Lecco, TLR al Caleotto: maggioranza e opposizione chiedono di monitorare
A seguito della richiesta di chiarimenti avanzata da Regione Lombardia ad Acinque Energy Greenway in merito al progetto del polo lecchese del Teleriscaldamento, anche a Palazzo Bovara è stata richiesta una verifica dell'istruttoria e la possibilità di annullare l'efficacia esecutiva della deliberazione del 29 settembre 2025 con la quale il consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica necessaria per la realizzazione della centrale cogenerativa presso il cosiddetto polo Caleotto. Ad avanzare la proposta i consiglieri di minoranza Corrado Valsecchi e Lorella Cesana che hanno scovato nella documentazione relativa all’iter autorizzativo del progetto l’errore che ha portato la Regione a chiedere chiarimenti.
''Crediamo che queste verifiche e un riesame siano doversi nel rispetto dei principi di trasparenza e partecipazione - ha detto Cesana. ''Non dobbiamo dimenticare che il comune partecipa alla conferenza dei servizi per l’Autorizzazione unica ambientale e ha un ruolo di vigilanza a cui non può abdicare. L’impianto del Caleotto non è quello che ci hanno detto essere, ci sono gravi errori che hanno viziato la valutazione di Regione Lombardia e questo progetto come è stato pensato non va bene. Vogliamo davvero una centrale a metano in centro a Lecco?''.

Valsecchi ha poi spiegato nel dettaglio l’errore rilevato: ''Nella relazione di Tecno Habitat sugli inquinanti si evidenzia che il progetto avrebbe portato a una riduzione del 99,9% degli ossidi di azoto e del monossido di carbonio, in un’ottica di miglioramento della qualità dell’aria. Un dato sbagliato a cui vedremo come ha risposto Acinque con le integrazioni inviate oggi in Regione''.
A questa proposta la maggioranza ha risposto con un ''ordine del giorno all’ordine del giorno'' non così difforme dall’originale ma più moderato: ''Su questo tema bisogna confrontarsi con serenità istituzionale per offrire una riflessione equilibrata e costruttiva sul futuro energetico di Lecco ha spiegato Paolo Galli (Ambientalmente) -. La tutela della salute pubblica e dell’ambiente è il nostro primo e irrinunciabile dovere e visto che la relazione ambientale presenta ipotesi di errori è fondamentale che gli enti si attivino per verificare. Noi chiediamo dunque di monitorare il processo di istruttoria tecnica e garantire massima trasparenza e partecipazione pubblica nel riesame del progetto''.
Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha ricordato che la delibera di cui si chiede di sospendere l’efficacia è stata approvata ''in quanto la Regione ha detto che non serviva la Valutazione di impatto ambientale, prendiamo atto che ci sono stati degli errori e aspettiamo che la Regione concluda la sua istruttoria''.
Anche il dem Pietro Regazzoni ha ribadito che ci sarà il ''tempo per analizzare i nuovi dati e capire l’effettivo impatto di questa centrale senza confusione. Se la salute non è tutelata né il Comune, né la Provincia o la Regione manderanno avanti questo progetto''.
Saulo Sangalli (Fattore Lecco) ha chiarito che l’indisponibilità della maggioranza a convergere sull’ordine del giorno dipende dal fatto che il documento non riconosce che c’è stato un iter ''e che il progetto ha ottenuto pareri positivi dagli enti preposti e si è approvata la variante urbanistica dando ascolto agli enti e alle istituzioni che hanno seguito il progetto''.

Anche il sindaco Mauro Gattinoni è intervenuto nel dibattito spiegando che ''l’errore c’è ed è macroscopico, il punto è se quello inficia tutto il procedimento; infatti il soggetto titolare dell’autorizzazione dell’Autorizzazione unica ambientale - ovvero la Provincia di Lecco - ha chiesto alla Regione se a sua volta ritiene che queste informazioni siano di portata tale da attivare la soggettabilità alla Valutazione d’impatto ambientale che la regione aveva escluso perché, checche se ne dica, questo è un impianto modesto. I dati ricalcolati non riguardano la quantità di inquinanti emessi in atmosfera dall’impianto, ma la stima del totale delle emissioni che la città sta emettendo oggi e quelle che emetterà domani quando ci sarà il teleriscaldamento ma le caldaie saranno chiuse''.
La consigliera Cesana ha sottolineato come, anche alla luce del lungo dibattito, ''i due ordini del giorno non si contrappongono e potrebbero essere approvati entrambi. Il nostro - ha aggiunto - non usa condizionali ed è un pochino più preciso. Facciamo uno sforzo di responsabilità e votiamoli entrambi''. Un invito che è stato in qualche modo raccolto della maggioranza: tutti i consiglieri presenti hanno votato a favore ''dell’ordine del giorno all’ordine del giorno'' presentato da Pd, Ambientalmente, Fattore Lecco e Sinistra che a loro volta si sono astenuti sul voto all’ordine del giorno di Valsecchi e Cesana che in questo modo è stato approvato.
''Crediamo che queste verifiche e un riesame siano doversi nel rispetto dei principi di trasparenza e partecipazione - ha detto Cesana. ''Non dobbiamo dimenticare che il comune partecipa alla conferenza dei servizi per l’Autorizzazione unica ambientale e ha un ruolo di vigilanza a cui non può abdicare. L’impianto del Caleotto non è quello che ci hanno detto essere, ci sono gravi errori che hanno viziato la valutazione di Regione Lombardia e questo progetto come è stato pensato non va bene. Vogliamo davvero una centrale a metano in centro a Lecco?''.

Il progetto del TLR al Caleotto
Valsecchi ha poi spiegato nel dettaglio l’errore rilevato: ''Nella relazione di Tecno Habitat sugli inquinanti si evidenzia che il progetto avrebbe portato a una riduzione del 99,9% degli ossidi di azoto e del monossido di carbonio, in un’ottica di miglioramento della qualità dell’aria. Un dato sbagliato a cui vedremo come ha risposto Acinque con le integrazioni inviate oggi in Regione''.
A questa proposta la maggioranza ha risposto con un ''ordine del giorno all’ordine del giorno'' non così difforme dall’originale ma più moderato: ''Su questo tema bisogna confrontarsi con serenità istituzionale per offrire una riflessione equilibrata e costruttiva sul futuro energetico di Lecco ha spiegato Paolo Galli (Ambientalmente) -. La tutela della salute pubblica e dell’ambiente è il nostro primo e irrinunciabile dovere e visto che la relazione ambientale presenta ipotesi di errori è fondamentale che gli enti si attivino per verificare. Noi chiediamo dunque di monitorare il processo di istruttoria tecnica e garantire massima trasparenza e partecipazione pubblica nel riesame del progetto''.
Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha ricordato che la delibera di cui si chiede di sospendere l’efficacia è stata approvata ''in quanto la Regione ha detto che non serviva la Valutazione di impatto ambientale, prendiamo atto che ci sono stati degli errori e aspettiamo che la Regione concluda la sua istruttoria''.
Anche il dem Pietro Regazzoni ha ribadito che ci sarà il ''tempo per analizzare i nuovi dati e capire l’effettivo impatto di questa centrale senza confusione. Se la salute non è tutelata né il Comune, né la Provincia o la Regione manderanno avanti questo progetto''.
Saulo Sangalli (Fattore Lecco) ha chiarito che l’indisponibilità della maggioranza a convergere sull’ordine del giorno dipende dal fatto che il documento non riconosce che c’è stato un iter ''e che il progetto ha ottenuto pareri positivi dagli enti preposti e si è approvata la variante urbanistica dando ascolto agli enti e alle istituzioni che hanno seguito il progetto''.

Anche il sindaco Mauro Gattinoni è intervenuto nel dibattito spiegando che ''l’errore c’è ed è macroscopico, il punto è se quello inficia tutto il procedimento; infatti il soggetto titolare dell’autorizzazione dell’Autorizzazione unica ambientale - ovvero la Provincia di Lecco - ha chiesto alla Regione se a sua volta ritiene che queste informazioni siano di portata tale da attivare la soggettabilità alla Valutazione d’impatto ambientale che la regione aveva escluso perché, checche se ne dica, questo è un impianto modesto. I dati ricalcolati non riguardano la quantità di inquinanti emessi in atmosfera dall’impianto, ma la stima del totale delle emissioni che la città sta emettendo oggi e quelle che emetterà domani quando ci sarà il teleriscaldamento ma le caldaie saranno chiuse''.
La consigliera Cesana ha sottolineato come, anche alla luce del lungo dibattito, ''i due ordini del giorno non si contrappongono e potrebbero essere approvati entrambi. Il nostro - ha aggiunto - non usa condizionali ed è un pochino più preciso. Facciamo uno sforzo di responsabilità e votiamoli entrambi''. Un invito che è stato in qualche modo raccolto della maggioranza: tutti i consiglieri presenti hanno votato a favore ''dell’ordine del giorno all’ordine del giorno'' presentato da Pd, Ambientalmente, Fattore Lecco e Sinistra che a loro volta si sono astenuti sul voto all’ordine del giorno di Valsecchi e Cesana che in questo modo è stato approvato.
M.V.














