In città esiste davvero un mezzo ponte come dice Gattinoni: ma è il vecchio Azzone Visconti

Il Sindaco Gattinoni non ha tutti i torti: a Lecco esiste davvero un “mezzo ponte”. Peccato che quel mezzo ponte sia il vecchio Azzone Visconti, oggi utilizzato solo a metà – e per scelta proprio dell’attuale amministrazione di centrosinistra.

Dal lunedì al venerdì, nei soli giorni non festivi, il ponte è aperto al traffico in entrata (da Malgrate verso Lecco) dalle 6 alle 11 e in uscita dalle 14 alle 20. Al di fuori di queste fasce orarie – e per tutto il weekend – il transito dei veicoli è vietato.

Una gestione a orologeria che non tiene conto delle reali esigenze dei lecchesi. Come se il traffico si fermasse il sabato e la domenica. Chi vive o lavora in città sa bene che non è così: nel fine settimana, tra turismo, attività sul lago e spostamenti locali, la pressione sulla viabilità aumenta. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: code, rallentamenti e difficoltà di attraversamento, soprattutto nelle ore di punta.

Basta pensare al sabato mattina, con l’uscita dalle scuole intorno alle 13: con il ponte vecchio chiuso, la zona tra l’Istituto Parini, l’Istituto Badoni, via Pergola e l’accesso alla superstrada diventa un delirio di auto incolonnate e disagi diffusi.

È evidente che questa mobilità “a metà” non funziona. Lecco ha bisogno di soluzioni concrete, non di compromessi. Serve un ponte Azzone Visconti pienamente operativo, a doppio senso di marcia e aperto in modo continuativo, in grado di alleggerire corso Martiri, via Pergola e la zona della Meridiana.

Uno dei punti centrali del programma della Lega – nell’ambito della coalizione di centrodestra – sarà proprio quello di rivedere la destinazione della corsia ciclabile del ponte, oggi poco utilizzata, per riconvertirla al traffico veicolare leggero (fino a 3,5 tonnellate). Parallelamente, va realizzata una vera pista ciclabile Lecco–Malgrate–Valmadrera, sicura, diretta e integrata nel progetto “Brezza”, così da offrire un’alternativa sostenibile e funzionale per chi si muove in bicicletta.

Del resto, se oggi su corso Martiri convivono auto e biciclette lungo la “bike line”, non si capisce perché questa coesistenza non possa essere possibile anche sul ponte vecchio.

Lecco non ha bisogno di mezze misure, ma di una visione chiara e di buon senso: una mobilità fluida, sicura e davvero al servizio dei cittadini.

Invece di organizzare serate a tema pagate dai contribuenti, il Sindaco Gattinoni si concentri su ciò che può risolvere subito, con un confronto rapido con la Soprintendenza.

Riapra il ponte Azzone Visconti a doppia corsia con limite a 3,5 tonnellate.

Non è una scelta politica, ma una scelta di buon senso, che aiuterebbe concretamente i lecchesi ogni giorno – non solo nei titoli dei giornali.
Carlo Piazza - Candidato Sindaco di Lecco per Lega Lombarda – Lega Salvini Premier
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.