Mandello: il coro degli studenti a Ginevra con lo 'Stabat Mater'
Mandello del Lario guadagnerà presto nuova popolarità al di fuori dei propri confini grazie all'impegno e alla dedizione dei giovanissimi studenti della scuola media Volta. Da qualche anno, un gruppo di ragazzi e ragazze guidati dal professor Alessandro Milesi ha infatti dato vita, al di fuori dell'orario curricolare, a un coro: inizialmente denominato come l'Istituto e ora noto invece come "Concentus Mandelli", il prossimo 26 aprile 2026 si esibirà a Ginevra, nell'ambito di una prima esecuzione nazionale dello “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi con la presenza anche del soprano Marta Fumagalli, della violinista Giulia Panzeri e di una orchestra d'archi.

Arrivare a calcare un palcoscenico in terra elvetica è il risultato di un ambizioso progetto, nato con alte finalità che vanno oltre il "solo" canto spaziando dalla formazione dei coristi per l'esecuzione di un capolavoro del repertorio barocco, al loro coinvolgimento nella gestione autonoma delle parti vocali, solistiche e di insieme. Un percorso che, tra l'altro, offre un'esperienza artistica di altissimo livello, con l'affiancamento di musicisti di chiara fama, contribuendo alla diffusione sul territorio dei valori educativi, culturali e spirituali della musica colta.
“Un progetto che, dopo le esperienze in Olanda e Spagna, vede ora impegnati i giovanissimi studenti in una sfida ulteriore con lo "Stabat Mater", inno di dolcezza straordinaria alla Madre di Dio, per dimostrare che questo genere musicale è ancora attuale e non può essere relegato dentro una nicchia riservata a pochi appassionati, ma deve invece educare all'arte e al bello l'intera cittadinanza” ha commentato il preside del Volta, professor Massimiliano Craia, durante la conferenza stampa di presentazione, a cui sono intervenuti anche gli assessori Guido Zucchi e Doriana Pachera.

"Non è stato facile, ma i nostri ragazzi ce la faranno perchè ce la stanno mettendo tutta e perchè si sentono davvero coinvolti" ha aggiunto il docente Milesi, a cui hanno fatto eco le parole cariche di orgoglio di Alessandro Leone, componente del coro: “Non immaginavo di arrivare a questi livelli”.
Un'esibizione "numero zero" sarà proposta ai mandellesi la prossima primavera, prima della trasferta a Ginevra che avrà anche una appendice con la visita al CERN. Il Concentus Mandelli ad oggi annovera 40 elementi tra ragazze e ragazzi, dimostrando una importante valenza anche in termini di contrasto all'esclusione sociale e all'abbassamento del rischio di emarginazione scolastica, con un documentato miglioramento del profitto didattico. Il progetto si avvale del sostegno della Fondazione comunitaria del Lecchese.
Il costo preventivato per la realizzazione del concerto di Ginevra è di 15.000 euro, a cui è possibile contribuire con erogazioni deducibili e detraibili dai redditi compilando l'apposito modulo sul sito della Fondazione, garanzia per il corretto utilizzo delle donazioni.

Arrivare a calcare un palcoscenico in terra elvetica è il risultato di un ambizioso progetto, nato con alte finalità che vanno oltre il "solo" canto spaziando dalla formazione dei coristi per l'esecuzione di un capolavoro del repertorio barocco, al loro coinvolgimento nella gestione autonoma delle parti vocali, solistiche e di insieme. Un percorso che, tra l'altro, offre un'esperienza artistica di altissimo livello, con l'affiancamento di musicisti di chiara fama, contribuendo alla diffusione sul territorio dei valori educativi, culturali e spirituali della musica colta.
“Un progetto che, dopo le esperienze in Olanda e Spagna, vede ora impegnati i giovanissimi studenti in una sfida ulteriore con lo "Stabat Mater", inno di dolcezza straordinaria alla Madre di Dio, per dimostrare che questo genere musicale è ancora attuale e non può essere relegato dentro una nicchia riservata a pochi appassionati, ma deve invece educare all'arte e al bello l'intera cittadinanza” ha commentato il preside del Volta, professor Massimiliano Craia, durante la conferenza stampa di presentazione, a cui sono intervenuti anche gli assessori Guido Zucchi e Doriana Pachera.

"Non è stato facile, ma i nostri ragazzi ce la faranno perchè ce la stanno mettendo tutta e perchè si sentono davvero coinvolti" ha aggiunto il docente Milesi, a cui hanno fatto eco le parole cariche di orgoglio di Alessandro Leone, componente del coro: “Non immaginavo di arrivare a questi livelli”.
Un'esibizione "numero zero" sarà proposta ai mandellesi la prossima primavera, prima della trasferta a Ginevra che avrà anche una appendice con la visita al CERN. Il Concentus Mandelli ad oggi annovera 40 elementi tra ragazze e ragazzi, dimostrando una importante valenza anche in termini di contrasto all'esclusione sociale e all'abbassamento del rischio di emarginazione scolastica, con un documentato miglioramento del profitto didattico. Il progetto si avvale del sostegno della Fondazione comunitaria del Lecchese.
Il costo preventivato per la realizzazione del concerto di Ginevra è di 15.000 euro, a cui è possibile contribuire con erogazioni deducibili e detraibili dai redditi compilando l'apposito modulo sul sito della Fondazione, garanzia per il corretto utilizzo delle donazioni.
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