Valmadrera: cena solidale con la Caritas. I numeri dell'attività e due testimonianze
Cena solidale sabato 29 novembre all’oratorio di Valmadrera. Nel menù, oltre ai due semplici piatti cucinati dai volontari, la conoscenza dell’attività della Caritas. Antonio Monti, coordinatore del gruppo parrocchiale, con don Isidoro Crepaldi, ha fornito alcuni dati: nel 2024 sono stati distribuiti 415 pacchi alimentari, per 171 persone complessivamente aiutate. Visto lo stretto contatto con la Casa della Carità di Lecco, si è inoltre passati da 100 famiglie assistite all’apertura alle 233 degli ultimi mesi.

Dalle prime due volontarie che diedero vita allo sportello nel 1985, ora ci sono circa dieci persone che si occupano del Centro di ascolto, attivo in via San Giuseppe 3 (orari: giovedì 10.00-11.30 e venerdì 15.00-16.30), nonché del ricevimento delle derrate alimentari e della loro distribuzione. Davanti anche all’assessore delegato Rita Bosisio, Monti ha detto: "Operiamo in stretta sinergia con i Servizi sociali e con il Centro farmaceutico missionario. Nell’ultimo incontro abbiamo deciso di mettere al centro il problema casa a Valmadrera, sulla scia anche della proposta diocesana del Fondo Schuster, ovvero finanziamenti per ristrutturazioni, contributi per l’affitto, ma anche garanzie ai proprietari che scelgono di affittare i propri immobili a canone agevolato a persone e famiglie in difficoltà".

Ai numeri la Caritas ha voluto dare anche un volto invitando a cena un padre di famiglia togolese che si ritrova ad accudire quattro figli da solo dopo che la moglie malata ha dovuto essere ricoverata in una struttura di assistenza. Oppure Susy, badante peruviana dal 2018 in Italia: "Per noi è un sogno venire nell’Italia luccicante che vediamo in tv, per uscire dalla difficile realtà sociale che viviamo in patria". Rimasta incinta ha perso il lavoro, e ha trovato una speranza in un’occupazione offertale direttamente al Centro farmaceutico.
Per loro la speranza, tema al centro di queste serate proposte in occasione del Giubileo, è stata alla solidarietà dei valmadreresi.

Dalle prime due volontarie che diedero vita allo sportello nel 1985, ora ci sono circa dieci persone che si occupano del Centro di ascolto, attivo in via San Giuseppe 3 (orari: giovedì 10.00-11.30 e venerdì 15.00-16.30), nonché del ricevimento delle derrate alimentari e della loro distribuzione. Davanti anche all’assessore delegato Rita Bosisio, Monti ha detto: "Operiamo in stretta sinergia con i Servizi sociali e con il Centro farmaceutico missionario. Nell’ultimo incontro abbiamo deciso di mettere al centro il problema casa a Valmadrera, sulla scia anche della proposta diocesana del Fondo Schuster, ovvero finanziamenti per ristrutturazioni, contributi per l’affitto, ma anche garanzie ai proprietari che scelgono di affittare i propri immobili a canone agevolato a persone e famiglie in difficoltà".

Ai numeri la Caritas ha voluto dare anche un volto invitando a cena un padre di famiglia togolese che si ritrova ad accudire quattro figli da solo dopo che la moglie malata ha dovuto essere ricoverata in una struttura di assistenza. Oppure Susy, badante peruviana dal 2018 in Italia: "Per noi è un sogno venire nell’Italia luccicante che vediamo in tv, per uscire dalla difficile realtà sociale che viviamo in patria". Rimasta incinta ha perso il lavoro, e ha trovato una speranza in un’occupazione offertale direttamente al Centro farmaceutico.
Per loro la speranza, tema al centro di queste serate proposte in occasione del Giubileo, è stata alla solidarietà dei valmadreresi.














