Polo del Caleotto: verifiche doverose ma niente demagogia
In vista del prossimo Consiglio comunale, come gruppi di maggioranza riteniamo corretto fare chiarezza sul dibattito riguardante i parametri emissivi del progetto del teleriscaldamento che riguarda il futuro polo Caleotto.
Vogliamo essere chiari: se sono emersi possibili errori di calcolo, è doveroso che gli enti competenti procedano a una verifica puntuale. La salute dei cittadini viene prima di tutto.
Questo, però, non giustifica gli allarmismi che taluni stanno alimentando. La verifica riguarda un dato tecnico specifico della centrale di back-up del Caleotto e non mette in discussione l’intero progetto di teleriscaldamento, che si basa in gran parte sul recupero del calore del termovalorizzatore di Valmadrera e del laminatoio del Caleotto, energia già disponibile e oggi dissipata.
Per questo motivo, in Consiglio presenteremo un emendamento all’Ordine del Giorno sul tema: chiederemo al Sindaco e alla Giunta di richiedere agli organi competenti un monitoraggio rigoroso e trasparente dei parametri in riesame, ma rifiuteremo proposte che, senza attendere gli esiti delle verifiche (come richiesto da Regione e Provincia), chiedono di bloccare o stravolgere un progetto strutturale per la riduzione delle emissioni e per la modernizzazione energetica della città.
Non dimentichiamo che in termini di emissioni climalteranti, ad esempio, il recupero dell’energia dissipata dal termovalorizzatore, come quella recuperata dagli impianti del Caleotto, sono una grande occasione di riduzione degli impatti. Questo anche grazie a chiari vincoli di decarbonizzazione che riguardano l’alimentazione della rete.
Serve serietà, non drammatizzazione. Attendiamo il lavoro degli enti preposti e continuiamo a sostenere una discussione fondata su dati certi, non su paure infondate.
Vogliamo essere chiari: se sono emersi possibili errori di calcolo, è doveroso che gli enti competenti procedano a una verifica puntuale. La salute dei cittadini viene prima di tutto.
Questo, però, non giustifica gli allarmismi che taluni stanno alimentando. La verifica riguarda un dato tecnico specifico della centrale di back-up del Caleotto e non mette in discussione l’intero progetto di teleriscaldamento, che si basa in gran parte sul recupero del calore del termovalorizzatore di Valmadrera e del laminatoio del Caleotto, energia già disponibile e oggi dissipata.
Per questo motivo, in Consiglio presenteremo un emendamento all’Ordine del Giorno sul tema: chiederemo al Sindaco e alla Giunta di richiedere agli organi competenti un monitoraggio rigoroso e trasparente dei parametri in riesame, ma rifiuteremo proposte che, senza attendere gli esiti delle verifiche (come richiesto da Regione e Provincia), chiedono di bloccare o stravolgere un progetto strutturale per la riduzione delle emissioni e per la modernizzazione energetica della città.
Non dimentichiamo che in termini di emissioni climalteranti, ad esempio, il recupero dell’energia dissipata dal termovalorizzatore, come quella recuperata dagli impianti del Caleotto, sono una grande occasione di riduzione degli impatti. Questo anche grazie a chiari vincoli di decarbonizzazione che riguardano l’alimentazione della rete.
Serve serietà, non drammatizzazione. Attendiamo il lavoro degli enti preposti e continuiamo a sostenere una discussione fondata su dati certi, non su paure infondate.
AmbientalMente Lecco, Alleanza Verdi e Sinistra, Fattore Lecco e Partito Democratico














