Gli studenti lecchesi accolgono la 'Staffetta dei costruttori di pace'
La “Staffetta dei costruttori di pace” è arrivata anche a Lecco: questa mattina l'iniziativa rivolta a centinaia di ragazzi lombardi in preparazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 ha fatto tappa presso la Sala don Ticozzi.

L'obiettivo è quello di promuovere lungo la tratta Milano-Bormio e ritorno i valori di pace, inclusione e sportività attiva tra i ragazzi delle scuole superiori.

Quale occasione migliore per veicolare questo messaggio se non l'arrivo di Giochi? Storicamente, infatti, fin dall'antica Grecia, le Olimpiadi erano un momento in cui tutti i conflitti si interrompevano: una tradizione, quella della “tregua olimpica” che è arrivata fino ai giorni nostri.

L'evento è stato ideato dai Distretti Rotary 2041 e 2042, con il sostegno dei Rotary Club Lecco, Le Grigne e Manzoni, e la collaborazione della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, ed è patrocinato da Regione Lombardia.

All'incontro hanno partecipato le classi di dieci istituti superiori della provincia, tra cui il Liceo delle Scienze Umane dell'IMA, l'Istituto Bertacchi, ENAIP Lecco, la Fondazione Clerici, il Liceo Scientifico con indirizzo sportivo Bachelet di Oggiono e l'Istituto Villa Greppi di Monticello.

Si è aperto con i saluti e i ringraziamento ai presenti di Antonio Rusconi, presidente della Comunità Montana del Lario Orientale e Valle San Martino e del Rotary Club Manzoni, che ha esposto brevemente il programma della mattinata e citato tutte le realtà che hanno reso possibile l'iniziativa.

“Io appartengo a una generazione fallita, perché nel mondo c'è ancora la guerra” ha proseguito Stefano Artese, Governatore del Distretto 2042 Rotary. “Voglio incitare i giovani a diventare degli uomini consapevoli, formati e liberi: sono felice oggi di avervi fatto “bigiare” per vivere questi valori”.

La parola è quindi passata ad Alessandra Hofmann, Presidente della Provincia: “La “staffetta” mi dà l'idea di un percorso che si fa insieme, passandosi un messaggio. Come se con un telefono senza fili parlassimo di pace e poi questo messaggio raggiungesse tutti”. Ha quindi sottolineato come le Olimpiadi siano già un modo per fare la pace: milioni di atleti da tutto il mondo, che sì, competono per portare a casa la medaglia, ma che per quelle settimane convivono con altrettanti sportivi da altri paesi, nel rispetto reciproco. “Lo sport insegna tantissimo, senza le parole” ha concluso.

“Pensate che bella questa cosa per cui lo sport ha il potere di fermare le guerre: laddove falliscono gli Stati e i governi, vince lo sport” ha detto Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni rivolgendosi alla platea. “A voi ragazzi che vi affacciate ad una fase della vita di responsabilità considerate questo fatto: quali valori volete che la politica rispetti perché sia una manifestazione della società?”

È quindi stato invitato sul palco Paolo Vanini, presidente del Rotary di Lecco: “la pace non nasce tra grandi parole, ma da piccoli gesti quotidiani e proprio voi giovani potete trasformare questi gesti in un percorso completo”. Ha poi continuato: “costruiamo pace quando condividiamo il dialogo, creando spazi dove si impara ad ascoltare, prima che a giudicare, quando condividiamo il tempo attraverso il servizio, quando condividiamo competenze, quando condividiamo cultura: conoscere l'altro abbatte le paure e quando le paure cadono la pace fiorisce”.

I saluti istituzionali si sono conclusi con l'intervento di Adamo Castelnuovo, dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco: “io non so nulla di sport né di staffetta, ma una cosa la so: ho capito che si vince una staffetta se ci si intende e si collabora. Questo vi auguro: di essere nelle vostre classi una staffetta continua”.

Castelnuovo ha quindi esortato gli studenti ad essere “costruttori di pace” già nelle proprie classi, non voltando le spalle ai compagni più isolati, a quelli più introversi, a quelli che fanno più fatica a scuola: “dare il nostro contributo alla pace significa fare squadra e assicurarsi che non resti indietro nessuno”.

Poi il momento simbolico del passaggio della staffetta, un testimone a forma di fiaccola olimpica, fra Cesare Sacerdoti (Presidente del Rotary Club Milano Arco della Pace e Presidente Commissione Distrettuale Giochi Olimpici Milano Cortina 2026) e l'atleta lecchese Alice Martelli.

L'evento si è concluso con una tavola rotonda moderata da Stefano Spreafico, cui hanno preso parte, chi di persona, chi attraverso un videomessaggio, Luciano Gualzetti (presidente della Consulta Nazionale Antiusura), Roberto Daneo (per la Fondazione Milano-Cortina e Responsabile del Programma per la Tregua Olimpica), Federico Pelizzari (paratleta olimpico), Fabio Triboli (paratleta olimpico) e Nicola Ripamonti (atleta olimpico): attraverso le loro testimonianze ed esperienze hanno parlato ai ragazzi di pace, rispetto reciproco e spirito sportivo.

Un messaggio di educazione e speranza in un mondo, purtroppo, ancora segnato da conflitti.

L'obiettivo è quello di promuovere lungo la tratta Milano-Bormio e ritorno i valori di pace, inclusione e sportività attiva tra i ragazzi delle scuole superiori.

Quale occasione migliore per veicolare questo messaggio se non l'arrivo di Giochi? Storicamente, infatti, fin dall'antica Grecia, le Olimpiadi erano un momento in cui tutti i conflitti si interrompevano: una tradizione, quella della “tregua olimpica” che è arrivata fino ai giorni nostri.

L'evento è stato ideato dai Distretti Rotary 2041 e 2042, con il sostegno dei Rotary Club Lecco, Le Grigne e Manzoni, e la collaborazione della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, ed è patrocinato da Regione Lombardia.

All'incontro hanno partecipato le classi di dieci istituti superiori della provincia, tra cui il Liceo delle Scienze Umane dell'IMA, l'Istituto Bertacchi, ENAIP Lecco, la Fondazione Clerici, il Liceo Scientifico con indirizzo sportivo Bachelet di Oggiono e l'Istituto Villa Greppi di Monticello.

Si è aperto con i saluti e i ringraziamento ai presenti di Antonio Rusconi, presidente della Comunità Montana del Lario Orientale e Valle San Martino e del Rotary Club Manzoni, che ha esposto brevemente il programma della mattinata e citato tutte le realtà che hanno reso possibile l'iniziativa.

“Io appartengo a una generazione fallita, perché nel mondo c'è ancora la guerra” ha proseguito Stefano Artese, Governatore del Distretto 2042 Rotary. “Voglio incitare i giovani a diventare degli uomini consapevoli, formati e liberi: sono felice oggi di avervi fatto “bigiare” per vivere questi valori”.

La parola è quindi passata ad Alessandra Hofmann, Presidente della Provincia: “La “staffetta” mi dà l'idea di un percorso che si fa insieme, passandosi un messaggio. Come se con un telefono senza fili parlassimo di pace e poi questo messaggio raggiungesse tutti”. Ha quindi sottolineato come le Olimpiadi siano già un modo per fare la pace: milioni di atleti da tutto il mondo, che sì, competono per portare a casa la medaglia, ma che per quelle settimane convivono con altrettanti sportivi da altri paesi, nel rispetto reciproco. “Lo sport insegna tantissimo, senza le parole” ha concluso.

“Pensate che bella questa cosa per cui lo sport ha il potere di fermare le guerre: laddove falliscono gli Stati e i governi, vince lo sport” ha detto Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni rivolgendosi alla platea. “A voi ragazzi che vi affacciate ad una fase della vita di responsabilità considerate questo fatto: quali valori volete che la politica rispetti perché sia una manifestazione della società?”

È quindi stato invitato sul palco Paolo Vanini, presidente del Rotary di Lecco: “la pace non nasce tra grandi parole, ma da piccoli gesti quotidiani e proprio voi giovani potete trasformare questi gesti in un percorso completo”. Ha poi continuato: “costruiamo pace quando condividiamo il dialogo, creando spazi dove si impara ad ascoltare, prima che a giudicare, quando condividiamo il tempo attraverso il servizio, quando condividiamo competenze, quando condividiamo cultura: conoscere l'altro abbatte le paure e quando le paure cadono la pace fiorisce”.

I saluti istituzionali si sono conclusi con l'intervento di Adamo Castelnuovo, dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco: “io non so nulla di sport né di staffetta, ma una cosa la so: ho capito che si vince una staffetta se ci si intende e si collabora. Questo vi auguro: di essere nelle vostre classi una staffetta continua”.

Castelnuovo ha quindi esortato gli studenti ad essere “costruttori di pace” già nelle proprie classi, non voltando le spalle ai compagni più isolati, a quelli più introversi, a quelli che fanno più fatica a scuola: “dare il nostro contributo alla pace significa fare squadra e assicurarsi che non resti indietro nessuno”.

Poi il momento simbolico del passaggio della staffetta, un testimone a forma di fiaccola olimpica, fra Cesare Sacerdoti (Presidente del Rotary Club Milano Arco della Pace e Presidente Commissione Distrettuale Giochi Olimpici Milano Cortina 2026) e l'atleta lecchese Alice Martelli.

L'evento si è concluso con una tavola rotonda moderata da Stefano Spreafico, cui hanno preso parte, chi di persona, chi attraverso un videomessaggio, Luciano Gualzetti (presidente della Consulta Nazionale Antiusura), Roberto Daneo (per la Fondazione Milano-Cortina e Responsabile del Programma per la Tregua Olimpica), Federico Pelizzari (paratleta olimpico), Fabio Triboli (paratleta olimpico) e Nicola Ripamonti (atleta olimpico): attraverso le loro testimonianze ed esperienze hanno parlato ai ragazzi di pace, rispetto reciproco e spirito sportivo.

Un messaggio di educazione e speranza in un mondo, purtroppo, ancora segnato da conflitti.
F.F.














