In Questura gli studenti ora "guardiani del parco Pizzi" e un’aula dedicata alle donne vittime di violenza
E’ stata una lunga mattinata quella che la Questura di Lecco ha dedicato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Una ricorrenza che ovunque è stata celebrata in diversi modi e a diversi livelli, tutti finalizzati a sensibilizzare la popolazione su quella che è ormai definita come una delle piaghe del nostro tempo.


Nel cortile antistante la Questura, questa mattina, sono confluiti accompagnati dagli insegnanti, gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola De Amicis di Lecco.
Indossando un cappellino rosso i piccoli studenti hanno ascoltato, letteralmente rapiti, il discorso del vertice della Polizia di Stato lecchese, la dottoressa Stefania Marrazzo.


Con parole semplici ma incisive, ha invitato i ragazzi ad farsi promotori di atteggiamenti positivi, a non voltarsi mai dall’altra parte ma a intercettare bisogni e criticità sapendoli poi portare all’attenzione di adulti di fiducia. “Dovete scegliere da che parte stare, se con i giusti e chi fa del bene oppure con chi propone il male. Ma io in voi vedo già dei bravissimi poliziotti” ha concluso, prima di lasciare la parola al prefetto Giuseppe Alfredo Ponta che da da parte sua ha parlato di “rispetto” e di “servizio” come bussola per guidare non solo chi indossa la divisa ma qualsiasi cittadino.
Attenti e curiosi gli studenti, attraverso una loro rappresentante, hanno spiegato il progetto di cui sono diventati protagonisti, cioè quello di “guardiani del parco Pizzi” che si trova proprio nei pressi della loro scuola. Qui, oltre ad avere addobbato un albero con scarpette rosse, hanno piantato semi di garofano e per i prossimi mesi si impegneranno a prendersene cura e a far sì che venga rispettato da tutti, intervenendo quando necessario.
A dare loro qualche “nozione” giuridica, invece, è stato il procuratore capo dottor Ezio Domenico Basso che ha spiegato come l’attività in tribunale sia la parte finale, con l’intervento repressivo che arriva al termine di una serie di accertamenti, su vittima e oppressore, sempre tutelando il diritto alla difesa e poi agendo per l’applicazione della legge e dunque per fare giustizia.
Prima di salire ai piani alti del palazzo, i bambini hanno donato ai poliziotti una piccola scheda, da portare in servizio, per ringraziarli del lavoro svolto.

Grazie all’interessamento e all’apporto fattivo di Soroptimist Lecco e Merate, in Questura è stata inaugurata la stanza n. 305 dedicata alle audizioni protette per le donne, vittime di violenza.
Qui, in un ambiente informale e accogliente, dove la persona si sente a suo agio e accolta, operatori specializzati raccoglieranno i suoi drammi e, nel caso, sapranno offrirle aiuto specifico indirizzandola lungo i canali giusti, sia giudiziari che di eventuale assistenza.


Il taglio del nastro è stato preceduto da una breve conferenza stampa tenuta dal Questore che ha ribadito l’impegno del corpo di Polizia per non far sentire sole le donne, ribadendone la dignità e il coraggio di scelte dolorose e non facili ma necessarie. “Questa stanza è un luogo sicuro, senza pregiudizi, dove la donna sarà libera di raccontarsi. Come poliziotti abbiamo scelto ogni giorno di essere vicino a chi non è in condizione di difendersi e ha bisogno del nostro aiuto. Questo luogo sicuro per la donna sarà un ulteriore modo di confermare il nostro impegno”.


In questo senso il procuratore capo ha comunicato l’arrivo di due risorse in più nell’organico di polizia giudiziaria, che saranno dedicate a occuparsi dei fascicoli da “codice rosso”, dunque di tutti quei casi dove la violenza di genere è causa di dolore, sopruso, privazione della libertà, rischio della vita.
I presenti si sono poi spostati nella saletta dedicata, per il taglio del nastro con la presidente nazionale di Sorptimist Adiana Macchi e la benedizione durante la quale il sacerdote ha ribadito nuovamente come amore sia ascolto, comprensione, accoglienza fraterna e premurosa attenzione.
Una ricorrenza che ovunque è stata celebrata in diversi modi e a diversi livelli, tutti finalizzati a sensibilizzare la popolazione su quella che è ormai definita come una delle piaghe del nostro tempo.
Nel cortile antistante la Questura, questa mattina, sono confluiti accompagnati dagli insegnanti, gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola De Amicis di Lecco.
Indossando un cappellino rosso i piccoli studenti hanno ascoltato, letteralmente rapiti, il discorso del vertice della Polizia di Stato lecchese, la dottoressa Stefania Marrazzo.
Il prefetto Giuseppe Alfredo Ponta, il procuratore capo Ezio Domenico Basso, il questore Stefania Marrazzo
Con parole semplici ma incisive, ha invitato i ragazzi ad farsi promotori di atteggiamenti positivi, a non voltarsi mai dall’altra parte ma a intercettare bisogni e criticità sapendoli poi portare all’attenzione di adulti di fiducia. “Dovete scegliere da che parte stare, se con i giusti e chi fa del bene oppure con chi propone il male. Ma io in voi vedo già dei bravissimi poliziotti” ha concluso, prima di lasciare la parola al prefetto Giuseppe Alfredo Ponta che da da parte sua ha parlato di “rispetto” e di “servizio” come bussola per guidare non solo chi indossa la divisa ma qualsiasi cittadino.
Attenti e curiosi gli studenti, attraverso una loro rappresentante, hanno spiegato il progetto di cui sono diventati protagonisti, cioè quello di “guardiani del parco Pizzi” che si trova proprio nei pressi della loro scuola. Qui, oltre ad avere addobbato un albero con scarpette rosse, hanno piantato semi di garofano e per i prossimi mesi si impegneranno a prendersene cura e a far sì che venga rispettato da tutti, intervenendo quando necessario.
A dare loro qualche “nozione” giuridica, invece, è stato il procuratore capo dottor Ezio Domenico Basso che ha spiegato come l’attività in tribunale sia la parte finale, con l’intervento repressivo che arriva al termine di una serie di accertamenti, su vittima e oppressore, sempre tutelando il diritto alla difesa e poi agendo per l’applicazione della legge e dunque per fare giustizia.
Prima di salire ai piani alti del palazzo, i bambini hanno donato ai poliziotti una piccola scheda, da portare in servizio, per ringraziarli del lavoro svolto.
Silvia Villa e Maria Grazia Corti di Soroptimist Merate e Lecco, il prefetto Ponta, la presidente nazionale Macchi, il questore Marrazzo, il procuratore Basso, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, l'assessore alle pari opportunità di Merate Patrizia Riva
Grazie all’interessamento e all’apporto fattivo di Soroptimist Lecco e Merate, in Questura è stata inaugurata la stanza n. 305 dedicata alle audizioni protette per le donne, vittime di violenza.
Qui, in un ambiente informale e accogliente, dove la persona si sente a suo agio e accolta, operatori specializzati raccoglieranno i suoi drammi e, nel caso, sapranno offrirle aiuto specifico indirizzandola lungo i canali giusti, sia giudiziari che di eventuale assistenza.
Il taglio del nastro è stato preceduto da una breve conferenza stampa tenuta dal Questore che ha ribadito l’impegno del corpo di Polizia per non far sentire sole le donne, ribadendone la dignità e il coraggio di scelte dolorose e non facili ma necessarie. “Questa stanza è un luogo sicuro, senza pregiudizi, dove la donna sarà libera di raccontarsi. Come poliziotti abbiamo scelto ogni giorno di essere vicino a chi non è in condizione di difendersi e ha bisogno del nostro aiuto. Questo luogo sicuro per la donna sarà un ulteriore modo di confermare il nostro impegno”.
In questo senso il procuratore capo ha comunicato l’arrivo di due risorse in più nell’organico di polizia giudiziaria, che saranno dedicate a occuparsi dei fascicoli da “codice rosso”, dunque di tutti quei casi dove la violenza di genere è causa di dolore, sopruso, privazione della libertà, rischio della vita.
S.V.














