La TIN di ASST Lecco ospita la Giornata della Prematurità

Il lilla, colore simbolo della prematurità, ha avvolto sale, corridoi e volti dell’Ospedale Manzoni di Lecco. In vista della Giornata Mondiale della Prematurità del 17 novembre, ieri la Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’ASST ha chiamato a raccolta famiglie, operatori e volontari per un pomeriggio che ha mescolato informazione, memoria e comunità.
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Il maltempo ha spostato il flashmob nel cuore della hall, ma non ne ha spento l’energia. Cappelli, sciarpe e dettagli lilla hanno fatto da filo conduttore a un’animazione leggera e densa di significato: i volontari di Tinnamoreraidime con Cuore di maglia e i ‘clownterapeuti' dell’Associazione Veronica Sacchi hanno aperto un piccolo corteo a passo di fisarmonica.
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La scena della natività, con un Gesù bambino in lilla, nato prenatale, ha toccato corde profonde. Sulle note della ninna nanna di Brahms, intonata coralmente dai presenti, il piccolo è stato deposto in un’incubatrice. Nella culla accanto, un mazzo di fiori ha ricordato i bambini che non ce l’hanno fatta. Un silenzio condiviso ha cucito insieme dolore e riconoscenza, prima dell’applauso.
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Dalla hall il flusso si è spostato verso la TIN, dove lungo il corridoio famiglie e curiosi hanno incontrato le realtà associative che ogni giorno affiancano i percorsi di cura. Tecnici e sanitari hanno allestito una postazione per mostrare le manovre di disostruzione delle vie aeree in lattanti e bambini, in collaborazione con A.A.T. 118 Lecco di AREU: gesti semplici, spiegati con precisione, che possono salvare una vita. Intanto, pannelli tematici ideati dal personale hanno raccontato con parole e immagini cosa significhi nascere prima del tempo: i numeri, i rischi, le terapie, ma anche i traguardi possibili.

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Poi, la parte più quotidiana e forse più vera: una merenda condivisa tra operatori e famiglie, dentro cui stare al caldo di racconti, risate, qualche lacrima. Per molti, l’ospedale è stato casa nei mesi più fragili; oggi tornarci significa misurare la strada fatta, stringere chi quell’attraversata l’ha resa possibile, dare un volto alla parola ‘cura'.
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Nelle pieghe del pomeriggio è emersa la cifra di questa Giornata: sensibilizzare senza spaventare, celebrare senza edulcorare. La prematurità resta una sfida che coinvolge migliaia di famiglie, e la TIN lecchese l’ha voluta raccontare con il linguaggio dell’apertura. L’incrocio di competenze, volontariato e umanità ha dato la misura di una rete concreta, che accompagna dal primo respiro e continua ben oltre la dimissione.
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Non un evento ‘vetrina', dunque, ma un rito civile e affettivo insieme. Il lilla è rimasto negli occhi a lungo: segno discreto e tenace della forza dei più piccoli e di chi ogni giorno li sostiene.
M.E.
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