è più fattibile quell'opzione e il costo 0, era al più se si fosse fatto 4 anni fa
- Bello fin che vuoi quindi ma ormai che senso ha discutere, far credere una cosa di ieri, che non c'è oggi e che non è più fattibile domani?
- La voglia da televendita alla Mike Bongiorno ha prestato così l'assist a Regione e Provincia per smentirlo, per puntualizzazioni e una loro vetrina che Gattinoni ha provato ad incassare bene ma si è accorto da solo di aver dato il lá a un affondo evitabile, poco strategico.
- Piazza, Mauro il sottosegretario regionale, per retorica e oratoria è addirittura più efficace di Gattinoni, e l'ha fatto ri-vedere intervenendo ieri sera. Ma non è questo ciò che interessa davvero ai cittadini in coda ogni mattina.
- La proposta più sensata è arrivata da un cittadino:
chiudere da subito l’accesso e il passaggio anche pedonale sotto il ponte dell’Esselunga, una sorta di tappo che ogni giorno genera ingorghi evitabili. Un intervento leggero, fattibile nell’immediato.
Perché la visione è fondamentale, ma la gente ha bisogno di alcune risposte adesso.
- Il dirigente del Comune l'ing.Crippa ha detto che il Ponte Kennedy ha problemi strutturali, dovrebbe essere a due corsie.
Insomma qui si gioca a spostare corsie.
Alcune domande sono rimaste sospese nell’aria, senza risposta:
- Perché se gli Enti son tutti d'accordo a fare il Ponte a due corsie più che una serata di fatto poco utile nel concreto, non si sono trovati intorno a un tavolo per "un'accelerata", un "serriamo le fila", un "fare il punto"?
- Perché non riaprire almeno temporaneamente il Ponte Vecchio in entrambi i sensi alleggerendo così i flussi sugli altri ponti?
- Perché un Comune che parla di mobilità e corsie ciclabili poi è il primo che vuole togliere quella del nuovo "mezzo" Ponte?
- Dov’è una seria politica sul trasporto pubblico e intermodalità, parcheggi, metropolitana leggera, controlli di strade e velocità che ponte o non ponte si posson fare e si potevan tantopiù fare in tutti questi anni?
- Perché non si fa nulla per ridurre il traffico prima del nuovo ponte e per quello urbano, intendo non sui muri con i manifesti ma nel concreto?
- Perché ieri sera, di mobilità sostenibile e trasporto pubblico si è parlato poco. Anzi nulla. Forse perché è più impegnativo e meno elettorale di quanto una bella rampa disegnata su una slide?
Conclusione? I tempi della politica e quelli delle auto in coda non vanno alla stessa velocità.
E di 'sto passo sì, avremo un bellissimo ponte nuovo. E ci faremo un'ora di coda… per raggiungerlo.
La serata dedicata ai “tre ponti e mezzo” quello in costruzione con la sola corsia in entrata da Pescate e dal Sindaco ribattezzato appunto per questo "mezzo", organizzata ieri sera dal Comune ha avuto senz'altro un aspetto positivo: la cornice.
La Piccola riaperta è proprio uno spazio riuscito.
L'impianto audio e l'areazione un po' meno ma il posto è molto bello.
- Il pubblico, un centinaio di persone, cittadini, rappresentanti di categoria, qualcuno del Comune di oggi e di domani, altri degli Enti.
I primi tutti lì per sentirsi dire che sì, il ponte raddoppia, tutti gli Enti sono d’accordo… ma ci vorranno minimo 5 anni, forse 10, forse mai.
Nel frattempo? Coda. E rassegnazione.
- Il Sindaco in apertura ma oserei dire per 3/4 di serata - tanto è durata la sua illustrazione di troppe slide e altrettanti numeri - ha offerto una relazione lunga e densa e 4 ipotesi di ponte fatte facili come fosse cucinare i quattro salti in padella, con rotonde indicate col dito, dentro l'obiettivo di non dare troppo l'idea di elezioni ma con un po’ di rimpallo di colpe verso gli Enti superiori per le elezioni.
Il Ponte a due corsie - in entrata e uscita - è già pronto a costo zero e solo da autorizzare, dice il Sindaco.
Poi scopri che non è né pronto né a costo zero. Perché oggi non è più fattibile quell'opzione e il costo 0, era al più se si fosse fatto 4 anni fa
- Bello fin che vuoi quindi ma ormai che senso ha discutere, far credere una cosa di ieri, che non c'è oggi e che non è più fattibile domani?
- La voglia da televendita alla Mike Bongiorno ha prestato così l'assist a Regione e Provincia per smentirlo, per puntualizzazioni e una loro vetrina che Gattinoni ha provato ad incassare bene ma si è accorto da solo di aver dato il lá a un affondo evitabile, poco strategico.
- Piazza, Mauro il sottosegretario regionale, per retorica e oratoria è addirittura più efficace di Gattinoni, e l'ha fatto ri-vedere intervenendo ieri sera. Ma non è questo ciò che interessa davvero ai cittadini in coda ogni mattina.
- La proposta più sensata è arrivata da un cittadino:
chiudere da subito l’accesso e il passaggio anche pedonale sotto il ponte dell’Esselunga, una sorta di tappo che ogni giorno genera ingorghi evitabili. Un intervento leggero, fattibile nell’immediato.
Perché la visione è fondamentale, ma la gente ha bisogno di alcune risposte adesso.
- Il dirigente del Comune l'ing.Crippa ha detto che il Ponte Kennedy ha problemi strutturali, dovrebbe essere a due corsie.
Insomma qui si gioca a spostare corsie.
Alcune domande sono rimaste sospese nell’aria, senza risposta:
- Perché se gli Enti son tutti d'accordo a fare il Ponte a due corsie più che una serata di fatto poco utile nel concreto, non si sono trovati intorno a un tavolo per "un'accelerata", un "serriamo le fila", un "fare il punto"?
- Perché non riaprire almeno temporaneamente il Ponte Vecchio in entrambi i sensi alleggerendo così i flussi sugli altri ponti?
- Perché un Comune che parla di mobilità e corsie ciclabili poi è il primo che vuole togliere quella del nuovo "mezzo" Ponte?
- Dov’è una seria politica sul trasporto pubblico e intermodalità, parcheggi, metropolitana leggera, controlli di strade e velocità che ponte o non ponte si posson fare e si potevan tantopiù fare in tutti questi anni?
- Perché non si fa nulla per ridurre il traffico prima del nuovo ponte e per quello urbano, intendo non sui muri con i manifesti ma nel concreto?
- Perché ieri sera, di mobilità sostenibile e trasporto pubblico si è parlato poco. Anzi nulla. Forse perché è più impegnativo e meno elettorale di quanto una bella rampa disegnata su una slide?
Conclusione? I tempi della politica e quelli delle auto in coda non vanno alla stessa velocità.
E di 'sto passo sì, avremo un bellissimo ponte nuovo. E ci faremo un'ora di coda… per raggiungerlo.
Paolo Trezzi














