Centrale del Caleotto: criticità, altezze e impatto urbano. Le scelte che critichiamo
La questione della centrale a gas del Caleotto torna con forza al centro del dibattito pubblico. Il progetto, già al centro di vivaci contestazioni per la sua dimensione e per la presenza di ciminiere alte 25 metri volute dall’amministrazione guidata da Mauro Gattinoni, continua a sollevare interrogativi che non possono essere elusi.
Per rilanciare l’attenzione dei cittadini, è stata diffusa una nuova campagna di affissioni su formati 6x3 su proposta della sezione cittadina della Lega Lombarda LSP.

Il messaggio è diretto: aprire gli occhi sull’effettivo valore – e sui possibili effetti – di un’opera le cui conseguenze saranno durature. La domanda che viene posta con crescente insistenza è semplice: era davvero inevitabile optare per un impianto così impattante? Perché l’amministrazione Gattinoni non risponde a questa semplice domanda ?
La discussione non è chiusa: al contrario, ora più che mai serve chiarezza, partecipazione e una valutazione seria delle alternative progettuali sulla localizzazione dell’impianto nel cuore della nostra città a due passi da Villa Manzoni.
Per rilanciare l’attenzione dei cittadini, è stata diffusa una nuova campagna di affissioni su formati 6x3 su proposta della sezione cittadina della Lega Lombarda LSP.

Il messaggio è diretto: aprire gli occhi sull’effettivo valore – e sui possibili effetti – di un’opera le cui conseguenze saranno durature. La domanda che viene posta con crescente insistenza è semplice: era davvero inevitabile optare per un impianto così impattante? Perché l’amministrazione Gattinoni non risponde a questa semplice domanda ?
La discussione non è chiusa: al contrario, ora più che mai serve chiarezza, partecipazione e una valutazione seria delle alternative progettuali sulla localizzazione dell’impianto nel cuore della nostra città a due passi da Villa Manzoni.
Carlo Piazza, Emanuele Mauri - Lega Lombarda Lega Salvini Premier














