Violenza di genere: serve l’impegno di tutti, ma la voce delle donne non può essere esclusa

In questi giorni, anche a Lecco, si è aperto un intenso dibattito sul tema della violenza di genere e sul ruolo che uomini e donne devono avere nel contrastarla.
A riaccendere l’attenzione è stato, in particolare, l’incontro promosso dall’ASST di Lecco presso l’Ospedale “A. Manzoni”, dedicato alla formazione degli operatori sanitari sul tema della violenza contro le donne.
Un’iniziativa certamente significativa, che tuttavia ha suscitato riflessioni e confronto pubblico sull’opportunità di una più ampia e visibile partecipazione femminile tra i relatori e gli interventi.

Accogliamo con rispetto il richiamo espresso anche dalle Donne Democratiche di Lecco: la lotta alla violenza di genere deve coinvolgere tutti — uomini e donne — ma non può prescindere dal protagonismo femminile.
È giusto e necessario che anche gli uomini se ne facciano carico, che si formino, che si interroghino e diventino parte attiva di un cambiamento culturale ormai non più rinviabile.

Riflettere sul fenomeno della violenza di genere significa anche interrogarsi sul mondo maschile, sulle sue fragilità e sulla scarsa consapevolezza di tanti aspetti che ne influenzano i comportamenti: l’educazione sentimentale, il linguaggio, i modelli culturali, la difficoltà a riconoscere e gestire le proprie emozioni.
È proprio da questa consapevolezza che può nascere un dialogo vero, capace di prevenire e trasformare, invece di limitarsi a punire o contrapporre.

Ma le donne non possono essere marginalizzate dai luoghi di formazione, di decisione e di parola.
Solo riconoscendo il loro ruolo, le loro competenze e le loro esperienze, si può costruire un percorso di prevenzione e di tutela autentico.

La violenza di genere non è solo una questione di cronaca o di emergenza: è una sfida culturale che attraversa le famiglie, le scuole, i luoghi di lavoro e le istituzioni.
Parlarne significa promuovere educazione, rispetto, libertà e responsabilità, riconoscendo nell’altro una persona e non un possesso.
E in questo cammino le donne non devono essere spettatrici, ma guide di un processo di consapevolezza condivisa.

Come Dipartimento Famiglia, Diritti Indisponibili e Parità di Genere di Fratelli d’Italia intendiamo proseguire su questa strada, promuovendo momenti di ascolto, formazione e confronto aperto, anche in collaborazione con le istituzioni sanitarie e le realtà associative del territorio, affinché la voce delle donne sia sempre presente, ascoltata e valorizzata.

Per questo, saremo presenti al gazebo di Fratelli d’Italia sabato 15 novembre, per incontrare i cittadini, ascoltare le loro esperienze e raccogliere proposte sui temi della famiglia, della parità e della tutela delle donne.
Perché la vera parità non nasce dalla contrapposizione, ma dal riconoscimento reciproco e dalla responsabilità comune.
E, a prescindere dalle differenze ideologiche, crediamo che la concretezza dei problemi e la volontà di migliorare la vita delle persone debbano sempre prevalere: con spirito collaborativo, aperto al dialogo e radicato nel territorio, non nella mera contrapposizione.
Anna Scola e Loredana Colella - Fratelli d'Italia Lecco
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