Sfiorisci bel fiore

Cara Leccoonline

“La Città dei Fiori Infiniti (a spese dei cittadini)"

C’è un’arte sopraffina che la politica conosce benissimo: far fiorire i bilanci nei comunicati stampa elettorali… e appassire quelli reali.

E così, ecco la magia, quella del momento: altri €190.035 consacrati al lungolago - tra fiori e decori - come indicato nella Delibera di Giunta nr.282 del 9/11.
Erano finiti evidentemente i 10 milioni € spesi finora per la manutenzione già iniziata con Brivio.
La promessa? Un centro più attrattivo per i turisti.
La realtà? Una città più indebitata… e costretta a “innaffiare” la spesa ogni anno.
L’idea geniale: spendere tanti soldi una volta… per spenderne altri, sempre tanti, ogni stagione.

Sembra un film di Karate kid: metti la piantina, togli la piantina; pianta, estirpa, ripianta a ogni stagione.
E con essa soprattutto un fardello di spesa corrente che rimarrà di anno in anno, da sottrarre ogni volta dalla disponibilità dei cittadini per abbassare l'Irpef, le rette, la mensa scolastica, e non poter aumentare i servizi quotidiani, la qualità per chi la vive la città, i rioni, cose con cui i cittadini devon fare i conti.
Sfioriti e sfilati dalle tasche

Fiori stagionali. Splendidi, scenografici… e a scadenza.
Di campagna elettorale.
È come acquistare un televisore nuovo che si autodistrugge dopo tre mesi. Però è a schermo piatto. E attira like!
La vetrina va mantenuta, signori. E mentre si ripianta il lungolago… si sradica la quotidianità

Mentre i fiori in centro godono di un budget da matrimonio reale, per centinaia e più di migliaia di euro - 15.000 sono quelli già solo per la piccola aiuola davanti al Teatro pronto per la riapertura...
Le famiglie della città fanno invece i conti con la mancanza, certificata e ribadita nuovamente giusto ieri l'altro, di risorse pubbliche da metter loro a disposizione

Perché investire in ciò che serve? Quando si può investire in ciò che si vede? Il turista arriva, fotografa, sorride.
Il cittadino paga, vive, sopporta.

Ma volete mettere l’importanza di quei “che bella città!” postati sui social?

Il problema non è solo cosa si spende. È dove ci porterà questa spesa.
Il messaggio della Giunta è chiarissimo: “Quello che conta se ci sono le elezioni è ciò che si vede sul lungolago e dintorni. Quello che non si vede… può aspettare."

Il problema è che ciò che non si vede sono: persone, famiglie, difficoltà, necessità, futuro.

Per carità: nessuno vuole un lungolago brutto.

Il punto è che non può essere sempre la priorità fiorita di un Comune con difficoltà quotidiane da risolvere sempre posticipate che poi ricadono sui cittadini

Si potevano piantare alberi di responsabilitá.
Si sono scelti fiori del consenso.

E guai a non applaudire..
Paolo Trezzi 
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