PAROLE CHE PARLANO/255
Traffico
La prima immagine che ci viene in mente parlando di traffico è quasi certamente quella della nostra auto bloccata in una coda infinita, con i clacson che suonano e il nervosismo che sale.
Eppure, questa parola ha una storia molto più antica e affascinante: una storia che parla di scambi commerciali, di viaggi e di movimento, ben prima che le automobili intasassero le nostre strade.
Tutto ebbe inizio nel latino tardo, con il verbo traficāre, costituito da due parti: trans- (attraverso) e fabrica (lavoro, attività). Quindi, in origine, significava “fare affari attraverso”, cioè commerciare, scambiare merci, muoversi da un luogo all’altro per vendere o acquistare qualcosa.
Non a caso, per secoli, il traffico fu soprattutto marittimo: le navi cariche di mercanzie di ogni genere che solcavano il Mediterraneo erano il simbolo di un mondo in movimento, dove le merci - e purtroppo a volte anche persone rese schiave - cambiavano mano e attraversavano confini.
Tuttavia, il traffico diventò un’attività non del tutto neutra. Ben presto, la parola cominciò a tingersi anche di significati negativi. Se oggi parliamo di traffico di droga o traffico d’armi, è perché già nel Medioevo e nel Rinascimento il termine evocava scambi illeciti, merci proibite o inganni.
Insomma, il traffico non era solo commercio: era anche contrabbando, frode, affari loschi condotti lontano dagli occhi delle autorità.
Con la rivoluzione industriale e l’esplosione delle città, il traffico cambiò volto. Le strade si riempirono prima di carrozze, poi di automobili, camion e motociclette.
E così, il termine cominciò a indicare non solo lo scambio di merci, ma il movimento caotico di persone e veicoli, divenendo sinonimo di ingorgo, di strade intasate e nervi a fior di pelle.
Un paradosso curioso: una parola nata per descrivere il flusso e lo scambio è diventata il simbolo di blocco, di lentezza e frustrazione. Ecco perché oggi il traffico ha due anime. Da una parte, è ancora commercio, dall’altra è caos urbano.
Eppure, c’è qualcosa di affascinante in questa evoluzione. Il traffico, in fondo, è sempre stato movimento: di merci, di persone o di idee. È il flusso che tiene vivo il mondo, anche quando si inceppa e diventa un problema.














