Lecco, piano diritto allo studio: via libera del consiglio all'unanimità

È stato approvato lunedì sera all’unanimità l’aggiornamento del Piano integrato per il diritto allo studio e la qualità del sistema dell’offerta formativa del Comune di Lecco per l’anno scolastico 2025/2026. Pochi minuti prima, proprio fuori da Palazzo Bovara, una nuova ennesima rissa tra giovani era andata in scena, a significare, come ha sottolineato il consigliere Boscagli, l’urgenza del tema.
Attraverso questo piano l’amministrazione comunale investe poco meno di 3,3 milioni di euro (circa 700 euro ad alunno) per ampliare l’offerta formativa statale con importanti servizi e progetti illustrati dall’assessore Emanuele Torri: “Tra le principali novità ci sono i  nuovi progetti sull’educazione all’affettività e sulla lotta alla violenza di genere, i patti digitali, il potenziamento dell’offerta sportiva e della conciliazione scuola famiglia e il progetto NAI”. Vanno in continuità dall’anno precedente il post scuola e il servizio ponti, il Cres, i finanziamenti ai progetti proposti dai docenti e le borse di studio agli studenti meritevoli.
Un piano che è stato apprezzato bipartisan. La maggioranza ha sottolineato in particolare la necessità di lavorare con i più giovani sul tema dell’educazione affettiva e su quello della violenza di genere in ottica di prevenzione. Fratelli d’Italia con Filippo Boscagli ha sottolineato come ''di fronte a un enorme problema educativo, l’emergenza più grande di quest’epoca, dovuta anche all’esclusione sociale e l’oggettivo svantaggio di alcune fasce della società, questo strumento permette di andare incontro a chi vive queste situazioni con ragionevolezza''.
Il leghista Stefano Parolari ha attenzionato il tema del calo demografico che potrebbe mettere a rischio la tenuta di alcune scuole dell’infanzia non statali in quartieri dove rappresentano l’ultimo presidio sociale.



M.V.
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