Mandello, Padre Mario da Hong Kong: gridiamo insieme 'vogliamo la pace!'
Sacerdote del PIME dal 1960, mandato ad Hong Kong a svolgere il suo ministero in terra di missione cinese, Padre Mario Marazzi, lo scorso 22 maggio ha festeggiato i 97 anni, essendo nato a Varenna nel 1928. Trasferitosi poi a Mandello non ha mai dimenticato il suo paese che, giovanissimo, lo visto lavorare alla locale azienda Icma di via Risorgimento.

All'avvicinarsi delle festività natalizie, Padre Mario ogni anno manda agli amici mandellesi notizie di sè dalla sua Cina divenuta per lui una seconda Patria. Eccone alcuni passaggi. “Cari amici, vi scrivo dalla casa di riposo dove vivo ormai da tre anni. Ora la casa si è riempita di ospiti, ci sono ancora delle stanze libere ma per poco. E' successo che l'altra casa di riposo delle suore è stata chiusa, o meglio, è passata in gestione alla Caritas. Le suore sono giunte a questa decisione perché da tempo faticavano a trovare personale. Tutte le suore sono mobilitate nel servizio ma da sole assolutamente non bastano. Anche quelle che erano in quella casa sono state trasferite e danno una mano alle loro consorelle. Ogni volta che andiamo in refettorio per i pasti resto edificato nel vedere le suore, la maggior parte non più giovani, aiutare nella distribuzione del cibo e alla fine fare pulizia, raccogliere le stoviglie vuote e quanto resta in giro. Non posso dimenticare le persone volontarie che aiutano nel refettorio. Questo avviene più o meno anche nella palestra, dove ogni giorno ci sono volontari che aiutano la responsabile nei vari tipi di fisioterapia. Approfitto per dire che anch'io vado in palestra tutte le mattine e mi accorgo che gli esercizi mi fanno bene. Il dolore alle ginocchia è scomparso!”. A seguire padre Mario invita alla preghiera e all'amore nella donazione di “Noi stessi ad essere l'uno per l'altro. In questo momento in cui il mondo è una polveriera, le persone continuano a morire sotto le bombe, i popoli europei si chiedono se investire in armi, mentre migliaia di bambini vengono privati di vita e futuro, uniamoci a tanta gente di buona volontà, chiediamo a Dio la pace e gridiamo tutti assieme: Vogliamo la pace!”.

All'avvicinarsi delle festività natalizie, Padre Mario ogni anno manda agli amici mandellesi notizie di sè dalla sua Cina divenuta per lui una seconda Patria. Eccone alcuni passaggi. “Cari amici, vi scrivo dalla casa di riposo dove vivo ormai da tre anni. Ora la casa si è riempita di ospiti, ci sono ancora delle stanze libere ma per poco. E' successo che l'altra casa di riposo delle suore è stata chiusa, o meglio, è passata in gestione alla Caritas. Le suore sono giunte a questa decisione perché da tempo faticavano a trovare personale. Tutte le suore sono mobilitate nel servizio ma da sole assolutamente non bastano. Anche quelle che erano in quella casa sono state trasferite e danno una mano alle loro consorelle. Ogni volta che andiamo in refettorio per i pasti resto edificato nel vedere le suore, la maggior parte non più giovani, aiutare nella distribuzione del cibo e alla fine fare pulizia, raccogliere le stoviglie vuote e quanto resta in giro. Non posso dimenticare le persone volontarie che aiutano nel refettorio. Questo avviene più o meno anche nella palestra, dove ogni giorno ci sono volontari che aiutano la responsabile nei vari tipi di fisioterapia. Approfitto per dire che anch'io vado in palestra tutte le mattine e mi accorgo che gli esercizi mi fanno bene. Il dolore alle ginocchia è scomparso!”. A seguire padre Mario invita alla preghiera e all'amore nella donazione di “Noi stessi ad essere l'uno per l'altro. In questo momento in cui il mondo è una polveriera, le persone continuano a morire sotto le bombe, i popoli europei si chiedono se investire in armi, mentre migliaia di bambini vengono privati di vita e futuro, uniamoci a tanta gente di buona volontà, chiediamo a Dio la pace e gridiamo tutti assieme: Vogliamo la pace!”.














