Lecco: taglio del nastro per Cairoli59, nuovo progetto di abitare sociale

Otto appartamenti, destinati a giovani lavoratori e studenti, famiglie e anziani che faticano ad accedere al mercato della casa. Nasce con questo obiettivo Cairoli59, il nuovo progetto di abitare sociale; reso possibile grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale L’Arcobaleno, che ha effettuato la ristrutturazione straordinaria e si occuperà della gestione immobiliare e sociale, e la Fondazione Enrico Scola, che ha messo a disposizione l’intero piano dell’edificio, si avvale di un importante contributo di Regione Lombardia e della collaborazione del Comune di Lecco. 
Una scelta importante e necessaria in un'epoca in cui, nelle nostre città, trovare abitazioni accessibili non solo per i più poveri, ma anche per quella che una volta era considerata la “classe media”, sta diventando sempre più complicato.
Questo, però, è un progetto che non vuole solo offrire una risposta concreta al bisogno abitativo, ma anche uno spazio in cui le persone possano costruire relazioni autentiche e sentirsi parte di una comunità.
Gli appartamenti, situati in via Fratelli Cairoli 59 a Lecco, sono pensati per chi vive situazioni di fragilità economica o è in una fase di transizione, come i giovani che iniziano un nuovo lavoro o gli anziani che cercano contesti abitativi più sostenibili e saranno proposti in affitto calmierato.
Per completare l’arredamento degli 8 appartamenti è stata attivata una raccolta fondi dedicata, che rientra in una più ampia campagna dal nome “Casa=+”, nata per garantire il diritto di ogni persona ad avere una casa, punto di partenza stabile per poter vivere relazioni e poter sognare il proprio futuro. 
Le aziende che hanno confermato, sinora, la partecipazione alla raccolta fondi sono Banca della Valsassina, Conad Centro Nord , Acinque Spa, Ikea Italia – Store di Carugate; anche il gruppo di artisti di Tra.Me - Art Research & Development interverrà con una mostra benefica aperta alla cittadinanza il cui intero ricavato verrà devoluto per arredare gli appartamenti. Da citare anche il sostegno della Fondazione Comunitaria del Lecchese, sensibile al tema dell’abitare e ingaggiata, inoltre, come veicolo per la raccolta dei fondi, e del fondo Dott. Livio Mammini.

Il progetto è stato ufficialmente presentato questa mattina a Palazzo delle Paure di Lecco, con il convegno “Abitare, relazioni e innovazione”, un momento di riflessione condivisa sulle politiche abitative contemporanee e sulle nuove forme di coabitazione solidale; sono stati approfonditi i principali elementi del progetto, le sfide da affrontare e i risultati attesi, con il contributo di istituzioni, enti e realtà del territorio. Al termine del convegno è seguito il taglio del nastro in via F.lli Cairoli 59. 
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«Restituiamo alla città una porzione di edificio rigenerato – dichiara Pietro Galli, presidente della Fondazione Enrico Scola – nel quale abbiamo voluto, sin da subito, che anche il bello, e non solo il bene, fosse protagonista. Da questo momento il testimone passa, per la parte forse più difficile, alla Cooperativa L’arcobaleno, che dovrà gestire gli spazi per i prossimi 24 anni; la Fondazione Scola sarà comunque a fianco de L’Arcobaleno, perché vorremmo che questo progetto, pur complesso, facesse scuola, almeno nella nostra provincia».
«La collaborazione nata con Fondazione Enrico Scola – prosegue la presidente della Cooperativa L’Arcobaleno Désirée Bonacina - è la dimostrazione tangibile del fatto che quando lo sguardo si orienta nella stessa direzione, è possibile il sorgere di idee, progetti, prospettive che si traducono in reali opportunità. Cairoli59 rappresenta una risposta innovativa, non solo nella realizzazione, ma anche e soprattutto nel significato che assume per la cittadinanza: la scelta di rendere il territorio protagonista dell’avvio del progetto, attraverso la condivisione di quello stesso sguardo e della partecipazione all’allestimento degli alloggi, ha lo scopo di innestare un circolo virtuoso di valorizzazione, riconoscimento e corresponsabilità».
Proprio negli spazi di Cairoli59 sarà inoltre visitabile, dal 23 al 30 novembre, la mostra “Rimuovere”, a cura di Tra.Me – Art Research & Development. Le opere, già esposte nei mesi scorsi nelle miniere di Cortabbio, nel cuore della Grigna, arrivano per la prima volta in città, in un luogo che diventa parte attiva del loro percorso di trasformazione.
La mostra aprirà con un vernissage di raccolta fondi, ad inviti, sabato 22 novembre, con la collaborazione di Porticciolo Restaurant e Zonin Spa, e sarà poi aperta al pubblico nei giorni feriali dalle 17 alle 21 e nei festivi dalle 9 alle 21, con ingresso libero e gratuito. Chi lo desidera potrà lasciare una donazione per sostenere l’arredo degli otto appartamenti, contribuendo così a dare più relazioni, stabilità e sogni alle persone che li abiteranno.
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