Riciclo della plastica in crisi: Magni (Avs) lancia l'allarme
Il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, denuncia la situazione critica che sta attraversando il settore del riciclo della plastica in Italia. La filiera della raccolta differenziata del materiale plastico – composta da circa 350 aziende – registra utili di esercizio ormai azzerati, con un conseguente rischio di perdita di posti di lavoro e blocco degli impianti.
“Il settore del riciclo della plastica sta affrontando una crisi industriale gravissima. Energia troppo costosa e importazioni extra-UE a prezzi stracciati stanno schiacciando un comparto che rappresenta un’eccellenza nazionale. Senza interventi immediati rischiamo cassonetti strapieni proprio sotto le feste natalizie”, dichiara Magni.
L’Italia, ricorda il senatore, vanta la percentuale più alta in Europa di riciclo pro capite degli imballaggi, ma l’intero sistema è oggi in ginocchio. In questa situazione, mentre il governo non interviene, gli impianti sono saturi e migliaia di tonnellate di plastica vengono bruciate ogni giorno, vanificando la raccolta differenziata effettuata dai cittadini.
“È una scelta sbagliata e in contrasto con il Testo Unico dell’Ambiente: la legge è chiara, prima si ricicla e solo come ultima opzione si può ricorrere all’incenerimento”, prosegue Magni.
Per affrontare la situazione, il senatore ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente, delle Imprese e dell’Economia, chiedendo misure urgenti a tutela delle imprese, dei lavoratori e dell’intera filiera del riciclo.
Magni richiama inoltre le proposte avanzate dalle associazioni di categoria e dai Consorzi nazionali, rimaste finora senza risposta:
– anticipo al 2027 dell’obbligatorietà del contenuto minimo di plastica riciclata negli imballaggi;
– riconoscimento dei crediti di carbonio per chi produce materia prima seconda;
– maggiori controlli sulla tracciabilità delle importazioni;
– incentivi per le aziende che utilizzano plastica riciclata nei loro prodotti.
“Il governo continua a ignorare queste soluzioni, e la destra conferma la propria disattenzione ai temi ambientali: l’ennesimo rinvio della Plastic Tax ne è la prova, una tassa che dovrebbe scoraggiare l’uso di plastica vergine e spingere verso il riciclo e materiali alternativi”, conclude il senatore.
“Il settore del riciclo della plastica sta affrontando una crisi industriale gravissima. Energia troppo costosa e importazioni extra-UE a prezzi stracciati stanno schiacciando un comparto che rappresenta un’eccellenza nazionale. Senza interventi immediati rischiamo cassonetti strapieni proprio sotto le feste natalizie”, dichiara Magni.
L’Italia, ricorda il senatore, vanta la percentuale più alta in Europa di riciclo pro capite degli imballaggi, ma l’intero sistema è oggi in ginocchio. In questa situazione, mentre il governo non interviene, gli impianti sono saturi e migliaia di tonnellate di plastica vengono bruciate ogni giorno, vanificando la raccolta differenziata effettuata dai cittadini.
“È una scelta sbagliata e in contrasto con il Testo Unico dell’Ambiente: la legge è chiara, prima si ricicla e solo come ultima opzione si può ricorrere all’incenerimento”, prosegue Magni.
Per affrontare la situazione, il senatore ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente, delle Imprese e dell’Economia, chiedendo misure urgenti a tutela delle imprese, dei lavoratori e dell’intera filiera del riciclo.
Magni richiama inoltre le proposte avanzate dalle associazioni di categoria e dai Consorzi nazionali, rimaste finora senza risposta:
– anticipo al 2027 dell’obbligatorietà del contenuto minimo di plastica riciclata negli imballaggi;
– riconoscimento dei crediti di carbonio per chi produce materia prima seconda;
– maggiori controlli sulla tracciabilità delle importazioni;
– incentivi per le aziende che utilizzano plastica riciclata nei loro prodotti.
“Il governo continua a ignorare queste soluzioni, e la destra conferma la propria disattenzione ai temi ambientali: l’ennesimo rinvio della Plastic Tax ne è la prova, una tassa che dovrebbe scoraggiare l’uso di plastica vergine e spingere verso il riciclo e materiali alternativi”, conclude il senatore.
Alleanza Verdi e Sinistra - Lecco














