Lecco: presunto bullismo all'Enaip, parla un genitore
Petardi accesi durante le lezioni, furti, violenze fisiche e umiliazioni ai danni dei compagni. Sono diversi gli episodi di bullismo che starebbero accadendo all’Enaip di Lecco – in particolare al corso Meccanica e Carrozzeria – da inizio anno ad oggi. I fatti vedrebbero coinvolti un gruppo stabile di cinque o sei studenti tra i 14 e i 18 anni, che da settembre sono divenuti l’incubo di altri compagni, vittime dei loro atteggiamenti.
Sono diverse le segnalazioni giunte a riguardo, ma in particolare a voler denunciare gli episodi è un genitore che, dopo essersi rivolto alla Dirigenza dell’istituto, ha scelto di raccontare anche via stampa quello che sta accadendo all’interno della scuola per cercare in qualche modo di mettere un freno alla situazione, o quantomeno per portare a conoscenza dei fatti anche altri genitori.

Il figlio di questo genitore, come altri compagni che hanno iniziato le superiori a settembre, è in balia del gruppo e fatica a proseguire il suo percorso scolastico in serenità. “In classe si verificano episodi frequenti di violenza, intimidazioni, furti di denaro e di materiale come pc e tablet (personali degli studenti ndr). Molti professori sembrano impotenti davanti a questo gruppo e spesso non riescono a tenere le lezioni per il clima che si genera” racconta, spiegando che solo nei giorni scorsi in aula sarebbero spariti 57 euro.
Secondo la testimonianza del genitore, nella classe verrebbero accesi petardi nel bel mezzo delle lezioni e, peggio ancora, verrebbero compiuti atti di violenza verso i compagni. L’ultimo – piuttosto grave – è avvenuto solo pochi giorni fa, quando un adolescente sarebbe stato immobilizzato da tre del gruppo su un materassino in palestra mentre altri due lo spogliavano di pantaloni e biancheria intima, lasciandolo di fatto nudo davanti ai compagni. I bulli avrebbero tentato di fare lo stesso con un altro compagno, che è riuscito però a dileguarsi impaurito.
“La situazione è fuori controllo. Ci sono ragazzi che non vogliono più andare a scuola. Mi risulta che verso alcuni di questi ragazzi siano stati presi provvedimenti come sospensioni, ma trovo non sia sufficiente” prosegue il genitore. “Mi chiedo dove siano gli insegnanti mentre accadono queste cose, e soprattutto perché non intervengano. Come genitori abbiamo già abbastanza preoccupazioni quando i nostri figli sono in giro. Quando sono a scuola dovremmo essere tranquilli e invece qui è il contrario…”
Se tutto fosse confermato, il quadro descritto è grave e preoccupante, anche perché la situazione potrebbe proseguire e degenerare. A essere compromesso non è solo il futuro delle vittime, che potrebbero portarsi dietro gravi traumi dalla scuola superiore, ma anche quello dei bulli che, seguendo questa strada, potrebbero ben presto trovarsi ad avere problemi con la Giustizia.
Lo spazio è a disposizione per eventuali repliche o precisazioni da parte della scuola.
Sono diverse le segnalazioni giunte a riguardo, ma in particolare a voler denunciare gli episodi è un genitore che, dopo essersi rivolto alla Dirigenza dell’istituto, ha scelto di raccontare anche via stampa quello che sta accadendo all’interno della scuola per cercare in qualche modo di mettere un freno alla situazione, o quantomeno per portare a conoscenza dei fatti anche altri genitori.
Il figlio di questo genitore, come altri compagni che hanno iniziato le superiori a settembre, è in balia del gruppo e fatica a proseguire il suo percorso scolastico in serenità. “In classe si verificano episodi frequenti di violenza, intimidazioni, furti di denaro e di materiale come pc e tablet (personali degli studenti ndr). Molti professori sembrano impotenti davanti a questo gruppo e spesso non riescono a tenere le lezioni per il clima che si genera” racconta, spiegando che solo nei giorni scorsi in aula sarebbero spariti 57 euro.
Secondo la testimonianza del genitore, nella classe verrebbero accesi petardi nel bel mezzo delle lezioni e, peggio ancora, verrebbero compiuti atti di violenza verso i compagni. L’ultimo – piuttosto grave – è avvenuto solo pochi giorni fa, quando un adolescente sarebbe stato immobilizzato da tre del gruppo su un materassino in palestra mentre altri due lo spogliavano di pantaloni e biancheria intima, lasciandolo di fatto nudo davanti ai compagni. I bulli avrebbero tentato di fare lo stesso con un altro compagno, che è riuscito però a dileguarsi impaurito.
“La situazione è fuori controllo. Ci sono ragazzi che non vogliono più andare a scuola. Mi risulta che verso alcuni di questi ragazzi siano stati presi provvedimenti come sospensioni, ma trovo non sia sufficiente” prosegue il genitore. “Mi chiedo dove siano gli insegnanti mentre accadono queste cose, e soprattutto perché non intervengano. Come genitori abbiamo già abbastanza preoccupazioni quando i nostri figli sono in giro. Quando sono a scuola dovremmo essere tranquilli e invece qui è il contrario…”
Se tutto fosse confermato, il quadro descritto è grave e preoccupante, anche perché la situazione potrebbe proseguire e degenerare. A essere compromesso non è solo il futuro delle vittime, che potrebbero portarsi dietro gravi traumi dalla scuola superiore, ma anche quello dei bulli che, seguendo questa strada, potrebbero ben presto trovarsi ad avere problemi con la Giustizia.
Lo spazio è a disposizione per eventuali repliche o precisazioni da parte della scuola.














