Pasturo in festa per i 20 anni della Protezione Civile

È con un “ricco” convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale di Pasturo in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecco – tenutosi in mattinata presso il Cineteatro Bruno Colombo – che il Gruppo comunale di Protezione Civile di Pasturo ha voluto festeggiare i suoi vent’anni di attività. Un’iniziativa che ha costituito non solo, chiaramente, un momento di festa, ma anche un’importante occasione di confronto, approfondimento e riflessione condivisa tra istituzioni, tecnici e volontari, per guardare alle sfide presenti e future in tema di sicurezza e gestione del territorio.
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La mattinata si è aperta con il benvenuto del sindaco di Pasturo (nonché assessore con delega alla Protezione Civile, Ambiente e Territorio presso la Comunità Montana) Pierluigi Artana, e del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Lecco Ing. Adriano Alderighi. Quest’ultimo ha voluto evidenziare il duplice significato dell’appuntamento: “da una parte, questa è un’occasione di festa per la Protezione Civile di Pasturo, come anche di ringraziamento ai suoi membri e in generale a tutti i volontari che nella nostra provincia operano all’interno delle più varie associazioni, svolgendo una fondamentale opera di supporto alle istituzioni e di contributo concreto alle nostre comunità; dall’altra, la presenza dell’Ordine degli Ingegneri vuole ricordare il contributo, in termini di approccio e di competenze, che i nostri professionisti possono dare alla Protezione Civile e al mondo del volontariato tutto”.
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Spazio poi ai saluti istituzionali delle numerose autorità intervenute per l’occasione. In primis, l’Assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi ha chiesto di vedere la sua presenza per l’occasione come “una testimonianza della vicinanza di Regione Lombardia alle piccole realtà”, sottolineando in seguito la centralità del dissesto idrogeologico quale questione non solo regionale, ma nazionale, europea e perfino internazionale. A tal proposito, Comazzi ha sottolineato la lungimiranza della giunta regionale in tema di investimenti sulla prevenzione, con numerosi interventi non sempre al centro dell’attenzione mediatica, ma che hanno permesso di avere un territorio più sicuro e più pronto a far fronte agli eventuali (e sempre più frequenti) eventi metereologici eccezionali.
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Mentre chiariva che nello scorso lustro l’ente regionale ha investito più di un miliardo di euro in questo campo, l’Assessore ha annunciato l’imminente arrivo di un finanziamento pari a 420.000 euro destinato alla regimazione idraulica del torrente Cariola – 1° lotto, nell’ambito del “Piano Lombardia – Programma 2025-2027 di interventi urgenti e prioritari per la difesa del suolo e la mitigazione dei rischi idrogeologici”. L’intervento consentirà di migliorare il deflusso delle acque e di ridurre il rischio di esondazioni, rafforzando la sicurezza idraulica dell’abitato di Pasturo e delle infrastrutture circostanti. “Questo finanziamento è uno dei modi con cui Regione testimonia ai volontari il suo supporto concreto e la sua vicinanza” ha chiuso Comazzi.
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Il sostegno al volontariato da parte delle istituzioni è stato il tema al centro anche dell’intervento di Mauro Piazza - Sottosegretario con delega all’Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale – che ha voluto evidenziare come siano quegli interventi “invisibili” a permettere di scongiurare le conseguenze peggiori in caso di eventi estremi, ringraziando in questo modo la Protezione Civile per la presenza e l’impegno non solo nelle situazioni di emergenza, ma anche “nell’ordinario, nella manutenzione, che sono altrettanto importanti”.
Anche il consigliere regionale Giacomo Zamperini ha voluto porre l’accento sugli stessi due temi: da una parte, la centralità del dissesto idrogeologico – un tema “finalmente compreso anche a livello europeo e per il quale è necessario attrarre e mettere a terra risorse con responsabilità e consapevolezza, soprattutto in tema di prevenzione”; dall’altra, “la presenza costante e il supporto concreto che Regione Lombardia offre ai volontari attivi sul territorio”. In più, Zamperini ha voluto rivolgersi direttamente ai volontari di Protezione Civile presenti per esortarli a “prendere consapevolezza dell’importanza del vostro ruolo. Oggi sindaci e amministratori hanno imparato quanto siete fondamentali, siatene consci e orgogliosi di svolgere questa funzione così preziosa per le nostre comunità”.
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Antonio Pasquini - Consigliere delegato alla Protezione Civile della Provincia di Lecco – ha portato i saluti della presidente provinciale Alessandra Hofmann, concentrandosi poi sulla strutturazione della Protezione Civile, un ente che “partendo dal Dipartimento nazionale arriva fino ai sindaci, i quali rappresentano dunque l’autorità territoriale in questo senso”. Pasquini ha individuato poi “la formazione e la prevenzione” come temi al centro del presente e del futuro dell’attività della Protezione Civile, sottolineando quanto sarà necessario rendere operativo il CPE (Centro Polifunzionale di Emergenza) di Galbiate, in modo da “supportare la vastissima schiera di volontari di Protezione Civile attivi nella nostra provincia”. Il consigliere provinciale ha infine esortato a “pensare ai prossimi vent’anni”, invitando i volontari del gruppo di Pasturo a continuare sulla strada tracciata, aiutando gli amministratori a prendersi cura del territorio.
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La presidente del CCV (Comitato di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile) della Provincia di Lecco, Domizia Mornico, è intervenuta per portare una testimonianza diretta delle attività svolte dal comitato e dai volontari, oltre che dei valori che ne guidano l’operato. “Il CCV favorisce la collaborazione tra i gruppi di Protezione Civile e promuove attività di formazione dove la condivisione permette alle realtà locali di dialogare, imparare e rafforzarsi” ha spiegato Mornico “abbiamo così trasformato l’impegno individuale in una forza collettiva capace di affrontare le emergenze con professionalità e umanità”. Mentre si dichiarava felice di “essere qui per celebrare due decenni di presenza costante”, la presidente del CCV ha inoltre voluto chiarire come negli ultimi vent’anni “il volontariato di Protezione Civile sia profondamente cambiato, divenendo più strutturato, competente e vicino alle persone”.
“Fare il volontario è una scelta di vita, è la scelta di esserci anche quando non si è chiamati, di formarsi, prepararsi e mettersi a disposizione nei momenti più difficili” ha aggiunto ancora Mornico, esortando poi a “continuare su questa strada, investendo nella formazione, nella comunicazione e nel coinvolgimento delle nuove generazioni”. “Ringrazio voi che oggi siete qui a celebrare non solo un anniversario, ma una visione condivisa: quella di una Protezione Civile che sia davvero cura del territorio e delle persone a livello comunale e provinciale, unita da valori e da azioni. Al gruppo comunale di Pasturo auguro altri vent’anni di impegno, crescita e passione e che possiate continuare ad essere un esempio di dedizione e comunità per tutto il territorio” ha concluso la presidente del CCV.
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Dopo due brevi interventi anche da parte del presidente della Comunità Montana V.V.V.E.R. Fabio Canepari – che ha ringraziato Regione per il supporto finanziario nella realizzazione del nuovo garage riservato ai mezzi della Protezione Civile e del Soccorso Alpino, in uso da circa un mese - e del Capostazione del Soccorso Alpino Valsassina-Valvarrone Alessandro Spada – che ha voluto ringraziare la Protezione Civile per la costante e proficua collaborazione – Pierluigi Artana ha preso nuovamente la parola per ripercorrere le tappe principali della storia del gruppo, ricordando l’impegno costante dei volontari e la collaborazione con gli enti sovracomunali.
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Il sindaco ha innanzitutto voluto ricordare la figura di Luigi Brizzolari, consigliere a Pasturo durante l’amministrazione di Marinello Manzoni (1999-2004), nonché promotore insieme allo stesso Artana della nascita del Gruppo Comunale di Protezione Civile, datata maggio 2005. Nel corso dei due decenni, tra le principali attività del gruppo, l’attuale primo cittadino ha voluto ricordare: i numerosi interventi di manutenzione sul torrente Cariola, come in generale lungo tutti i corsi d’acqua del reticolo idrico di Pasturo, a testimoniare un’opera di prevenzione costante e diffusa sul territorio; l’opera dei volontari nel periodo del Covid, quando nel momento peggiore della crisi pandemica si sono spesi a supporto della popolazione e in particolare delle persone più fragili; la preziosa esercitazione del 2022, che ha testato il piano comunale di Protezione Civile con una simulazione su vasta scala, facendo emergere le criticità su cui intervenire.
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Per dare un’idea della dimensione dell’impegno del sodalizio, che al momento conta trentasette membri, Artana ha dichiarato che “negli scorsi vent’anni ho contato ben 37.700 ore lavorate dai nostri volontari, che sono diventati una presenza costante e sicura sul territorio, alla quale i cittadini fanno riferimento”.
Gli interventi tecnici a cura dell’Ing. Esmeralda Geraci, dell’Ufficio Territoriale Regionale, che ha presentato gli interventi realizzati in Valsassina per la difesa del suolo, e dell’Ing. Giorgio Binda, sempre dell’Ufficio Territoriale Regionale, che ha illustrato il Quaderno di Presidio 2025 (nuovo strumento di pianificazione e controllo dei rischi territoriali), hanno chiuso un’intensa mattinata, al termine della quale i partecipanti hanno preso parte al pranzo organizzato dall’associazione Soci de Pastur.
Alessandro Tenderini
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