Lecco, un convegno per “ripensare le maschilità”: l’ASST punta sul coinvolgimento degli uomini contro la violenza di genere

Un’iniziativa dal taglio nuovo, pensata per mettere al centro l’azione attiva ed educativa anche verso gli uomini. Così è stato presentato il convegno “Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore delle donne vittime di violenza. I centri per uomini autori di violenza”, promosso da ASST Lecco in collaborazione con la Rete STAR, in programma venerdì 21 novembre dalle ore 8:45 alle ore 13:00 nell’Aula Magna dell’Ospedale Manzoni, nell’ambito dell’(H)Open Week di Fondazione Onda ETS contro la violenza sulle donne.
Convegno_violenza_donne_Trivelli.jpg (116 KB)«La violenza non ha più confini, e non è più estranea la possibilità che riguardi ciascuno di noi – ha sottolineato il direttore generale dell’ASST Lecco, dr. Marco Trivelli – Non è vero che questi episodi non ci toccano: l’invito è a non restare rassegnati, ma a essere attivi, pronti e disponibili a cambiare mentalità».
Convegno_violenza_donne_Olivodoti.jpg (146 KB)A spiegare la genesi dell’iniziativa è stata la dott.ssa Lucia Rosa Olivadoti, referente del percorso antiviolenza «Negli ultimi sette convegni che abbiamo organizzato, cinque hanno avuto relatrici donne;  solo due voci miste. Quest’anno abbiamo voluto ribaltare la prospettiva con una prevalenza di relatori uomini. Con un’attenzione particolare proprio agli uomini, perché la violenza di genere riguarda tutti. È tempo di cambiare linguaggio e identità: non si deve più dire “pensa se fosse tua madre o tua figlia”, ma “pensa se fosse tuo padre, tuo amico, tuo fratello”. Solo così possiamo superare stereotipi e trasformare la cultura».
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A ispirare il convegno è stato anche il libro della psicologa Irene Facheris, che invita a spostare lo sguardo dall’atto subito all’autore di violenza e al contesto culturale che lo genera. «Il linguaggio è un veicolo potente di prevenzione – ha aggiunto la dott.ssa Olivadoti – e la sfida di oggi è proprio quella di costruire ponti tra linguaggi maschili e femminili». 
tabellaviolenza1.jpg (56 KB)I numeri confermano l’urgenza del dibattito: nel 2025 gli accessi al pronto soccorso di Lecco e Merate per aggressioni o violenze sono aumentati del 10% rispetto al 2024. Da gennaio a ottobre le donne vittime di violenza accolte nei due presidi sono state 213, di cui 17 minorenni. In aumento anche le richieste di aiuto telefoniche, da parte di chi vive situazioni di violenza o disagio relazionale.  
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«Abbiamo lavorato cinque anni sul linguaggio – ha ricordato l'Assessora Ambiente, Mobilità, Pari opportunità Renata Zuffi, coordinatrice della Rete STAR (Sistema Territoriale Antiviolenza in Rete) – e nel nuovo protocollo che rifirmeremo presto abbiamo voluto inserire proprio questo aspetto. È un lento cammino sul versante maschile, perché la cultura non è ancora pronta a cambiare strategia: si pensa ancora che sia un mondo degli uomini. Questo convegno nasce invece dal desiderio di coinvolgerli, di renderli protagonisti di un percorso che le donne hanno sostenuto finora da sole. Il protagonista è il cambiamento, quello che tutti vogliamo».
Convegno_violenza_donne_De_Capitani.jpg (98 KB)Un cambiamento che passa anche attraverso i percorsi di rieducazione e cura, come ha spiegato De Capitani, referente del progetto C.U.A.V. – Centri per Uomini Autori di Violenza: «Il nostro obiettivo è curare gli uomini per aiutare le donne. Il servizio, pubblico, prevede gruppi psicoeducativi di 8-10 uomini seguiti da due professionisti, con incontri settimanali di un’ora e mezza per un anno. Si lavora sulla gestione della rabbia, della frustrazione e sulla ridefinizione del concetto di relazione con l’altro».
Un percorso, ha aggiunto, che parte sempre da un gesto volontario dell’uomo, seguito poi da un attento monitoraggio: «Solo così è possibile cambiare prospettiva sulla famiglia, sulla partner e sull’ex partner, e avviare un vero cambiamento interiore».
Alla riflessione sulla relazione e sulla sofferenza affettiva si lega anche la seconda iniziativa di ASST Lecco, una mostra fotografica che sarà allestita dal 24 al 30 novembre nella hall dell’ospedale.
Convegno_violenza_donne_Calabrese.jpg (98 KB)A curarla sarà la psicoterapeuta Chiara Calabrese, che ha illustrato il senso dell’esposizione: «Attraverso parole e immagini vogliamo esprimere la sofferenza di relazioni che diventano dolorose. L’obiettivo è far riflettere su come la fragilità narcisista maschile – il bisogno di ribadire il proprio potere sull’altro – e la dipendenza affettiva femminile – il bisogno di dipendere da qualcuno – siano due facce della stessa dinamica. Ci auguriamo che uomini e donne possano riconoscersi e ritrovarsi nei messaggi dei pannelli».
Il convegno del 21 novembre, che vedrà tra i relatori il dottor Federico Zorzi, il dottor Marco Di Prinzio, l’attore e cantautore Luca Maciacchini, oltre a medici, infermieri e giornalisti, vuole quindi essere un punto di partenza per una riflessione collettiva. L’invito, rivolto alla cittadinanza, è soprattutto quello che vi prendano parte anche gli uomini, perché solo con la loro presenza e partecipazione potrà nascere un vero cambiamento.

C.C.
Date evento
venerdì, 21 novembre 2025
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