Valsassina: l’associazione Illumina di Blu partecipa nuovamente alla campagna “Giocattolo Sospeso”
Anche quest’anno l’associazione Illumina di Blu – Valsassina – con sede a Margno, in Alta Valle – prenderà parte all’iniziativa charity “Giocattolo Sospeso”, ideata e promossa da Asso Giocattoli tramite la Campagna Istituzionale “Gioco per Sempre”. L’idea (che prende spunto dalla famosa pratica del caffè sospeso di Napoli) è molto semplice: quando una persona acquista un gioco o un giocattolo, ne lascia uno “sospeso” presso il negozio o in un luogo designato per la raccolta, affinché una bambina o un bambino possa riceverlo senza alcun costo. Diversi partner e associazioni di volontariato si occupano poi di raccogliere e consegnare tutti i giocattoli per donarli ai piccoli ospiti di case famiglie, ospedali e in generale ai più bisognosi. Questo gesto incarna l’importanza della solidarietà, incoraggiando le persone a condividere la gioia delle festività con chi potrebbe trovarsi in situazioni difficili. Oltre a fornire divertimento ai bambini, il “Giocattolo Sospeso” promuove un senso di comunità e generosità, incoraggiando le persone a fare del bene senza aspettarsi nulla in cambio.
Come per la scorsa edizione, il negozio “di riferimento” del sodalizio valsassinese sarà “La Bottega di Pegth” di Barzio, presso la quale dal 20 novembre scorso al 6 gennaio 2026 sarà dunque possibile acquistare un giocattolo da lasciare “in sospeso”, in attesa che i volontari di Illumina di Blu donino quanto raccolto a La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, e in particolare al progetto NOAH (destinato a bambini affetti da autismo). Una scelta, quest’ultima, dettata dal fatto che “per l’autismo la riabilitazione intensiva è un lavoro di squadra” ci spiega Morena Fazzini, presidente dell’associazione. “Il gioco è infatti una componente importante degli interventi riabilitativi e terapeutici per ogni minore con autismo: sviluppa competenze nella sfera sensoriale, imitativa, emotiva e immaginativa e promuove l'interazione sociale. Per questo, nel corso delle sessioni di riabilitazione presso le sedi NOAH, è fondamentale poter contare su una ricca disponibilità di giochi personalizzati altamente attrattivi e motivanti e, nello stesso tempo, capaci di sollecitare abilità molto specifiche”.
La stessa presidente ha tenuto a ringraziare moltissimo “la titolare del negozio e tutte le persone che andranno a lasciare un giocattolo sospeso nel corso del prossimo mese e mezzo”, ricordando che “tutte le famiglie, se c’è un certo tipo di problema, prima o poi passano da La Nostra Famiglia; perciò, questo è un modo per ringraziare e creare un senso di comunità”.
Come per la scorsa edizione, il negozio “di riferimento” del sodalizio valsassinese sarà “La Bottega di Pegth” di Barzio, presso la quale dal 20 novembre scorso al 6 gennaio 2026 sarà dunque possibile acquistare un giocattolo da lasciare “in sospeso”, in attesa che i volontari di Illumina di Blu donino quanto raccolto a La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, e in particolare al progetto NOAH (destinato a bambini affetti da autismo). Una scelta, quest’ultima, dettata dal fatto che “per l’autismo la riabilitazione intensiva è un lavoro di squadra” ci spiega Morena Fazzini, presidente dell’associazione. “Il gioco è infatti una componente importante degli interventi riabilitativi e terapeutici per ogni minore con autismo: sviluppa competenze nella sfera sensoriale, imitativa, emotiva e immaginativa e promuove l'interazione sociale. Per questo, nel corso delle sessioni di riabilitazione presso le sedi NOAH, è fondamentale poter contare su una ricca disponibilità di giochi personalizzati altamente attrattivi e motivanti e, nello stesso tempo, capaci di sollecitare abilità molto specifiche”.
La stessa presidente ha tenuto a ringraziare moltissimo “la titolare del negozio e tutte le persone che andranno a lasciare un giocattolo sospeso nel corso del prossimo mese e mezzo”, ricordando che “tutte le famiglie, se c’è un certo tipo di problema, prima o poi passano da La Nostra Famiglia; perciò, questo è un modo per ringraziare e creare un senso di comunità”.














