Lecco: gli Amici di Pedro Odv. Dove i giochi rinascono e la gentilezza diventa comunità
Nei locali di via Ponchielli, nel rione di Maggianico, tra scaffali ricolmi e volontari che “preparano il Natale”, gli Amici di Pedro raccontano una storia che profuma di rinascita, riuso e comunità. Una storia che parte dal lockdown del 2020, quando Enrico Merlino, oggi presidente dell’associazione, scrive il libro Il sole di Pedro per restituire ai bambini chiusi in casa un’immagine di luce. Da quel racconto è nata un’idea semplice e potentissima: rigenerare giochi usati, libri e ausili per l’infanzia per donarli ai bambini e alle famiglie in difficoltà. “Perché un gioco non è mai solo un gioco, è un diritto” spiega Damaris Rovida, volontaria dell’associazione.
Oggi Pedro non è più solo un personaggio: è una rete fatta di circa 30 volontari, dieci soci attivi, scuole, associazioni, comunità educative e realtà del territorio che hanno portato alla rigenerazione di oltre 4000 giocattoli. Solo nell’ultimo anno sono state coinvolte 80 persone tra studenti, volontari e cittadini nei laboratori e nelle attività educative. Molteplici anche i progetti realizzati, finalizzati alla riqualificazione degli spazi per bambini e giovani nel nostro territorio.
Oggi Pedro non è più solo un personaggio: è una rete fatta di circa 30 volontari, dieci soci attivi, scuole, associazioni, comunità educative e realtà del territorio che hanno portato alla rigenerazione di oltre 4000 giocattoli. Solo nell’ultimo anno sono state coinvolte 80 persone tra studenti, volontari e cittadini nei laboratori e nelle attività educative. Molteplici anche i progetti realizzati, finalizzati alla riqualificazione degli spazi per bambini e giovani nel nostro territorio.“Negli anni abbiamo visto aumentare il numero delle donazioni ricevute, segno che il territorio inizia a conoscerci e che stiamo creando una rete solida di collaborazione con tantissime realtà della provincia. Ma il nostro lavoro non finisce qui. Grazie proprio ad alcune associazioni, il nostro lavoro coinvolge altre realtà, dalla Calabria, all'Africa alla Siria” racconta Damaris, mentre i ragazzi di Artimedia si vedono impegnati nella realizzazione delle decorazioni natalizie. Per loro un’esperienza di autonomia, responsabilità e condivisione; per l’associazione un valore aggiunto a ogni scatola che prende nuova vita.
Una crescita che però porta con sé un’esigenza fondamentale: i volontari. Senza di loro, nulla di ciò che accade in sede o sul territorio sarebbe possibile. Essere volontari agli Amici di Pedro significa dedicare tempo, mani e cuore a un compito apparentemente semplice – controllare un gioco, incartare un dono, sistemare un libro – ma che in realtà richiede attenzione, pazienza, spirito di squadra. Significa esserci, incontrare persone fragili, sostenere famiglie, ridare valore a ciò che qualcuno non usa più. “Abbiamo bisogno di nuove energie” sottolinea Damaris “perché dietro ogni giocattolo, libro o ausilio per l'infanzia c’è un grande lavoro di rete, squadra, recupero, sistemazione, catalogazione e rimessa in uso"
Gli Amici di Pedro lavorano su più fronti: riuso, sostenibilità, inclusione. Il Patto di Collaborazione e Cura firmato con il Comune di Lecco, le collaborazioni con altre realtà – da LaorcaLab alla Casa della Carità, agli oratori, dai gruppi scolastici ai centri di quartiere – creano un mosaico di relazioni che va ben oltre la semplice donazione. “Non distribuiamo soltanto giochi: costruiamo legami” dice Damaris. Ed è per questo che l’associazione sta crescendo: quest’anno, tra laboratori, eventi e iniziative, sono state raggiunte circa 800 famiglie, 1000 i minori.

Il mese di dicembre è il cuore pulsante dell’anno. È online il nuovo Catalogo dei Giochi Rigenerati, destinato alle famiglie seguite dai servizi e dalle associazioni partner, che ricevono un codice per prenotare i doni. Ogni gioco viene incartato con cura e consegnato gratuitamente. Il momento più atteso è la mattina del 24 dicembre, quando i volontari – cappellino rosso d’ordinanza – si distribuiscono sul territorio con le proprie auto per portare i regali direttamente alle famiglie. “Sono gli sguardi dei bambini, la felicità nei loro occhi, che ci fa capire davvero il significato del nostro lavoro” confida Damaris. I giochi extra catalogo sono comunque disponibili per feste, tombolate ed eventi natalizi.
Una crescita che però porta con sé un’esigenza fondamentale: i volontari. Senza di loro, nulla di ciò che accade in sede o sul territorio sarebbe possibile. Essere volontari agli Amici di Pedro significa dedicare tempo, mani e cuore a un compito apparentemente semplice – controllare un gioco, incartare un dono, sistemare un libro – ma che in realtà richiede attenzione, pazienza, spirito di squadra. Significa esserci, incontrare persone fragili, sostenere famiglie, ridare valore a ciò che qualcuno non usa più. “Abbiamo bisogno di nuove energie” sottolinea Damaris “perché dietro ogni giocattolo, libro o ausilio per l'infanzia c’è un grande lavoro di rete, squadra, recupero, sistemazione, catalogazione e rimessa in uso"
Gli Amici di Pedro lavorano su più fronti: riuso, sostenibilità, inclusione. Il Patto di Collaborazione e Cura firmato con il Comune di Lecco, le collaborazioni con altre realtà – da LaorcaLab alla Casa della Carità, agli oratori, dai gruppi scolastici ai centri di quartiere – creano un mosaico di relazioni che va ben oltre la semplice donazione. “Non distribuiamo soltanto giochi: costruiamo legami” dice Damaris. Ed è per questo che l’associazione sta crescendo: quest’anno, tra laboratori, eventi e iniziative, sono state raggiunte circa 800 famiglie, 1000 i minori.
Il mese di dicembre è il cuore pulsante dell’anno. È online il nuovo Catalogo dei Giochi Rigenerati, destinato alle famiglie seguite dai servizi e dalle associazioni partner, che ricevono un codice per prenotare i doni. Ogni gioco viene incartato con cura e consegnato gratuitamente. Il momento più atteso è la mattina del 24 dicembre, quando i volontari – cappellino rosso d’ordinanza – si distribuiscono sul territorio con le proprie auto per portare i regali direttamente alle famiglie. “Sono gli sguardi dei bambini, la felicità nei loro occhi, che ci fa capire davvero il significato del nostro lavoro” confida Damaris. I giochi extra catalogo sono comunque disponibili per feste, tombolate ed eventi natalizi.Da una parte - quindi - la solidarietà; dall'altra la cultura del riuso. In un connubio che non solo moltiplica il bene, ma insegna a farlo circolare.
Il calendario natalizio è una corsa bellissima: la partecipazione come "cuochi" al burraco Telethon alla Parrocchia di S.Francesco il 6 dicembre, l’evento alla Piccola il 12, la raccolta giochi con il minibasket il 20, e soprattutto il pranzo di comunità del 16 dicembre, che riunirà 88 persone tra associazioni partner, famiglie e volontari. Intanto non si ferma l’arrivo di donazioni da scuole, aziende, privati: ogni giocattolo che entra è una promessa, ogni libro un ponte, ogni passeggino o seggiolino un pezzo di futuro sostenibile.
Il calendario natalizio è una corsa bellissima: la partecipazione come "cuochi" al burraco Telethon alla Parrocchia di S.Francesco il 6 dicembre, l’evento alla Piccola il 12, la raccolta giochi con il minibasket il 20, e soprattutto il pranzo di comunità del 16 dicembre, che riunirà 88 persone tra associazioni partner, famiglie e volontari. Intanto non si ferma l’arrivo di donazioni da scuole, aziende, privati: ogni giocattolo che entra è una promessa, ogni libro un ponte, ogni passeggino o seggiolino un pezzo di futuro sostenibile.C’è una frase ricorrente tra i volontari di Pedro: si rimane sempre bambini. Ed è forse questo il segreto della loro forza. Vedere un gioco tornare a funzionare, un bambino che lo sceglie, un genitore che si commuove, dà senso all’intero ingranaggio. Una realtà piccola, sì, ma capace di moltiplicare il bene ogni volta che qualcuno decide di “stare” e non solo di “passare”. “È questo che vogliamo: regalare un sorriso, e farlo bene” sorride Damaris.
E mentre usciamo dalla sede, è impossibile non percepire ciò che davvero tiene in piedi questa realtà: le mani che lavorano, i ragazzi di Artimedia pronti a dare una mano, gli scatoloni appena arrivati dalla scuola di Dervio, il nuovo carico di palline colorate donate e quell’energia buona che, come un filo invisibile, lega tutti. Una sensazione chiara, potente, quasi tangibile: qui, la gentilezza non è un gesto. È un sistema.
Per chi fosse interessato a diventare volontario può contattare l'associazione scrivendo a info@gliamicidipedro.it
Per donare e ritirare invece giochi e giocattoli usati, libri per bambini e ausili per l'infanzia, la sede di via Ponchielli 28 (Maggianico) è aperta il martedi, dalle 09:00 alle 11:00 e dalle 14:00 alle 16:30; il giovedi e il sabato dalle 14:30 alle 16:30.
E mentre usciamo dalla sede, è impossibile non percepire ciò che davvero tiene in piedi questa realtà: le mani che lavorano, i ragazzi di Artimedia pronti a dare una mano, gli scatoloni appena arrivati dalla scuola di Dervio, il nuovo carico di palline colorate donate e quell’energia buona che, come un filo invisibile, lega tutti. Una sensazione chiara, potente, quasi tangibile: qui, la gentilezza non è un gesto. È un sistema.Per chi fosse interessato a diventare volontario può contattare l'associazione scrivendo a info@gliamicidipedro.it
Per donare e ritirare invece giochi e giocattoli usati, libri per bambini e ausili per l'infanzia, la sede di via Ponchielli 28 (Maggianico) è aperta il martedi, dalle 09:00 alle 11:00 e dalle 14:00 alle 16:30; il giovedi e il sabato dalle 14:30 alle 16:30.
C.C.














