Valmadrera, 4 Novembre: il sindaco esorta all'unità e all'impegno nel quotidiano

Una mattinata di commemorazione partecipata quella che si è svolta oggi a Valmadrera per celebrare il 4 Novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Cittadini, autorità, studenti e associazioni si sono riuniti per onorare la memoria dei caduti e riflettere sul valore della pace.
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In primo piano il sindaco Cesare Colombo con l'assessore e vicesindaco Raffaella Brioni

La giornata è iniziata con l'alzabandiera presso il Monumento agli Alpini nel Parco di Via Casnedi, a cura del Gruppo ANA  di Valmadrera. Successivamente, il corteo si è mosso dal palazzo municipale per raggiungere il Monumento ai Caduti, dove è stata deposta la tradizionale corona d'alloro.
Un momento toccante ha visto protagonisti i bambini delle scuole primarie e secondarie, i quali hanno letto poesie e citazioni sul tema della memoria e della pace, portando una voce giovane e carica di speranza.
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Il sindaco Cesare Colombo ha pronunciato un discorso commemorativo profondo, sottolineando l'importanza dell'essersi riuniti in tanti anche quest'anno: "Dobbiamo dare il nostro segno in questa data cruciale per la nostra storia".
Il primo cittadino ha ricordato come l'unità nazionale, raggiunta con un costo umano enorme durante la Grande Guerra, rappresenti un valore da custodire. "Commemorando i caduti, rinnoviamo omaggio e gratitudine per tutti i cittadini di ogni epoca" ha dichiarato, citando il Milite Ignoto come simbolo di questa memoria collettiva, a cui Valmadrera ha conferito la cittadinanza onoraria con un cippo commemorativo.

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Colombo ha poi richiamato le parole del Presidente Mattarella: "Non possiamo ignorare che le guerre sono ferite ancora aperte nel presente". Da qui l'invito pressante a educare alla pace e difendere la dignità umana. "Non dobbiamo mai dimenticare quanto sono preziose pace e democrazia e quanto fragile sia la libertà se non tutelata" ha ammonito il sindaco, ricordando il sacrificio di don Bortolo Uberti come esempio di impegno civico concreto.
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Il discorso si è concluso con un appello all'impegno quotidiano: "L'unità è un cantiere continuo, un abbraccio e un obiettivo collettivo. Come un artista costruisce un capolavoro un pezzo alla volta, con impegno e coerenza, così dobbiamo fare noi".
Citando l'alpino Nuto Revelli, Colombo ha ribadito che "la memoria serve con impegno" e che solo un'unità giusta può custodire questo impegno.
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A destra Alessandra Anghileri

Particolarmente toccante l'intervento di Alessandra Anghileri, presidente dell'ANFFCDG (Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra) di Valmadrera, che ha condiviso una riflessione scaturita proprio dal confronto con i ragazzi. "La nostra associazione vive da 108 anni, fondata e sostenuta da famiglie che hanno pianto i propri cari," ha spiegato Anghileri, raccontando la propria storia personale. "Speravamo che questo non accadesse più, ma purtroppo ancora oggi tanti piangono i propri familiari che non tornano più".
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Il suo messaggio finale è stato un invito ad agire: "Anche una piccola azione quotidiana può fare la differenza per cambiare le cose. Diffondiamo l'importanza della pace. Facciamo in modo che la nostra associazione non abbia più bisogno di esistere." Parole che hanno lasciato il segno, sottolineando come la commemorazione non debba essere un rito vuoto, ma uno stimolo concreto per costruire un futuro di pace.
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La mattinata si è conclusa alle 10.30 con la Santa Messa celebrata nella Chiesa parrocchiale, momento di raccoglimento e preghiera collettiva.
Le celebrazioni di quest'anno hanno dimostrato ancora una volta come Valmadrera sappia unire memoria storica e impegno civico, coinvolgendo tutte le generazioni in un dialogo continuo sui valori fondamentali della convivenza democratica.
M.E.
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