Ordine degli Ingegneri di Lecco verso il 30°: al Poli l'evento natalizio
Si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 10 dicembre, nell’Aula Magna del Polo Territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, l’annuale evento natalizio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia. Un appuntamento che, come da tradizione, ha riunito professionisti e istituzioni per un momento di confronto, aggiornamento e convivialità.

Ad aprire l’incontro, dopo i saluti del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, è stato il presidente Adriano Alderighi, che ha rivolto agli iscritti i saluti istituzionali e ha anticipato alcune delle iniziative che accompagneranno il 2026, anno in cui l’Ordine degli Ingegneri celebrerà i 30 anni dalla sua costituzione. Alderighi ha ricordato proprio la sua nascita nel novembre 1995 e il percorso di crescita che, in tre decenni, ha visto l’Ente evolvere profondamente sul piano istituzionale, disciplinare e formativo.

“Trent’anni sono un traguardo importante, non solo da festeggiare ma da interpretare come responsabilità verso il territorio – ha affermato il presidente Alderighi –. Per questo abbiamo scelto di legare la nostra ricorrenza a quella di un’istituzione straordinaria come La Nostra Famiglia, che nel 2026 compirà 80 anni. Stiamo definendo insieme un progetto di sostegno concreto alle loro attività di ricerca e riabilitazione, un segno di impegno collettivo che invita tutti noi a contribuire”.

Il presidente ha inoltre richiamato il recente avvio, da parte di Regione Lombardia, delle Zone di Innovazione e Sviluppo (Z.I.S.), evidenziando l’opportunità strategica rappresentata dalla possibile candidatura del territorio lecchese nell’ambito della filiera biomedica, grazie alla presenza congiunta di Politecnico di Milano, IRCCS Medea, Villa Beretta, CNR e realtà imprenditoriali di eccellenza. Alderighi ha quindi dedicato il passaggio finale al riconoscimento attribuito dal Comune di Lecco all’ingegner Vico Valassi, insignito il 6 dicembre del San Nicolò d’Oro, la benemerenza civica.
“L’ingegner Valassi è un esempio straordinario di visione, determinazione e capacità di fare rete – ha sottolineato Alderighi –. A lui si devono intuizioni che hanno trasformato il nostro territorio, a partire dal Polo lecchese del Politecnico di Milano, un progetto che pochi ritenevano possibile e che oggi rappresenta un’eccellenza riconosciuta. È un onore averlo tra i nostri iscritti”.

La parola è poi passata all’ospite della serata, Stefano Cappello, CEO e co-founder di Limenet, protagonista della relazione dal titolo “L’oceano che cambia il clima: storie, tecnologie e visioni per il domani”. Il giovane ingegnere lecchese, attivo nell’ambito delle tecnologie per la riduzione delle emissioni negative, ha offerto una panoramica aggiornata sullo stato della transizione energetica, sulle tecniche emergenti di rimozione della CO₂ e sulle opportunità offerte dall’Ocean Alkalinity Enhancement, tecnologia al centro del progetto industriale di Limenet.
“Porto la visione di un giovane ingegnere che, uscito dal Politecnico con molti ideali sul futuro, si è trovato a confrontarsi con la complessità dei processi di decarbonizzazione industriale – ha dichiarato Cappello –. Le sfide sono enormi e spesso si scontrano con limiti tecnologici, politici e di mercato. Ma proprio per questo serve una nuova generazione di professionisti capaci di innovare e di crederci. Il nostro lavoro su tecnologie per la cattura e lo stoccaggio permanente della CO₂ vuole dimostrare che cambiare è possibile: se non lo facciamo noi, chi lo farà al nostro posto?”.
Durante il suo intervento, Cappello ha illustrato il percorso di crescita di Limenet – oggi una realtà deep-tech di 20 persone con oltre 10 milioni di euro di capitale raccolto – e le applicazioni industriali del processo di alcalinizzazione marina per la rimozione della CO₂, una delle strade più promettenti per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.
L’incontro si è concluso con un momento conviviale di scambio di auguri, mentre il presidente Alderighi ha rinnovato l’invito a partecipare, nel 2026, alle celebrazioni ufficiali dedicate al trentennale dell’Ordine e al progetto solidale a sostegno de La Nostra Famiglia.

Mauro Gattinoni
Ad aprire l’incontro, dopo i saluti del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, è stato il presidente Adriano Alderighi, che ha rivolto agli iscritti i saluti istituzionali e ha anticipato alcune delle iniziative che accompagneranno il 2026, anno in cui l’Ordine degli Ingegneri celebrerà i 30 anni dalla sua costituzione. Alderighi ha ricordato proprio la sua nascita nel novembre 1995 e il percorso di crescita che, in tre decenni, ha visto l’Ente evolvere profondamente sul piano istituzionale, disciplinare e formativo.

Adriano Alderighi
“Trent’anni sono un traguardo importante, non solo da festeggiare ma da interpretare come responsabilità verso il territorio – ha affermato il presidente Alderighi –. Per questo abbiamo scelto di legare la nostra ricorrenza a quella di un’istituzione straordinaria come La Nostra Famiglia, che nel 2026 compirà 80 anni. Stiamo definendo insieme un progetto di sostegno concreto alle loro attività di ricerca e riabilitazione, un segno di impegno collettivo che invita tutti noi a contribuire”.

Ippolita Chiarolini del Consiglio Nazionale Ingegneri
Il presidente ha inoltre richiamato il recente avvio, da parte di Regione Lombardia, delle Zone di Innovazione e Sviluppo (Z.I.S.), evidenziando l’opportunità strategica rappresentata dalla possibile candidatura del territorio lecchese nell’ambito della filiera biomedica, grazie alla presenza congiunta di Politecnico di Milano, IRCCS Medea, Villa Beretta, CNR e realtà imprenditoriali di eccellenza. Alderighi ha quindi dedicato il passaggio finale al riconoscimento attribuito dal Comune di Lecco all’ingegner Vico Valassi, insignito il 6 dicembre del San Nicolò d’Oro, la benemerenza civica.
“L’ingegner Valassi è un esempio straordinario di visione, determinazione e capacità di fare rete – ha sottolineato Alderighi –. A lui si devono intuizioni che hanno trasformato il nostro territorio, a partire dal Polo lecchese del Politecnico di Milano, un progetto che pochi ritenevano possibile e che oggi rappresenta un’eccellenza riconosciuta. È un onore averlo tra i nostri iscritti”.

Stefano Cappello
La parola è poi passata all’ospite della serata, Stefano Cappello, CEO e co-founder di Limenet, protagonista della relazione dal titolo “L’oceano che cambia il clima: storie, tecnologie e visioni per il domani”. Il giovane ingegnere lecchese, attivo nell’ambito delle tecnologie per la riduzione delle emissioni negative, ha offerto una panoramica aggiornata sullo stato della transizione energetica, sulle tecniche emergenti di rimozione della CO₂ e sulle opportunità offerte dall’Ocean Alkalinity Enhancement, tecnologia al centro del progetto industriale di Limenet.
“Porto la visione di un giovane ingegnere che, uscito dal Politecnico con molti ideali sul futuro, si è trovato a confrontarsi con la complessità dei processi di decarbonizzazione industriale – ha dichiarato Cappello –. Le sfide sono enormi e spesso si scontrano con limiti tecnologici, politici e di mercato. Ma proprio per questo serve una nuova generazione di professionisti capaci di innovare e di crederci. Il nostro lavoro su tecnologie per la cattura e lo stoccaggio permanente della CO₂ vuole dimostrare che cambiare è possibile: se non lo facciamo noi, chi lo farà al nostro posto?”.
Durante il suo intervento, Cappello ha illustrato il percorso di crescita di Limenet – oggi una realtà deep-tech di 20 persone con oltre 10 milioni di euro di capitale raccolto – e le applicazioni industriali del processo di alcalinizzazione marina per la rimozione della CO₂, una delle strade più promettenti per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.
L’incontro si è concluso con un momento conviviale di scambio di auguri, mentre il presidente Alderighi ha rinnovato l’invito a partecipare, nel 2026, alle celebrazioni ufficiali dedicate al trentennale dell’Ordine e al progetto solidale a sostegno de La Nostra Famiglia.














