Lecco, Agatha in Cammino: la prevenzione oncologica al centro della serata con il prof.Veronesi

Mettere al primo posto prevenzione e informazione: è stato questo il file rouge della serata in scena ieri presso la Camera di Commercio di Lecco, dedicata alla tematica del tumore al seno e dal titolo ''La prevenzione come valore''. È stato un incontro speciale e aperto a tutti, un’occasione per fare network tra chi è guarito o ancora combatte questa battaglia, ma anche per riflettere sulle innovazioni delle cure e delle strategie messe in campo dalle aziende italiane e del territorio. 
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Il professor Paolo Veronesi con le volontarie di Agatha in Cammino

La serata condotta dall’attrice e formatrice Laura Locatelli (conosciuta al grande pubblico per il ruolo della ''moglie'' nella serie del Milanese Imbruttito), è stata organizzata dall’associazione Agatha in Cammino. Il progetto è nato il 13 novembre del 2021 da un gruppo di donne che hanno affrontato o stanno ancora affrontando una patologia oncologica, l’obiettivo è stato subito quello di creare una rete di autosostegno, ma anche strumenti concreti per informarsi e fare prevenzione.
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Al microfono Daniela Invernizzi, presidente di Agatha in Cammino

''Come associazione siamo molto emozionate ed orgogliose per questa serata. Il nostro gruppo è nato dal desiderio di provare a dare un senso a ciò che non l’aveva, ovvero il dolore e partendo da quello muoversi in modo più sicuro nel cammino della vita. Fare rete è fondamentale, è la base di tutto, l’obiettivo è cercare di dare supporto alle donne che stanno vivendo o hanno vissuto questa esperienza, far capire loro che non sono sole. L’empatia è praticamente automatica, si condividono le gioie di un esame o una visita andata bene, ma si resta vicine soprattutto nel momento del dolore''ha raccontato la presidente di Agatha in Cammino Daniela Invernizzi sottolineando l’importanza di restare unite e fare squadra. L’associazione è una vera e propria eccellenza del territorio e ogni mese propone tantissime iniziative progetti all’avanguardia provando così ad affrontare insieme la battaglia. Negli anni Agatha in Cammino ha creato laboratori d’arte, gite, camminate, momenti di svago, ma soprattutto occasioni di confronto; una parte fondamentale è il sostegno alla ricerca scientifica con azioni concrete, ma soprattutto la prevenzione. 
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Il clou della serata è stato l’intervento di Paolo Veronesi, il grande ospite dell’evento che ha esposto ai molti presenti un quadro sul tumore al seno in Italia, ma soprattutto l’importanza della prevenzione. Il professore, figlio dell’innovatore Umberto Veronesi, è presidente dell’omonima Fondazione e direttore della divisione di senologia chirurgica presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, ha spiegato come il tumore al seno rappresenti una delle maggiori patologie femminili con oltre 53.000 casi ogni anno.
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Il professor Paolo Veronesi

''Il grande problema del tumore al seno è che non ne conosciamo la causa, circa il 5% delle donne sono predisposte geneticamente, ma per la restante parte la malattia è riconducibile allo stile di vita. L’età (donne con più di cinquanta anni), e mutazioni dei geni BRCA1/ BRCA2#, la storia famigliare di tumori le pregresse radiazioni ionizzanti, sono fattori di rischio su cui purtroppo non possiamo intervenire, mentre ce ne sono molti altri che possiamo tenere sotto controllo. E’ il caso del grande consumo di alcol soprattutto in giovane età che aumenta la possibilità di contrarre il tumore al seno, una dita povera di frutta e verdura, obesità, sedentarietà, assenza di attività fisica, terapie ormonali prolungate. Su tutto questo abbiamo il potere di scegliere e agire e dobbiamo farlo in tempo'' ha spiegato il professor Veronesi, sottolineando come negli ultimi anni si siano fatti tantissimi passi in avanti sia nell’ambito delle terapie che nella chirurgia in cui si eseguono degli interventi molto più semplici e meno invasivi. Ammalarsi di tumore al seno non è più una sentenza definitiva, ma si deve reagire e affrontare tutto l’iter terapico che ha sempre maggiore successo.
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La prevenzione è fondamentale così come la fiducia negli enti specializzati, il servizio sanitario regionale fornisce mammografie gratuite a cui bisogna prontamente rispondere per poi fare tutti gli esami del caso. Sono tanti gli strumenti a disposizione delle cittadine e in sala ha fatto un centro effetto vedere le statistiche di risposta ai controlli: nel nord Italia circa il 70% di donne over 50 accetta di fare una mammografia, mentre nel Meridione sono meno del 40%. ''Mi rendo conto che una diagnosi può fare paura, ma è fondamentale rimanere controllati, fare esami e prevenzioni. – ha proseguito Veronesi- Il tumore al seno sta purtroppo diventando una normalità del nostro mondo occidentale ma ora abbiamo tutti i mezzi per fronteggiarlo''.
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Anna Guatri di Fondazione Veronesi

Fare prevenzione è fondamentale ed è quindi necessario continuare a portare avanti la ricerca scientifica per trovare nuovi metodi di diagnosi e terapie. A tal proposito è intervenuta Anna Guatri, responsabile del Corporate Social Responsability di Fondazione Veronesi che ogni anno finanzia progetti, forma medici specializzati e fa molta attività nelle scuole. Nessun fattore va sottovalutato, piuttosto occorre creare una vera e propria rete in cui operano diverse figure, dall’ambito sanitario a quello commerciale.
Nel 2003 la Fondazione Veronesi è stato uno dei primi enti a rivolgersi alle imprese per investire sulla salute e sul benessere delle persone.
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''In questi anni abbiamo lavorato con migliaia di aziende, ma seppur con una grande proposta economica non tutte avevano i requisiti fondamentali. Lo scorso ottobre proprio in occasione del mese della prevenzione promosso dalla regione Lombardia abbiamo pubblicato un manifesto per le partnership responsabili. Alle aziende richiediamo una condivisione di valori autentici, rispetto reciproco, durata del progetto e soprattutto affidabilità. Negli ultimi anni sono cambiate molte cose, lo stesso consumatore non guarda più solo il prodotto ma anche cosa fa l’azienda a livello sociale, i suoi investimenti, il suo impegno nelle cause e di conseguenza sempre più gruppi imprenditoriali, grandi o piccoli, si impegnano ad andare ala ricerca di partnership e di fornire garanzie'' ha spiegato Anna Guatri mostrando come ora moltissime realtà credano nel valore sociale della prevenzione e collaborino a molte iniziative, ne è un caro esempio l’uso del rosa per le etichette di molti prodotti durante il mese della prevenzione. 
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A sinistra Laura Locatelli

Annalisa Bellante
, vicepresidente di Cama Group, azienda leader nella progettazione e produzione di sistemi di imballaggio, ha invece portato la testimonianza di un’azienda virtuosa del territorio. Cama Group ha sede a Molteno ed ha adottato una politica di benessere e di prevenzione attraverso attività e scelte concrete per tutti i dipendenti.
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Annalisa Bellante di Cama Group

''In tutto quello che produciamo guardiamo sempre al futuro, ma ad un certo punto ci siamo chiesti che cosa fosse realmente l’innovazione. Non si tratta solo di robot, ma soprattutto del benessere dei nostri dipendenti e così abbiamo agito di conseguenza. Siamo partiti da un’analisi aziendale per cercare di capire le esigenze dei nostri lavoratori e abbiamo incentivato così un sistema che si basa su salute e sicurezza. Annualmente forniamo dei servizi sanitari direttamente in sede come le vaccinazioni anti influenzali, visite dermatologiche per la mappatura dei nei e siamo molto attenti alla cultura alimentare proponendo dei pasti sani ricchi di frutta e verdura. Cerchiamo di stimolare con nuove attività, abbiamo creato una sezione sportiva e organizziamo visite ed eventi culturali, credo che tutto questo sia fondamentale per condurre uno stile di vita sano e portare avanti la prevenzione''.
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La serata ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali quali la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e Mauro Piazza, sottosegretario della Regione Lombardia, molti medici ed imprenditori. Prima della conclusione il pubblico è stato coinvolto in un momento particolarmente toccante: sulle note della violoncellista Maria Antonietta Puggioni, Laura Locatelli ha letto alcune testimonianze di donne che hanno attraversato la malattia e che ribadiscono l’importanza di fare rete per non essere lasciate sole. 

Immagini a cura di Carlo Monguzzi
G.M.
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