Calolzio: mercatino natalizio del Centro Culturale Il Lavello
Nel pomeriggio del 7 dicembre, nella sala a volta del Monastero del Lavello, il Mercatino di Natale del Centro culturale ''Il Lavello'' ha ritrovato la sua atmosfera più autentica, quella fatta di mani che creano, sguardi che si incontrano e un calore diffuso che sembra custodito tra le antiche pietre del Monastero.
Tra ceramiche delicate, candele profumate, piccoli gioielli e oggetti interamente fatti a mano, a dare il benvenuto ai visitatori sono stati i volontari e le volontarie dell’associazione, impegnati da settimane nella preparazione.
Oltre agli ornamenti, alle scatole dipinte e agli oggetti che tradizionalmente caratterizzano il mercatino, quest’anno la varietà e la cura dei lavori hanno colpito molti dei presenti. E lo si capiva anche dall’entusiasmo degli stessi volontari, che non hanno nascosto la soddisfazione per l’andamento di queste giornate.
''È andata davvero molto bene, meglio di quanto potessimo immaginare'' ha raccontato una delle volontarie, mentre sistemava alcune ceramiche rifinite a mano. ''Siamo stanchi ma felici. Qui non vendiamo solo oggetti: raccontiamo il nostro impegno, la nostra storia e un po’ anche quella del Lavello''.
Un altro volontario ha aggiunto una riflessione che molti sembravano condividere: ''In un periodo così complicato per tutti, vedere persone che entrano qui, si fermano, parlano, sorridono… ci ricorda perché continuiamo a farlo. Questo mercatino è un piccolo gesto, ma crea legami''.
Non un’iniziativa commerciale, dunque, ma un modo per restituire alla comunità un luogo che ha da sempre un valore simbolico e culturale forte. E lo spirito delle parole di don Franco Gherardi, che immaginava la sala a volta come sede viva dell’associazione e delle sue attività, sembrava ancora presente nelle voci e nei gesti dei volontari.
Come da tradizione, il ricavato delle vendite verrà destinato al sostegno delle attività del Centro culturale, dagli interventi legati alla tutela del complesso conventuale alle iniziative artistiche e culturali dedicate alla storia della chiesa di Santa Maria del Lavello e della Val San Martino. Negli anni, proprio attraverso eventi come questo, l’associazione ha potuto dare continuità ai propri progetti, trasformando la passione dei soci in un contributo concreto per la conservazione e la valorizzazione di uno dei luoghi più identitari del territorio.
Il pomeriggio si è concluso con un clima di soddisfazione e scambio tra visitatori e volontari, che hanno accompagnato i presenti lungo i banchi mostrando le loro creazioni e raccontando il lavoro dell’associazione. Oltre all’opportunità di acquistare ceramiche, candele, gioielli e oggetti fatti a mano, il mercatino rappresenta un momento di partecipazione attiva della comunità, in cui sostenere concretamente le attività del Centro culturale ''Il Lavello''.
Il prossimo appuntamento con il mercatino è l’8 dicembre, sempre nella sala a volta del Monastero, dalle ore 10 alle 18, con nuove creazioni e iniziative dedicate al Natale.
Tra ceramiche delicate, candele profumate, piccoli gioielli e oggetti interamente fatti a mano, a dare il benvenuto ai visitatori sono stati i volontari e le volontarie dell’associazione, impegnati da settimane nella preparazione.
Oltre agli ornamenti, alle scatole dipinte e agli oggetti che tradizionalmente caratterizzano il mercatino, quest’anno la varietà e la cura dei lavori hanno colpito molti dei presenti. E lo si capiva anche dall’entusiasmo degli stessi volontari, che non hanno nascosto la soddisfazione per l’andamento di queste giornate.
''È andata davvero molto bene, meglio di quanto potessimo immaginare'' ha raccontato una delle volontarie, mentre sistemava alcune ceramiche rifinite a mano. ''Siamo stanchi ma felici. Qui non vendiamo solo oggetti: raccontiamo il nostro impegno, la nostra storia e un po’ anche quella del Lavello''.
Un altro volontario ha aggiunto una riflessione che molti sembravano condividere: ''In un periodo così complicato per tutti, vedere persone che entrano qui, si fermano, parlano, sorridono… ci ricorda perché continuiamo a farlo. Questo mercatino è un piccolo gesto, ma crea legami''.
Non un’iniziativa commerciale, dunque, ma un modo per restituire alla comunità un luogo che ha da sempre un valore simbolico e culturale forte. E lo spirito delle parole di don Franco Gherardi, che immaginava la sala a volta come sede viva dell’associazione e delle sue attività, sembrava ancora presente nelle voci e nei gesti dei volontari.
Come da tradizione, il ricavato delle vendite verrà destinato al sostegno delle attività del Centro culturale, dagli interventi legati alla tutela del complesso conventuale alle iniziative artistiche e culturali dedicate alla storia della chiesa di Santa Maria del Lavello e della Val San Martino. Negli anni, proprio attraverso eventi come questo, l’associazione ha potuto dare continuità ai propri progetti, trasformando la passione dei soci in un contributo concreto per la conservazione e la valorizzazione di uno dei luoghi più identitari del territorio.
Il pomeriggio si è concluso con un clima di soddisfazione e scambio tra visitatori e volontari, che hanno accompagnato i presenti lungo i banchi mostrando le loro creazioni e raccontando il lavoro dell’associazione. Oltre all’opportunità di acquistare ceramiche, candele, gioielli e oggetti fatti a mano, il mercatino rappresenta un momento di partecipazione attiva della comunità, in cui sostenere concretamente le attività del Centro culturale ''Il Lavello''.
Il prossimo appuntamento con il mercatino è l’8 dicembre, sempre nella sala a volta del Monastero, dalle ore 10 alle 18, con nuove creazioni e iniziative dedicate al Natale.
G.D.