Mandello, 'Non solo 25 Novembre': una mostra in ricordo di Monica Valsecchi, vittima di femminicidio

Dipinti, fotografie e sculture: sono le opere di 47 artisti a dare vita a un ideale "abbraccio" a Monica Valsecchi, uccisa a 22 anni dall'ex fidanzato il 12 settembre del 1991. Un femminicidio, quello consumato a Mandello del Lario, tornato nella sua cruda attualità nell'ambito della rassegna "Non solo 25 Novembre", organizzata dall'assessorato alle Pari opportunità del Comune guidato da Doriana Pachera
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Monica Valsecchi. Sotto, i suoi genitori con il sindaco Riccardo Fasoli
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“La storia di Monica è molto simile a quella di Giulia Cecchettin, anche lei uccisa dal suo ex fidanzato dopo aver accettato la sua richiesta di poterla vedere un'ultima volta: entrambe hanno trovato la morte in quell'incontro" ha commentato la delegata della Giunta. 
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“Ginestra” il nome della mostra aperta in sala civica da giovedì 25 novembre al 1° dicembre, visitabile negli orari 10.00-12.00 e 15.00-19.00. Il titolo si lega all'omonima lirica di Giacomo Leopoardi, in cui il delicato arbusto che cresce alle pendici del Vesuvio rappresenta la fragilità e la dignità dell'uomo che deve affrontare la sofferenza con umiltà, coraggio e solidarietà. A 34 anni di distanza dal feroce assassinio avvenuto nel negozio di famiglia, i genitori e la sorella di Monica guardano avanti portando nei loro cuori una ferita insanabile. 
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“Sono credente e spero un giorno di ritrovarla Lassù. Quando ho bisogno la prego e lei mi aiuta” ha detto mamma Carla, raccontando di aver trovato la forza di andare avanti nel “parlarne e dedicarsi agli altri”. Il viso dolce e solare di Monica, visibile in un filmato proiettato nella sala civica dove è stata allestita la mostra, ha rappresentato tutta la forza di una donna annientata da un gesto le cui "motivazioni" si perdono in una strada a fondo chiuso. 
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La collettiva di opere artistiche curata da Emiliana Longoni, Carmen Lafranconi e Alis Agostini è stata inaugurata anche con la lettura di una poesia di Barbara Piazza, dalla raccolta “Le metamorfosi del tempo”, e con il profumo della ginestra diffuso grazie all'aromaterapia di Aurora Vischi. All'apertura della mostra ha portato il suo saluto anche Grazia Brambilla di Telefono Donna Lecco: "I casi di violenza sono ancora troppi, e addirittura aumentano quando sono le donne stesse a chiedere più diritti e uguaglianza”, le sue parole.
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