Lecco: 'Staffetta di Pace' con scout e realtà del territorio
Nel freddo pomeriggio di sabato 13 dicembre, la Casa della Carità si è trasformata in un crocevia di speranza e solidarietà. Dalle 16 alle 18, il gruppo scout AGESCI Lecco 3 ha organizzato la ‘Staffetta di Pace’, un'iniziativa che ha riunito cittadini e associazioni in un momento di condivisione autentica, lontano dalla retorica e vicino alla concretezza del territorio.


L'atmosfera era quella giusta: informale ma partecipata, alla presenza agli stand delle realtà locali quali Tavola Lecchese per la Pace, ANPI Lecco, Emergency Nord Adda, Il Coraggio della Pace. Disarma, AVIS Provinciale di Lecco, GIT Banca Etica Lecco, RETE RADIE’ RESCH Lecco, i cui volontari hanno raccontato il loro impegno quotidiano per un mondo più giusto.


Al centro di tutto, un simbolo carico di significato: la Luce della Pace da Betlemme, condivisa con il MASCI di Lecco, che i partecipanti hanno accolto nei loro lumini portati da casa.


"Volevamo aprirci al territorio, attivandolo e richiamandolo" spiegano Caterina Sacchetti e Marta Greppi, quest’ultima capogruppo. "Vogliamo sempre essere più cittadini attivi, essendoci stata una carenza negli ultimi anni. L'iniziativa nasce da una riflessione sul periodo storico che stiamo vivendo e dalla consapevolezza che l'educazione alla pace parte dai più piccoli".


Non si tratta di pacifismo astratto, ma di una scelta politica concreta: "esserci nel territorio per il territorio", come hanno sottolineato Sacchetti e Greppi.


Tra una tazza di tè condivisa e gli scambi davanti agli stand, compresa una mostra fotografica che giocava sugli ossimori legati agli obiettivi di pace, è emerso il desiderio di costruire qualcosa insieme. "La scelta è nata in modo molto spontaneo dal gruppo - hanno concluso - Il tema della pace ci smuove un po' tutti".


In un'epoca in cui è facile sentirsi impotenti di fronte alle crisi globali, iniziative come questa ricordano che la pace si costruisce anche, e soprattutto, nei piccoli gesti quotidiani, nella capacità di fare rete, di conoscersi e di sentirsi parte di una comunità che crede nel cambiamento.
L'atmosfera era quella giusta: informale ma partecipata, alla presenza agli stand delle realtà locali quali Tavola Lecchese per la Pace, ANPI Lecco, Emergency Nord Adda, Il Coraggio della Pace. Disarma, AVIS Provinciale di Lecco, GIT Banca Etica Lecco, RETE RADIE’ RESCH Lecco, i cui volontari hanno raccontato il loro impegno quotidiano per un mondo più giusto.
Al centro di tutto, un simbolo carico di significato: la Luce della Pace da Betlemme, condivisa con il MASCI di Lecco, che i partecipanti hanno accolto nei loro lumini portati da casa.
"Volevamo aprirci al territorio, attivandolo e richiamandolo" spiegano Caterina Sacchetti e Marta Greppi, quest’ultima capogruppo. "Vogliamo sempre essere più cittadini attivi, essendoci stata una carenza negli ultimi anni. L'iniziativa nasce da una riflessione sul periodo storico che stiamo vivendo e dalla consapevolezza che l'educazione alla pace parte dai più piccoli".
Non si tratta di pacifismo astratto, ma di una scelta politica concreta: "esserci nel territorio per il territorio", come hanno sottolineato Sacchetti e Greppi.
Tra una tazza di tè condivisa e gli scambi davanti agli stand, compresa una mostra fotografica che giocava sugli ossimori legati agli obiettivi di pace, è emerso il desiderio di costruire qualcosa insieme. "La scelta è nata in modo molto spontaneo dal gruppo - hanno concluso - Il tema della pace ci smuove un po' tutti".
In un'epoca in cui è facile sentirsi impotenti di fronte alle crisi globali, iniziative come questa ricordano che la pace si costruisce anche, e soprattutto, nei piccoli gesti quotidiani, nella capacità di fare rete, di conoscersi e di sentirsi parte di una comunità che crede nel cambiamento.
M.E.














