Disastro aereo sul Legnone: udienza rinviata a febbraio
E' stata rinviata al prossimo 18 febbraio l'udienza a carico degli otto dipendenti della Leonardo spa indagati per il disastro aereo del marzo 2022 quando il jet M-346 si schianto sul versante nord del monte Legnone, causando la morte del pilota in formazione David Alezander Ashley.
Questa mattina davanti al giudice Gianluca Piantadosi, pubblica accusa rappresentata dal procuratore capo Ezio Domenico Basso, sono sfilati in gran numero gli avvocati delle varie parti coinvolte ma in realtà l'udienza è durata poco meno di un'ora ed è stata meramente tecnica.
Le difese degli otto imputati, infatti, hanno chiesto e ottenuto dal giudice un rinvio per valutare l'istanza avanzata dall'assicurazione, che già ha risarcito i famigliari della vittima, di costituirsi parte civile nel processo.
Dettaglio che non era emerso prima e non era atteso e che, quindi, ha fatto slittare il procedimento, con eventuale decisione del giudice, al mese di febbraio.
La tragedia risale ormai a oltre tre anni fa (16 marzo 2022) e la chiusura delle indagini, lunghe e complesso, a marzo di quest'anno.
Le contestazioni, da disastro aviatorio colposo e omicidio colposo per violazione della normativa anti infortunistica, sono state mosse a vario titolo dalla procura lecchese a otto dipendenti (sette dirigenti e il pilota sopravvissuto) e alla società stessa in quanto persona giuridica.
Il jet, decollato dall'aeroporto di Venegono (Varese) alle 11.14, per un volo di addestramento, era condotto da Giampaolo Goattin, pilota collaudatore, e dal pilota in formazione di una società esterna David Alexander Ashley.
L'incidente aveva visto il velivolo schiantarsi contro la parete del Legnone.
I due a bordo del jet erano riusciti a lanciarsi fuori dall’abitacolo con il paracadute ma se per Goattin lo stesso si era impigliato nello sperone di una roccia, salvandogli di fatto la vita, non così per Ashley che era scivolato in un dirupo venendo trovato senza vita dai soccorritori.
Questa mattina davanti al giudice Gianluca Piantadosi, pubblica accusa rappresentata dal procuratore capo Ezio Domenico Basso, sono sfilati in gran numero gli avvocati delle varie parti coinvolte ma in realtà l'udienza è durata poco meno di un'ora ed è stata meramente tecnica.

Dettaglio che non era emerso prima e non era atteso e che, quindi, ha fatto slittare il procedimento, con eventuale decisione del giudice, al mese di febbraio.
La tragedia risale ormai a oltre tre anni fa (16 marzo 2022) e la chiusura delle indagini, lunghe e complesso, a marzo di quest'anno.
Le contestazioni, da disastro aviatorio colposo e omicidio colposo per violazione della normativa anti infortunistica, sono state mosse a vario titolo dalla procura lecchese a otto dipendenti (sette dirigenti e il pilota sopravvissuto) e alla società stessa in quanto persona giuridica.
Il jet, decollato dall'aeroporto di Venegono (Varese) alle 11.14, per un volo di addestramento, era condotto da Giampaolo Goattin, pilota collaudatore, e dal pilota in formazione di una società esterna David Alexander Ashley.
L'incidente aveva visto il velivolo schiantarsi contro la parete del Legnone.
I due a bordo del jet erano riusciti a lanciarsi fuori dall’abitacolo con il paracadute ma se per Goattin lo stesso si era impigliato nello sperone di una roccia, salvandogli di fatto la vita, non così per Ashley che era scivolato in un dirupo venendo trovato senza vita dai soccorritori.
S.V.














